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Autore: Chase    03/06/2008    8 recensioni
Piccola storiella(scritta secoli fa)su Phobos e su come,a mio parere,é nata la sua passione per i bagni.^_^
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Phobos
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non so da dove sia venuta fuori questa fic.Stavo sfogliando i vecchi albi,presa dalla nostalgia,concentrandomi sulla prima serie e quella di Endarno e mi era capitata sotto l'occhio la figura di Phobos/Endarno che faceva il bagno.Nonché su quel bellissimo flashback di lui,cinno-di-età-compresa-tra-i-quattro-e-i-sette-anni che tenta di prendere la corona di luce ma viene fermato dalla madre.[L'espressione che fa quando Cedric esige Meridan é impagabile(^_^)].Come Endarno,Phobos mi é sembrato molto più umano(e maturo,sotto certi punti di vista.Di certo ha perso colpi,se si é fatto fregare dal suo servitore...)e mi é decisamente venuta voglia di scrivere una piccola fic su di lui.

Sia ben chiaro,io adoro Elyon.E' praticamente il mio personaggio preferito.Ma suo fratello ha davvero KARISMA(con la k).Ti viene voglia di psicoanalizzarlo.^_^

 

 

 

Era bella.

Stava lì,su quello scranno per me irrangiungibile e brillava di luce propria,luminosa come solo una stella poteva essere. La fissavo da quando a mala pena ero in grado di reggermi in piedi e speravo solo di poterla raggiungere,prima o poi.

Adesso ero sufficientemente alto,ma...La mia Stella si era allontanata da me ancora di più.

-Phobos...-mi voltai,tornando alla realtà(non ero nella stanza dei giochi.Non c'era la Mia Luce a pochi metri da me.Niente di tutto questo)e vidi mio padre che da cavallo mi rivolgeva un sorriso stanco.-Sapevo che eri qui...

-Mi piace...Si vede bene il cielo ed é la pianura é immensa,sembra non finire mai...-gli dissi,tornando a guardare l'orizzonte,dove la notte avanzava,illuminando il cielo di altre stelle che comunque non sarebbero potute essere mie.Irritato da questo pensiero afferrai uno dei fiori accanto a me e lo strappai con violenza,per poi alzarmi in piedi.

-A te piacciono le cose infinite,eh?-mi chiese mio padre,per poi tendermi una mano e aiutarmi a salire a cavallo dietro di lui.

-Io non starò mai in una prigione,tra quattro mura;preferisco la morte.-affermai,tornando mio malgrado a scrutare l'orizzonte.Lui si voltò a mezzo, sorpreso.

-Perché mai dovresti finire in prigione?!Sei il principe di Meridian,no?-commentò.

-Mi é parso di capire che non sarà mia la Corona di Luce...-lo corressi con un tono indifferente,ma nascosi il volto nel suo mantello, affinché non vedesse l'odio che mi balenava negli occhi:non ero ancora molto bravo nel celare le mie emozioni...Mio padre sospirò.

-Phobos,anche se sarà tua sorella la regina,avrà comunque bisogno di te,e governerai al suo fianco...-mi disse,spostando il braccio per accarezzarmi il capo.Il cavallo sotto di noi scalpitò.

-Ma sarà lei ad avere il potere...-sibilai.Lui non replicò.

Non era giusto.

Non era semplicemente giusto.

Per otto anni ero stato educato a diventare re:avevo dovuto studiare centinaia di noiosissime regole di corte e cartine del Metamondo. Tutti mi lodavano perché sarei diventato sovrano.I miei genitori mi accompagnavano in lunghe passeggiate in quegli spazi sconfinati che erano i miei futuri territori,dicendomi:'Un giorno tutto questo sarà tuo'.Avrei avuto la mia corona.Mi avevano giurato un potere inimmaginabile,con cui IO sarei diventato una stella,senza doverne più desiderare altre.

E poi era arrivata lei.Mia sorella.Un cosino piccolo e lagnoso,che di bello aveva solo due immensi occhi verdeacqua,dello stesso colore mio e di mio padre.Per il resto sembrava un cucciolo di scimmia senza peli.

Eppure quel coso era una femmina.Elyon,l'avevano chiamata.

'La discendenza reale degli Escanor segue la linea femminile.Avrà lei la corona.'

Tutto quello che doveva essere mio,improvvisamente,mi era stato tolto per lei.

