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Autore: DREAMBIEBER94    20/01/2014    0 recensioni
Vado avanti. Tutti i giorni. Ormai lo faccio da più di un anno ; restare viva ogni giorno intendo.
Oh scusate , mi chiamo Stephanie , ho 17 anni e vivo in Cananda. La mia vita non è molto invidiabile , anzi . Vivo con mio padre. In realtà non lo chiamo mai "papà"perché non è mai stato un padre per me , non se ne è mai importato di me , è troppo occupato a bere , bere e ancora bere. A casa non fa altro. Mia madre è morta quando avevo 13 anni in un incidente , lei era tutta la mia forza , la mia roccia .
Il mio corpo non accetta me ed io no accetto il mio corpo, sono in continua lotta con me stessa... Ma la cosa che odio di più di me sono quei tagli , quei fottutissimi tagli che mi faccio ormai da mesi. Ma è una argomento che non tocco molto facilmente.
Amo stare da sola e ascoltare la musica.Non sono come le altre , non mi apro mai , dopo la rottura con il mio ragazzo un anno fa , sono un pezzo di ghiaccio , e ce ne vuole per sciogliermi. Ma poi, dopo tanto, un ragazzo ci è riuscito..
Genere: Drammatico, Erotico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber
Note: Lemon | Avvertimenti: Tematiche delicate
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'Alzati stupida, devi andare a scuola!'
Aprii gli occhi e le urla di mio padre mi rimbombavano ancora in testa. Scuola, di nuovo scuola.

Mi alzai con fatica dal letto , presi i vestiti e mi diressi in bagno ancora assonnata; iniziai a regolare l'acqua della doccia, mi tolsi il pigiama e lo buttai nella lavatrice. Mi girai e mi vidi , riflessa nello specchio , con quella pelle in più che mi faceva sentire grassa.
Mi guardai con se non mi fossi mai vista, avevo questa sensazione ogni volta che mi vedevo riflessa nello specchio. Chi era quella ? Non potevo essere io , non con quei tagli sulle braccia , sulle gambe e sulla pancia . Non mi riconosco più.
Distolsi lo sguardo e entrai nella doccia e sentì le goccioline percorrermi la pelle , mi rilassava, anche se mi ricordava tanto il mio primo bacio con .. No ! Mi ero promessa di non pensare più a lui, non potevo cedere per un po' d'acqua della doccia. Uscì e mi asciugai velocemente , sempre cercando di far evitare ai miei occhi di guardare quello che ero diventata. Ero pronta , diedi un ultimo sguardo al mio braccio e abbassai le maniche. Presi la borsa e mi dressi verso la porta senza dire niente
' Si saluta maleducata '
Sentì una mano afferrarmi con forza il braccio , guardai mio padre scocciata. Staccai con forza il braccio dalla presa e uscì di casa. Senti la porta sbattere alle mie spalle e sospirai, questa situazione con mio padre mi aveva rotto. Mi avviai lentamente verso scuola ignorando tutto ciò che accadeva intorno a me, vidi quella grande struttura rossa.
'si ricomincia'
Dissi fra me e me , non ne avevo proprio voglia, dover sentirmi tutte le prese in giro di quegli stupidi ragazzi immaturi non mi scendeva per niente.
A scuola mi conoscevano tutti come la ' ex di Rayan'. È uno dei ragazzi più popolari della scuola ed è il mio ex ragazzo .. Siamo stati insieme per quasi un anno, con lui ero felice , potevo essere me stessa ,mi sentivo libera e non mi importava di tutto quello che mi succedeva, con lui è stata la mia prima volta e ed è stata una sensazione bellissima .. Ma poi mi confessò di avermi tradito con Carol ,la mia migliore amica , ex migliore amica,e da lì mi cadde il mondo addosso , non avevo più niente e ho iniziato a fumare , poi a tagliarmi. Non mi sono più ripresa.
'Hei Stephanie , e Rayan dov'è ? Ah già è con Carol, poverina'
Mi girai e vidi quei gruppo di ragazzi conosciuti come ‘ la banda’ , vivevano solo per prendere per il culo la gente. A sentire quelle parole mi si fermò il respiro, strinsi i pugni con tutta la forza che avevo e continuai a camminare facendo finta di niente. Salì le scale, arrivai al secondo e mi avviai verso il mio armadietto per posare i libri. Mi guardai intorno. C’erano ragazze carine, magre, con i loro fidanzati , felici insomma. Chiusi gli occhi per un attimo, feci un gran respiro e andai in classe.
