Caro amore mio,
in questo giorno di festa, voglio mettere a nudo la mia anima. Voglio scrivere ciò che penso, le mie emozioni, cose che in faccia non avrei mai il coraggio di dirti, perché il mio piccolo orgoglio maschile me lo impedisce.
Ho accompagnato il tuo futuro marito a scegliere l'anello di fidanzamento perfetto; un anello che si abbinasse ai tuoi occhi, i miei occhi.
Ti ho accompagnata a comprare un abito che fosse alla tua altezza: morbido, semplice, non troppo esagerato o fiabesco, più simile ad una giovane donna americana. E ad una futura perfetta regina.
Ti ho presa in braccio una sola volta nei tuoi trent'anni di vita. Ed oggi avanzo con te all'altare, che risplendi di una luce nuova, luminosa, perché stai andando incontro al tuo lieto fine: alla tua nuova vita meravigliosa insieme al tuo sposo e a vostro figlio.
Nonostante abbia passato anni nel mondo reale, sono rimasto attaccato alla mia terra d'origine e alle mie convinzioni, e sono un uomo all'antica: amo le lettere scritte a mano, quelle vecchie, che ingialliscono, piene di profumi e ricordi, con una storia ed un passato tutto da conoscere.
E adesso, a meno di due ore dal tuo matrimonio, mi trovo a scriverti queste poche parole, per farti sapere quanto ti amo, come solo un padre può amare la sua "bambina".
Avrei voluto passare più tempo con te. Ma non potevo dirtelo. Non potevo dirti quanto fossi felice e angosciato al contempo nell' apprendere che ti sposavi: Neal è l'uomo giusto per te, è il tuo vero amore, ma io sono un padre geloso...che posso farci?
Adesso non sei più solo mia. Apparterrai per sempre a lui. Lui che è stata la tua fonte di conforto in giovinezza, lui che purtroppo ti conosce meglio di me.
Sa cosa ti piace e cosa no, sa cosa dire per consolarti, sa cosa pensi, finisce ogni tua frase, ed è stato al tuo fianco insegnandoti tutto ciò che poteva, pur ammettendo che quello stile di vita non era adatta ad una principessa, ad una futura regina. Perché che ti piaccia o no è ciò che sei! E' il tuo destino.
Salvi il nostro popolo, combatti, ci guidi...proprio come una regina!
Quel poco che potevo essere in grado di trasmetterti io in qualità di papà l'hai probabilmente imparato attraverso l'esperienza di una vita dura, difficile, ingiusta.
Ed è stata tutta colpa mia, che ho permesso questa follia.
Era mio compito proteggerti; era mio compito crescerti.
Invece, adesso, stai e starai sempre al fianco di una persona che io stimo e rispetto, ma di cui sarò sempre geloso. Vedi in lui l'amore della tua vita, il tuo amante, il tuo migliore amico, il tuo confidente...ed è giusto! E' giusto così.
Volevo solo che tu lo sapessi. Che fossi a conoscenza dei pensieri del mio cuore.
Scusami se te lo dico solo ora, ma prima proprio non potevo!
Tua madre era a pezzi all'idea di averti abbandonata. E ha dovuto affrontare così tante difficoltà e scelte...non volevo che si sentisse in un qualche modo "responsabile" anche del mio dolore. Io dovevo essere forte per lei.
Amore mio, tu sei mia figlia. Ed io ti amo.
Spero che un giorno, quando sarò vecchio e raggrinzito, o troppo stanco per proferire parola, tu te lo ricorda; ricordati sempre di quanto la tua mamma e il tuo papà, se pur assenti, ti hanno amata.
Quando ti sentirai sola, quando litigherai con Neal (perché sicuramente accadrà), quando avrete altri figli (se mai li vorrete), ricordati di questa lettera, e conservala gelosamente nella tua testa e nel tuo cuore.
Mamma e papà ti amano. Non c'è stato un solo attimo in cui non ti abbiano amata.
E sei stata un dono del cielo, completamente voluta (se mai ti dovesse venire il dubbio del contrario)!
Metterò questa lettera nella tua valigia, così quando sarai a Parigi per il vostro primo viaggio insieme, per la tanto attesa luna di miele, io sarò da tutt'altra parte, e non dovrò sorbirmi le tue lamentele del tipo: << David! Non c'era bisogno! Davvero! >> ed il tuo sguardo impietosito per un padre disperato.