Mia madre mi aveva schiaffeggiato la mano quando avevo tentato di toccare la mia corona!La mia stella!!!

Strinsi più forte la vita di mio padre a cui mi reggevo,preso dalla rabbia.Ancora una volta,tuttavia,lui non disse nulla.

Quando arrivammo alla reggia affidò il cavallo ad un servo e mi fece segno di seguirlo.Entrammo nel castello e iniziammo a salire le scale,ma...Non era una ala che conoscevo.Eppure ero certo di averlo girato tutto,nei giorni in cui sfuggivo alla governante..

Poi mio padre mosse la mano evocando una magia arcana e davanti ai miei occhi stupiti si aprì una stanza,al cui centro troneggiava un'immensa vasca. Intorno,era pieno di piante e rose.Io adoravo le rose.Mio padre prese a svestirsi,per poi entrare in acqua.Dopodiché mi fece segno di raggiungerlo.

Obbedii,e restai sorpreso da quanto fosse piacevole l'essere cullato da quell'acqua:era estremamente calda e l'odore dei fiori mi riempiva le narici.-Questo é 'il mio posto segreto'.-mi rivelò mio padre e nel voltarmi vidi che appoggiava gli avambracci fuori dalla vasca e teneva gli occhi chiusi,la testa reclinata all'indietro.Delle strane creature verdi,più filiformi ed eteree degli abitanti di Meridian,avevano iniziato a prendersi cura dei suoi capelli,pettinandoli e acconciandoli.

-...Mia madre non lo conosce?-mi stupii,mentre una di quelle creature si avvicinava a me.Sussultai sopreso quando mi sfiorò una ciocca di capelli.

-Stai tranquillo...I Mormoranti non vogliono farti del male...Sono spiriti al servizio dei Grendal* da generazioni...-mi informò.Grendal era la stirpe di mio padre:dato che io ero del tutto simile a lui,non avendo ereditato nessuna delle caratteristiche Escanor di mia madre,era indubbio che quegli esseri servissero anche me.

Mi rilassai,scoprendo che era davvero una bella sensazione.

-Tua madre conosce questo posto.Ma non ci viene mai.Lei non ama fare il bagno,i Mormoranti non amano lei,non hanno motivo di incontrarsi.-disse poi lui,rispondendo alla mia domanda.

Restammo in silenzio per un po',entrambi concentrati sulle piacevoli cure dei Mormoranti.Poi mio padre parlò di nuovo.

-Io posso lasciarti solo questo.-disse e io alzai la testa di scatto,guardandolo sorpreso.-Tua madre lascia a tua sorella il potere,la corona ed il regno.-si spiegò:-Io non posso farlo.Ma capisco come ti senti ad avere intorno tanto potere e sapere che non sarà mai tuo.Questo luogo non vale certo tanto,ma é tutto quello che posso darti,sapendo che sarà sempre e solo tuo.-mi informò.

Rimasi in silenzio,ma mi si stava formando un fastidioso groppo alla gola:che cos'era quella sensazione?!

Passarono altri minuti di silenzio,ma stavolta fui io a romperlo:-Padre...Ci sono altri mondi oltre al nostro,non é vero?-gli chiesi.Lui mi fissò sorpreso.

-Sì...Ce ne sono molti...Ma le Muraglie ci dividono da essi...-stava dicendo,per poi fermarsi di botto,quasi gli fosse sorto un dubbio. -...Tu lo sai perché ti chiami Phobos?-mi disse poi.

Fu la mia volta di guardarlo sorpreso:-Come?

-Tu sembravi avere paura delle sbarre della tua culla,sai?-mi informò con un sorriso.Lo fissai a bocca aperta.

-Che cosa...Che cosa stupida!!!!!-sbottai.

-Già...Anche perché non era paura,era odio...Hai sempre odiato i limiti.Tuttavia,tua madre propose di chiamarti Phobos,anche se quasi per scherzo e a me piacque molto come nome.Alla fine prendemmo a chiamarti così e il nome ti rimase...Ma ora sono IO ad avere paura.-mi informò e il suo tono era mortalmente serio.

-Che vuoi dire?

-Tu...Non cercherai mai di portare terrore agli altri,non é vero?A persone né di questo né di altri mondi!Anche se odi le limitazioni, tu rispetterai i vincoli della legge,non é vero?-mi chiese e nei suoi occhi c'era dell'effettiva paura.Nemmeno lui era bravo a nascondere le emozioni.