‘Buongiorno Prof.’
‘Buongiorno signorina Stephanie’
Non c’erano ancora molte persone in classe, quindi andai a sedermi in fondo alla classe sperando di restare sola per tutte le 6 ore.
Ormai la classe era piena e mancavano solo due persone , Rayan e Carol; per fortuna.
‘Bene ragazzi, direi che possiamo iniziare. Spero abbiate trascorso delle belle vacanze. Quest’anno cerchiamo di andare meglio perché l’anno scorso non mi siete piaciuti per niente escluso qualcuno. Soprattutto cerchiamo di avere meno la testa fra le nuvole, vero signorina Stephanie?’ Disse guardandomi.
Che cazzo vuole questa puttana ora? Tutti si girarono verso di me ridendo e io sbuffai annoiata. Io e la prof di matematica non siamo mai state in simpatia, e a me sinceramene va bene così.
‘Scusate il ritardo prof.’Due voci in coro
Conoscevo fin troppo bene quelle voci, mi girai e mi si fermò il cuore, Rayan e Carol .Cercai di essere indifferente e distolsi lo sguardo da loro. La professoressa li mandò a sedere e solo allora realizzai che uno dei due si sarebbe dovuto sedere vicino a me.Cazzo. Non parlavo con nessuno dei due da mesi ormai , da quando io e Rayan ci siamo lasciati.
Vidi Carol avvicinarsi al banco affianco al mio
‘Ciao’ disse a bassa voce
Non risposi, mi voltai dall’altro lato e cercai di rimanere tranquilla, non parlavamo da tanto ,e non avremo certo iniziato oggi.
Feci per sbaglio cadere la penna e mi chinai per raccoglierla ma notai che anche Carol lo stava facendo. Che vuole ora? Prese la penna prima di me e me la porse sorridendo
‘Grazie’ dissi fredda
‘Figurati’ 
Per tutta la lezione non parlammo proprio e sinceramente a me andava bene così.
Finalmente quella fottuta campanella suonò e io ero decisa a scappare via per evitare anche solo di vedere un’altra volta qull’inutile coppietta di cretini. Ma così non fu.
‘Stephanie’ conoscevo fin troppo bene quella voce
Rayan.. Subito mi si formò un nodo alla gola e mi venne una nausa improvvisa. Non risposi e gli dieidi le spalle continuando a camminare
‘fermati un attimo!’ disse alzando leggermente la voce.
Mi prese il braccio e alzò accidentalmente un po’ la manica lasciando intravedere le cicatrici
‘Che vuoi?’
‘Niente volevo solo salutarti, era un po’ che non parlavamo. E questi che sono?’ Si riferiva ai tagli
Non potevo dirgli tutto
‘Non sono cazzi tuoi Rayan, e ora se non ti dispiace’
‘Che cazzo hai fatto Stephanie?’ mi interruppe
‘Niente Rayan , niente che possa importarti. Lasciami stare , tornatene dalla tua fidanzata e non rompere il cazzo a me’ 
Tolsi il mio braccio dalla sua presa e abbassai velocemente la manica prima che qualcuno potesse vedere. Andai via velocemente e non diedi più retta alle parole di Rayan. Superai velocemente il cortile, non avevo voglia ne di parlare con qualcuno ne di rischiare di essere di nuovo presa in giro. Andai al mio solito muretto, lì riuscivo a rilassarmi e a fare quello che volevo senza essere presa in giro o cose del genere. In realtà era il posto segreto di me e Rayan ma ormai ci vengo solo io. Presi il pacchetto di Marlboro che tenevo nella borso , ne tirai fuori una e la accesi, aspirai e improvvisamente mi sentì meglio. Non riuscivo a non pensare a quello che era successo oggi , perché Rayan mi ha parlato? Non capisce che mi fa solo del male ? Ormai lui sta con Carol. Continuai a aspiare dalla mia rilassante sigaretta quando squillò il cellulare.
‘Pronto?’