Si, forse ormai anche io ho imparato a conoscerti non trovi?
Viaggia, vivi e sii felice, al tuo ritorno ci troverai qui, a Storybrooke, e potremmo tornare nella foresta incantata insieme, se lo vorrai, come una stramba famiglia molto unita.
Perché lo siamo, anche quando l'uno decide di punto in bianco di ammazzare l'altro!
Alla fin fine, quale famiglia non ha qualche buffo dramma?!? Nessuno è perfetto!
Quando tornerai dalla Francia, ci racconterai, se vorrai, com'è vivere ogni tanto una vita normale...senza draghi, streghe, magia, spade, archi, orchi o giganti.
Io ti ascolterò paziente. E non ti dirò mai << Tesoro, mi sei mancata! >>, perché so che ti metterei terribilmente a disagio. Ma tu cerca di scorgere la verità nei miei occhi!
Tu sei diversa da me e da tua madre per certi versi: non ami le effusioni sentimentali. Ma sei anche forte come tua madre, e sai guidare un regno verso la vittoria con il minimo spargimento di sangue "indispensabile", se pur contrariata. Sei tutta Biancaneve! (almeno secondo me), le somigli in un modo impressionante! Forse è per questo che hai più problemi a relazionarti con lei che con me.
Mary Margaret, tuttavia, dice che sei la mia copia spiccicata, non so se sia vero!
Sostiene che fisicamente siamo uguali, persino nei lineamenti, che usi la spada meglio di me! (Questo è ancora tutto da dimostrare, piccola!), e che ragioniamo quasi sempre allo stesso modo.
Credo che tu abbia una giusta dose di entrambi, e sei perfetta così come sei, anche quando la tua bassa autostima ti demoralizza.
Figlia mia, credo che non ci sia altro da dire...Auguri e felicitazioni per il tuo matrimonio, per il giorno più importante della tua vita.
Con tanto amore
Il tuo papà

Ad Emma uscì una lacrima, e poi un'altra, e poi un'altra ancora.
Prima che potesse dire o fare qualsiasi cosa, prese a piangere copiosamente, stringendo in mano quel foglio di pergamena, stropicciandolo leggermente.
Era nel bagno di un lussuoso albergo parigino con l'uomo che amava, ma improvvisamente non sembrava così importante.
Suo padre era riuscito dove in molti avevano fallito: aveva sciolto il suo cuore.
Avrebbe voluto riprendere un'aereo sedua stante per tornare nel Meine ed abbracciare David, dirgli quanto anche lei lo amava. E che negli ultimi due anni in cui si erano conosciuti, era sicura di un'unica cosa: che i suoi genitori sarebbero stati perfetti nel rivestire i panni di mamma e papà.
Quella lettera era semplicemente una delle tante conferme.
<< Amore? Sei in bagno da due ore! >> protestò la voce gioiosa di Neal, ma la Salvatrice rimase muta.
Emma rilesse quelle parole più e più volte...ripensando a quando da piccola si immaginava che faccia avessero i suoi genitori: bé, non sarebbero mai potuti essere più perfetti di così!
Quando sarebbero tornati dal viaggio di nozze, Emma sapeva cosa avrebbe dovuto fare: cominciare a chiamare David e Mary Margaret papà e mamma, e dire loro quanto li amava, perchè solo in quel momento si rese conto di non averlo mai fatto, non apertamente almeno. Bé, avrebbe dovuto rimediare!
Si asciugò le lacrime con il dorso della mano, alzandosi dal pavimento freddo del bagno su cui era accasciata, intenta nella lettura.
Si guardò allo specchio con più attenzione del solito: è vero, lei era una "perfetta combinazione genetica" di Biancaneve e del Principe Azzurro.
 E con questa consapevolezza sorrise.



*ANGOLO AUTRICE*: piccola One-shot incentrata su David ed Emma. Credo che David sia un personaggio sottovalutato, e nelle mie ff voglio dare un po' di spazio anche a lui :) in fondo, sono dell'idea che tra la coppia Biancaneve&Principe Azzurro, la principessa sia l'unica che conta! E' il cosiddetto sesso forte ahahahaha.
Bene, sono l'1.19, quindi non so che genere di FF sia uscita, spero almeno decente :D
Buona notte e sogni d'oro :*