-...Tanto ci sarete voi a riportarmi sulla retta via,no?-commentai,senza rispondere.Lui continuò a fissarmi,ma non aggiunse altro. Sembrava volesse dirmi qualcosa,a dir la verità,ma non sapeva come.Attesi,ma fu un attesa vana;ben presto,con un sospiro,si alzò in piedi ed uscì dall'acqua.Un po' contrariato di dovermi staccare da quel piacere feci per imitarlo,ma mi bloccò con un cenno della mano.

-Resta pure qui,se vuoi.Io ho bisogno di riflettere da solo.Se vuoi qualcosa,chiedi ai Mormoranti.Anche per uscire.-mi ordinò lapidario,dopodiché lasciò la stanza.Restai a fissare per diversi secondi il punto in cui era sparito,ma poi l'acqua sembrò richiamarmi 'al dovere',cosicché tornai ad immergermi,lasciandomi sfuggire un gemito soddisfatto:quel giorno avevo scoperto una cosa bellissima.

 

Quello che seguì,fu più veloce di quanto potessi immaginare.

La notizia della guerra a nord.La partenza di mio padre.La malattia di mia madre.La notizia della morte di uno,che portò irreversibilmente alla morte dell'altra.Le mie prime lacrime.L'investituta a potere fino a che la Regina non fosse stata in grado di comandare.L'affidamento della suddetta ad una governante.L'incontro con Cedric.La mia decisione di abbattere qualsiasi ostacolo si mettesse tra me e la libertà assoluta,da qualsiasi cosa fosse esso costituito...Muraglie o mia sorella.La scoperta che il potere della mia stella,della corona,poteva essere solo suo e che avrei dovuto rubarglielo.Il potere,che da Meridian arrivava a me,puro ed immenso.L'inizio del degradamento di Meridian e del popolo.La fuga della Governante e dei due ufficiali.La solitudine,per la prima volta ero solo al mondo.Al MIO mondo.Cedric,di nuovo.Le guardiane.E poi...Mia sorella,di nuovo.

Da qui le cose riiniziarono a scorrere in modo pressoché normale,ma qualsiasi cosa ci fosse stato del me di quel giorno lontano in cui scoprii i Mormoranti e il Luogo Segreto di mio padre,ormai era completamente marcito.Non desideravo più stelle.Non desideravo più famiglia.Solo libertà e potere.

E i miei bagni.

 

 

 

 

*Il nome Grendal non me lo sono inventato di sana pianta.Era il nome di uno dei quattro guerrieri leggendari che aiutarono il grande Escanor a salvare Meridian secondo la leggenda(come viene narrato nello speciale su Elyon).Il nome é praticamente identico a 'Grendel',che é il CATTIVO della leggenda inglese Beowulf.Dato il futuro di Phobos,lo trovavo adatto.

 

Il padre di Phobos ed Elyon non é mai comparso,ma é ovvio che dovesse essere biondo e con gli occhi verde acqua;i figli hanno preso da lui.Non so che tipo fosse,ma dato che i genitori erano buoni(come dice la regina a Elyon in ricordo 'Io e TUO PADRE ti vogliamo bene...'),dubito che Phobos sia venuto cattivo in quanto 'gene di famiglia'.Suppongo invece che sia semplicemente stato viziato all'inverosimile e quando gli hanno tolto tutto per darlo alla nuova arrivata ha(giustamente)reagito come un bambino capriccioso e si é messo a pestare i piedi per riavere tutto.

Sua madre non mi sembra però una persona così malleabile...Suppongo quindi che lei,in quanto regina,sia sempre stata piuttosto impegnata negli affari di corte e sia stato il padre a crescere(e viziare)Phobos.

La questione del 'bagno'(inteso come stare svaccati e rilassati in una vasca di acqua bollente) di Phobos,mi ha sempre colpito, perché non ci ha rinunciato nemmeno quando era nel corpo del tipo con l'occhio sfregiato(leggasi Endarno).Ne deduco quindi che ci dovesse essere affezionato(o forse gli autori di W.i.t.c.h. dopo le 5000 lettere di 'Quanto é figo Phobos nella vasca da bagno!!Vi saremo grate in eterno per questa visione!!',realmente mandate,hanno deciso di fare un bis per le affezionate).Qui ho legato il fatto al ricordo di suo padre,di cui ho deciso(molto arbitrariamente)che dovesse essere l'unica persona per cui,se così si può dire, provasse affetto.

 

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