‘Stephanie, sono zia Franka. Tutto bene?’
‘Sisi, a te ?’
‘Si tesoro, senti scusa la chiamata improvvisa perché è da un po’ che non parliamo , ma volevo dirti che tuo padre stamattina è finito in ospedale, i dottori hanno detto che è per il troppo alcool’
‘Oddio , ma è grave?’
‘Non si sa ancora. Comunque sono andata a trovarlo e finchè non si rimetterà dovrai stare da me’
‘Davvero?’
‘Si. Ora torna a casa, prendi la tua roba e vieni, ti aspetto’
‘ok zia , a dopo ciao’
‘ ciao tesoro’
Chiusi il telefono ancora incredula.Zia Franka è la sorella di mio padre, è sposata con un uomo che aveva avuto un fglio da un matrimonio precendene e ora vive con loro. Mio padre stava male? Sinceramente non sapevo se essere felice o triste, sicuramente la cosa bella è che me ne andrò da quella schifosa casa.
Buttai la sigaretta a terra e mi diressi velocemente verso casa. Appena entrata corsi in camera mia e feci le valige. Ammetto che andare da mia zia mi piaeva, magari tramite il suo figliastro avrei potuto conoscere nuove persone.
Misi tutti i vestiti in valigia , corsi in bagno e presi tutto ciò che sarebbe potuto servrmi. Tornai in camera e aprii il mio cassetto, vecchi fogli e libri , sigarette e una scatolina, non ricordavo cosa ci fosse dentro e la aprii, appena scostai il coperchio sentii qualcosa cadere per terra , mi abbassai e vidi la mia lametta , l’ggetto che mi provocava dolore e sollievo contemporanemente. La presi e la guardai attentamente, dovevo portermela? Si, non sarei potuta stare senza,la rimisi nella scatolini e buttai anche quella nella valigia. Chiusi tutto e dopo aver chiuso casa andai da mia zia, che abitava a pochi isolati.
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‘Zia sono Stephanie , apri’
La porta si spalancò e la donna che mi ritrovai davanti si fiondò addosso a me per abbracciarmi, Zia Fanka era una di quelle persone che quando ti stringeva forte non ti lasciava più. Si staccò da me
‘Tesoro mio da quanto tempo, come sei cresciuta! Vieni entra, non vorrei che prendessi freddo’
Mi affrettai ad entrare e posai la valigia nell’ingresso, poi seguii mia zia in salotto.
‘Accomodati’
Mi sedetti sul divano affianco a lei
‘Allora, come stai? Non ci vediamo mai’
‘Bene, tu?’ Mentii
‘Tutto bene , mi dispiace per tuo padre ma vedrai che si rimetterà presto. I dottori hanno detto che sarà questione di un mese più o meno’
‘Un mese? Quindi dovrò stare un mese qui da voi?’
‘Si , perché non sei felice’
‘Felicissima!!’ 
Dio che bello, un mese lontana da quella topaia , grazie birra , grazie di esistere.
‘Vieni Stephanie, ti faccio conoscere mio marito e ti mostro la tua camera, se non ti dispiace la dovrai condividere con il figlio di mio marito’
‘Non c’è problema’
Andammo in un’altra stanza , penso sia stata la cucina
‘Jeff questa è mia nipote,Stephanie’
‘Ma che bella ragazza , è un piacere conoscerti’
‘Piacere mio’ Risposi un po’ imbarazzata.
Ok stavo iniziando a scocciarmi, volevo vedere camera mia. Cercai di chiederlo nel modo più cortese possibile.
‘Zia dov’è la mia camera ?che ci metto la valigia’
‘Si certo, vieni con me’
Finalmene. Presi la valigia e segui Zia Franka sopra a delle scale fino ad arrivare in una camera abbastanza grande con due letti, un pc , una televiosione , due grandi armadi e con vestiti sparsi ovunque. Che disordine.
‘Scusa il disordine , il tuo letto è quello a sinistra , l’armadio anche. Se ti sere qualcosa sono di sotto, mio figlio arriverà fra poco’
‘Ok grazie , a dopo’
Entrai e mi buttai sul letto. L’idea di stare qui mi piaceva sempre di più. Mi stesi , presi una sigaretta e la accesi, finalmente potevo rilassarmi.
  
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