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Autore: Vitzi    19/01/2014    4 recensioni
[Marron/Trunks | Mini-Long | Missing Moments Challenge | 4/6 | Continuo di "Riesci a vedere attraverso le mie lacrime?"]
//Si può seguire anche se non si conosce la prima serie.
Cosa vedremo in questa storia? Vedremo una Marron combattuta tra l'amore che provava Trunks e quello che sente adesso, vedremo una lotta interiore per stabilire se chi è in torto è lei o se lui l'ha sempre solo usata; vedremo una ragazza allo stremo che dopo mesi si renderà forse finalmente conto di ciò che prova davvero. Le cicatrici non sono ancora state rimosse del tutto e Marron, nella sua vecchia casa assieme ai genitori, compirà un viaggio attraverso i ricordi per capire i suoi reali sentimenti verso il suo Trunks. Non macheranno i personaggi inaspettati e i colpi di scena, spero di rendere la storia appassionante almeno un quarto di quanto questa coppia appassiona me.
4 | Colpevole {«Gli manchi Marry.» gli occhi della bionda si ingrandirono a dismisura e non poté fare a meno di mordersi il labbro, era da mesi che non parlava di lui e Bra se ne usciva subito con una frase del genere.
Genere: Angst, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bra, Marron, Trunks | Coppie: Marron/Trunks
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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M1

Titolo: Un tuffo nel passato;
Autore: Vitzi;
Fandom: Dragon Ball;
Tipologia: One Shot {698 parole;
Personaggi/Pairing: Marron Muten; {Marron/Trunks
Rating: Verde;
Genere: Introspettivo; Angst; Malinconico;
Avvertimenti: Slice of Life;
Challenge: Tabella Missing Moment » 02. Ricordi
Note: Ed eccoci alla seconda serie! Scusate, prima di tutto, per il ritardo. Non ho nemmeno risposto alle recensioni per la prima serie e vi chiedo ancora più scusa, ma sono davvero molto impegnata. Sono felicissima che vi sia piaciuta “Riesci a vedere attraverso le mie lacrime?”, è stato un lavoro sudato e sono molto soddisfatta di come è uscito. Non pensavo di riuscire a fare una seconda serie, eppure l'ispirazione è arrivata da sola. Ringrazio Nede per il bellissimo banner, trovo sia perfetto <3
Bene, partiamo, ben trovati lettori! ♥
Per chi invece è qui per la
prima volta -intanto benvenuti! ♥- voglio dire una cosa: potete leggere questa storia tranquillamente e prendere come continuo “Riesci a vedere attraverso le mie lacrime?”, prendendola come flashback. Vi assicuro che non cambia molto, semplicemente leggendo questa sarete solo più curiosi di sapere perché Trunks e Marron sono separati.
Per ora come personaggi avrete visto che ho messo solo Marron, mano a mano che appariranno aggiungerò anche gli altri. Ma parliamo della long, prima di tutto i capitolo non supereranno mai le 1500 parole, non voglio annoiarvi con lunghe descrizioni o azioni tirate sempre per le lunghe. Preferisco arrivare al sodo in maniera diretta, ma non troppo scontata. I capitoli saranno 6, e vedrò se terminare qui la serie o continuare, dipenderà anche da voi! ♥ Questa fiction partecipa a questa challenge, se volete leggere i prompt fate pure. ^^
Cosa vedremo in questa storia? Vedremo una Marron combattuta tra l'amore che provava Trunks e quello che sente adesso, vedremo una lotta interiore per stabilire se chi è in torto è lei o se lui l'ha sempre solo usata; vedremo una ragazza allo stremo che dopo mesi si renderà forse finalmente conto di ciò che prova davvero. Le cicatrici non sono ancora state rimosse del tutto e Marron, nella sua vecchia casa assieme ai genitori, compirà un viaggio attraverso i ricordi per capire i suoi reali sentimenti verso il suo Trunks. Non macheranno i personaggi inaspettati e i colpi di scena, spero di rendere la storia appassionante almeno un quarto di quanto questa coppia appassiona me. Ringrazio chiunque leggerà in anticipo, sapere cosa ne pensate per me è fondamentale.
Più che un primo capitolo questo è un prologo, diciamo che è un capitolo di stallo, da qui in poi si parte con la vera e propria storia. Spero di avervi incuriosito almeno un po', vi mando un bacio e scusate se questa presentazione è più lunga della storia stessa :'D
Bye~ ♥

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1 | Un tuffo nel passato.

