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Autore: MeiRivaille97    18/01/2014    2 recensioni
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[Altro]E se Elsa non fosse mai stata catturata? E se Anna non avesse mai ricevuto il colpo al petto e fosse solo stata cacciata? E se apparisse nella vita di Elsa un misterioso sconosciuto di nome Jack Frost? La storia cambierebbe di certo.
Fanfiction ispirata alla coppia Jack/Elsa che ho iniziato ad amare tantissimo. Spero vi possa interessare e che leggiate .
Genere: Malinconico, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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-Elsa, devi tornare da tua sorella. Devi tornare ad Arendelle – sussurrò. 
-Jack, che sta succedendo? – le mie mani cominciarono a tremare.
Perchè proprio lui mi stava cacciando via? Perchè voleva che tornassi in questo posto?
Mi guardò con lo sguardo triste e pensieroso. 
-Tutti hanno bisogno di te. Sei la loro regina e devi aggiustare le cose- disse con lo sguardo basso. 
-No.. Io non voglio tornare! – dissi stringendo le mani a pugno. La voce mi tremava.
Mi voltai e andai per scappare quando lui prese la mia mano e mi fermò.
-Io.. Voglio solo che tu sia felice – sussurrò.
-Ma non lo sarò mai lì. Nessuno mi accetta! – urlai. 
Si avvicinò alla parete più vicina e tirò un pugno. Subito dopo si piegò in due e coprì il viso con le mani. 
-Jack.. – mi avvicinai. 
Iniziò a singhiozzare. Stava piangendo.

Lei non voleva tornare e capisco il perchè. Non potevo nemmeno dirle che ho parlato con sua sorella, si sarebbe sicuramente arrabbiata. 
Non riuscii più a reggere i sensi di colpa, tanto che cominciai a piangere dal nervosismo. Era colpa mia. E’ sempre stata colpa mia. 
-Jack.. – disse avvicinandosi verso di me. 
Non riuscii a dissi nulla. Le mie lacrime continuavano a scendere. Non volevo si avvicinasse, ero troppo nervoso ma non riuscivo a far uscire una parola.
Era vicinissima, stava per toccarmi la spalla. Sobbalzai e mi allontai. Decisi di scappare via, dovevo andarmene. Volaii velocemente via dalla finestra. Veloce, sempre più veloce. Senza meta.
Mi fermai di scatto lì in aria. La mia testa stava per scoppiare, pensieri sopra pensieri invadevano la mia mente. 
Il pensiero più straziante era lei. Era la sua voce. Strinsi le tempie con le mani, non riuscivo più a sopportarlo. 
Improvvisamente, qualcosa freddo mi colpì in pieno volto. –Neve? – pensai. 
-Jack!- sentii urlare da dietro. 
Era Elsa. Mi stava seguendo e, grazie a un ponte di ghiaccio costruito al momento, riuscii a starmi dietro.
Si fermò vicino a me, riuscivo a vedere nei suoi occhi tristezza e disperazione.
-Perchè mi stai cacciando? Perchè vuoi abbandonarmi anche tu? – disse con gli occhi lucidi. 
Sorrisi – Io non voglio abbandonarti, ma voglio che torni ad Arendelle. E’ quello il tuo posto – dissi voltandomi. 
-Allora vieni con me! Il mio posto è dove sei tu! – urlò di scattò stringendo la mano sul petto. 
Rimasi scioccato da quella dichiarazione improvvisa. Il mio cuore tremò sentendo quelle parole. Non sapevo se essere felice o triste. Iniziai a provare una sensazione davvero strana. 
-Bhè, ci sono caduto davvero – sussurrai e sorrisi. 
-Jack? – chiese intristita. 
La strinsi forte a me. Non riuscii più a controllarmi. Avrei voluto stringerla per sempre a me. La guardai e sorrisi. Si staccò e iniziò ad arrossire, sicuramente stava ripensando alle parole che le erano scappate. 
Le porsi la mano – Torniamo insieme ad Arendelle, ti va? – arrossii. 
Mi guardò sorpresa e arrossì anche lei. 
-Si, andiamo – disse convinta e sorridendo. 
La presi sulla schiena e volammò insieme verso il suo regno. Verso il regno della mia regina.

Mi trovavo sulla sua schiena e il vento accarezzava i nostri volti. Il cuore mi batteva davvero forte, così forte, che avevo timore che lui lo sentisse. 
Era diventato buio, ma a distanza si riuscivano a vedere le luci del regno. La paura iniziò ad impadronissi di me. Iniziai a tremare e a stringere la felpa di Jack. 
-Andrà tutto bene – disse poggiando la sua mano sulla mia. 
Mi guardò e sorrise. Il suo sorriso riusciva a placare ogni mio timore o preoccupazione. 
In men che non si dica, ci trovammo davanti al portone principale del regno. Mi tremavano le gambe. 
Jack mi prese per mano e mi guardò con un sorriso. Annuii e strinsi la sua mano. Con un soffio di vento, aprii quelle porte davanti a me. 
In quel momento, il ghiaccio iniziò a sciogliersi e la neve si dissolse nel nulla. Che stava succedendo? 
Mi voltai verso Jack. Porse la mano verso di me e soffiò così forte da spingermi dentro. 
-Jack, che sta succedendo? – urlai. 
-Vai mia regina! Il tuo regno a bisogno di te – fece un finto sorriso e mi salutò con la mano.
Sparì. In quello stesso momento le porte mi chiusero dentro e, nonostante i disperati tentativi, non riuscivo ad aprirla. Mi voltai. 
Vidi tutto il popolo e Anna sorridere, scaturito dalla mia presenza. Tutto quel calore, tutte quelle persone lì presenti ad accogliermi, perchè tutto questo? 
Anna si avvicinò -Ti aspettavo. Tutta Arendelle aspettava il ritorno della sua regina – disse abbracciandomi. 
Si staccò e mi sorrise con gli occhi lucidi. 
-Bentornata Elsa – disse asciugandosi le lacrime.
-Io, non capisco, che sta succedendo? – sussurrai scioccata da ciò che stava succedendo. 
-Bhè sai, ieri notte mi apparve in sogno un ragazzo. Uno strano tipo con i capelli bianchi e gli occhi azzurri, aveva un aria molto immatura e aveva persino il tuo stesso potere – sentendole pronunciare quelle parole, il mio cuore diventò pensante – E mi disse che oggi saresti tornata. Strano, vero? – rise.
Mi piegai in due dal dolore. Capii tutto solo in quel momento. La neve che si sciolse improvvisamente e il mio cuore battere in presenza di Jack. Anna si abbassò e mi guardò preoccupata.
-Anna dimmi, solo un gesto di vero amore può sciogliere un cuore di ghiaccio vero? – dissi guardando la luna con le lacrime agli occhi. 
-Penso di si.. perchè questa domanda? Elsa! Eii, Elsa! – continuò a strattonarmi e a parlare. Ma non ci facevo caso. 
Pensai al suo sorriso. Pensai alla mano di Jack che stringeva la mia. E così, le lacrime iniziarono a rigare il mio viso.

[TO BE CONTINUED..]
  
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