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Autore: mamie    19/01/2014    10 recensioni
Sul ponte di comando dell'Arcadia, Meeme guarda Yuki, Yuki guarda Harlock, Harlock guarda le stelle. I pensieri di due donne molto diverse sul loro amato capitano.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harlock, Miime, Yuki
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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NELLE OMBRE
 
1.Yuki
‒ Sta parlando con i morti.
La voce di Meeme ti fa sussultare e solo allora ti accorgi che stavi fissando il tuo capitano… da quanto tempo?
Lui non se ne accorge. Ha lo sguardo  perso nelle stelle lontane. Quante volte l’hai visto così? Quante volte avresti voluto sondare i suoi pensieri?
Cosa sta dicendo Meeme? Qualcosa che non vuoi sentire.
‒ Lui sta parlando con i morti. Lo aspettano. Non puoi portarlo con te. Lui cammina nelle ombre.
La voce di Meeme è calda e morbida come sempre, ma le sue parole ti feriscono come pezzi di vetro.
Perché?
Non sai chiedere altro al tuo cuore luminoso. Per te è sempre possibile scacciare le ombre. Basta volerlo.
‒ Sei giovane, Yuki – continua Meeme, soavemente implacabile. ‒ Hai davanti un futuro.
Senti il calore che ti sale alle guance per la rabbia. Cosa ne sa lei? Combatti su una nave pirata, perdio! Il futuro potrebbe non esistere. Per nessuno di voi. È per questo che vorresti, ora, subito, andare da lui e scuoterlo e gridargli “Guardami, io sono qui, io sono viva, ora, adesso, io sono viva”.
Sai che non lo farai e quando lui si volta e ti guarda e ti sorride riesci a vederlo quant’è lontano. La tua rabbia, la tua forza e la tua follia non riusciranno a raggiungerlo. Se morissi ora non piangerebbe per te. Farebbe il saluto militare al tuo funerale e andrebbe avanti per la sua strada. Eppure sai che non è indifferenza, perché l’hai visto tante volte rischiare la sua vita per uno di voi. No, non è indifferenza, ma è una lontananza che non riuscirai mai a raggiungere.
Meeme ha ragione. Lui è già nelle ombre.
Vorresti piangere, ma ricacci indietro le lacrime; sei un’ufficiale dell’Arcadia, non una ragazzina. L’ultima cosa che vuoi è che qualcuno provi compassione per te.
Lo sai che un giorno ti farà scendere. Ti ridarà in mano la tua vita e la tua libertà e ti dirà di farne ciò che vuoi, ma non accetterà l’unica cosa che vorresti: dividerla con lui.
 
Tutti ai posti di manovra.
 
Si accendono le luci, il metallo delle paratie trema, un rombo cupo sale dalle viscere della nave. Ti volti verso il tuo monitor pronta ad eseguire gli ordini.
Come sempre.
 
Arcadia, partenza.
 
Spingi i pulsanti, tiri le leve, controlli l’assetto, fai quello che hai fatto ormai un milione di volte, che lui stesso ti ha insegnato a fare. Non è ancora arrivato il momento di scendere. Ora è tempo di combattere.
Combattere al suo fianco. È il tuo modo di amarlo. È il suo modo di lasciarsi amare.
Per adesso ti basta.
Il futuro, forse, non ci sarà.
 
 
2. Meeme
Sta parlando con i morti.
Non hai bisogno di ascoltarlo per saperlo. Tu lo senti, ogni suo pensiero, ogni sua emozione, tutto quello che non trapela mai dal suo volto sfregiato e dal suo occhio tagliente.
Sei così simile a lui.
Fa un po’ ridere pensare una cosa del genere, tu che vieni da un altro pianeta, ma davvero, è l’essere che più ti assomiglia, per questo sarai sempre al suo fianco, tu che sei rimasta irrimediabilmente sola.
 
Yuki lo guarda con le guance un po’ arrossate e gli occhi che brillano di luce. La ammiri. È bella e ardente come una cometa. È giovane.
Quando si è giovani non si ha paura di nulla perché non si ha niente da perdere e tutto un universo da conquistare.
Lui è già nelle ombre.
Troppo tempo. Troppi compagni lasciati per strada. Troppo dolore. Proprio come te.
Troppo orgoglio, forse. L’orgoglio di camminare da solo su strade che nessuno percorre.
Troppe cicatrici…
 
Lo aspettano.
Ma ancora non può andare. Prima ci sono altre cose: obblighi da assolvere, doveri da compiere, compagni di cui prendersi cura. Ci sono luoghi da difendere e parole da mantenere. Ci sono cose da proteggere tenendole piano nel palmo delle mani, con leggerezza, perché non si sciupino.
 
Tutti ai posti di manovra.
 
Si accendono le luci, il metallo delle paratie trema, un rombo cupo sale dalle viscere della nave. Scivoli silenziosamente sul ponte di comando.
Come sempre.
 
Arcadia, partenza.
 
Ascolti il suono profondo della nave, il suo canto di guerra. Non è ancora arrivato il momento di scendere. Ora è tempo di combattere. Un giorno resterà qualcosa. Non per te o per lui, perché voi avete le ombre che non smetteranno di aspettarvi, ma per chi sarà passato attraverso il buio per tornare a vedere la luce.
Il futuro, forse, ci sarà.
 
 
 
 
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NdA1: Lo so che le comete sono fredde, ma mi piaceva l’immagine :-).
NdA2: Chiedo scusa a tutte le fan della bella Yuki, ma secondo me la piccola non ha nessuna possibilità col suo capitano. Assolutamente nessuna ;-).

 
  
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