Il caldo mese di Agosto iniziava a farsi sentire, il sudore scendeva lungo la guancia di Marron, passando per il solco che qualche mese prima era stato fatto dalle lacrime. I capelli raccolti e le guance leggermente più colorite rendevano Marron di una bellezza disarmante perfino da struccata, lì stesa sull'immensa distesa di spiaggia che ospitava la piccola isola dove la Kame House si era appostata. Il verde militare del costume della ragazza attirò l'attenzione di qualche visitatore, rari da quelle parti, eppure ce n'erano stati molti ultimamente, o forse erano sempre gli stessi. Marron si alzò dal suo comodo asciugamano e sollevò gli occhiali da sole per osservare la solita barca in lontananza; sorrise e salutò con la mano suo padre e sua madre, i quali a loro volta erano stesi poco lontano, ma sotto un potente ombrellone, a leggere e a sorseggiare tè. Si sollevò completamente da terra solo quando vide il padre chiamarla, che per farlo si era persino dovuto alzare dalla sua comoda sdraio.
«Marron perché non vai a parlare con quei ragazzi? Non vedi che è da un po' di giorni che ti puntano?», il padre alluse distrattamente alla barca in lontananza con un veloce movimento degli occhi.
La ragazza si limitò a sorridere, tentando di sopprimere -come era solita fare- l'enorme ammasso di tristezza che portava dentro.
«Forse domani. Non ho voglia di avere un ragazzo ora come ora, papà.»
Onde evitare un ulteriore sviluppo di quella inutile conversazione, Marron si sciolse i capelli con un movimento veloce e si tuffò nel fresco mare estivo. L'acqua le rinvigorì le ossa e i muscoli addormentati; la rilassò a tal punto da dimenticarsi di non poter respirare lì sotto; la fece piombare in un eterno sogno, un sogno che aveva già vissuto.
Erano passati diversi anni da quell'episodio, eppure a Marron tornò in mente molto nitido. Le lunghe trecce che la madre era solita farle erano sciolte sulle spalle magre; le punte libere dall'opprimente elastico. La ragazzina tirò su con il naso, la sua cartella era lontano dal bagnasciuga, poggiata su uno scoglio qualche metro più a destra. Marron si portò le ginocchia al petto: stare sugli scogli era faticoso per le membra, ma rilassante per la mente.
Sospirò nel sentire il cellulare squillare, doveva essere sua madre che la cercava.
«Marron, è da un'ora che ti chiamo!»
L'unica voce che voleva sentire, l'unica voce che da giorni a quella parte ormai aveva in testa, l'unica voce che gli dava protezione; era lì, adesso.
«Oh, Trunks!», si gettò tra le braccia del ragazzo, atterrato poco dietro di lei.
I capelli viola e lunghi le solleticavano le guance, facendola sorridere per quel lieve contatto.
«Non sono riuscita a passare gli esami!*»
Il ragazzo le accarezzò la testa dolcemente, per poi lasciarle un delicato bacio sulla fronte.
«Sei solo al primo anno*, non preoccuparti!»
Il sorriso rilassante che esplose immediatamente dopo sul suo volto, le lasciò un profondo solco nel cuore, qualcosa dentro di lei stava cambiando: da migliore amica stava diventando qualcosa di più.
Ripensare a quell'evento fece inaspettatamente sorridere la ragazza, eppure c'era un particolare che non riusciva a cogliere, un particolare di quell'avvenimento che l'aveva fatta sentire insicura e oppressa. In un ulteriore flash improvvisò, Marron ricordò di essere rimasta sconcertata dalla macchia di rossetto sul collo del lilla, a quel tempo aveva pensato che fosse stata sua madre a lasciargliela con un casto bacio, ma a ripensarci adesso probabilmente il ragazzo poco prima di correre da lei era stato insieme ad una ragazza. Forse era per questo che le telefonava, perché non aveva voglia di lasciare l'appuntamento, magari sul più bello. Marron si era sentita una bambina, come se Trunks fosse stato il suo baby-sitter, eppure non riusciva a spiegarsi il perché. Adesso si sentiva tradita, anche se ben consapevole di non averne il diritto, dopotutto lei a quel tempo non era ancora la sua fidanzata, eppure il ragazzo l'aveva illusa per un lungo periodo.
Eppure quella sensazione non se ne andò, per quanto lei tentasse di scacciarla; uscì dall'acqua con un sospiro, non si era nemmeno resa conto della furtiva lacrima che si era mescolata con la salata acqua di mare.

Ripercorrendo la strada dei ricordi » Chapter 1 End.



*Le scuole superiori giapponesi sono composte da tre anni, le scuole elementari da sei. Quindi si va alle superiori all'età di 15 anni, e si esce a 18. Marron qui è al primo anno e quindi ha 15 anni. Durante l'anno non ci sono verifiche o interrogazioni, ma solo esami di tutte le materie alla fine di un determinato periodo di lezioni, sempre prima di un periodo di vacanza, per questo Marron dice di non aver passato gli esami. Inoltre chi non gli passa deve seguire i corsi supplementari durante le vacanze per poi ripetere l'esame una volta tornati a scuola.


   
 
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