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Autore: DeathMaggot    20/01/2014    0 recensioni
Conoscere il tuo migliore amico. Sai cosa comporta. Credere nella musica. L'una cosa che non ti abbandonerà mai. Allora perchè non seguire il tuo sogno? E poi tutto quello che potevi desiderare lo stai avendo, e col passare del tempo non c'è nulla che cambieresti di tutto ciò.
Genere: Fluff, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: The Rev, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Questo è il periodo dell'anno in cui comincia il vero caldo, quello forte, quello a cui è difficile resistere. Il periodo in cui la scuola finisce, ma che prima devi affrontare gli esami del terzo e poi si che puoi dire "finalmente sono libera, niente studio, solo svago". Ultimi giorni di scuola, io e i miei amici ci stiamo organizzando per studiare insieme tutto il programma di musica che abbiamo fatto in questi tre anni, solo studio e pochissima pratica, per non dire niente, di tecnica di chitarra. Odio studiare, ma in fondo questo è il mio sogno, diventare una chitarrista e magari avere un gruppo, ma lo faccio solo per questo, perchè non mi va di ripetere il terzo anno e poi, al quarto e quinto c'è solo pratica, cosa posso desiderare di più, anche se al quinto ci sono di nuovo quei maledetti esami, per diventare una chitarrista, ma vera, e inoltre posso anche insegnare! Bene. Oggi è martedì e domani pomeriggio dovrei ripassare con gli amici, ma per farmi trovare preparata comincio a studiare già da adesso. Cuffie alle orecchie, precisamente sull'heavy metal, mio genere preferito, porta chiusa così nessuno può entrare a disturbarmi, sdraiata sul mio letto e libri sulle gambe. Inizio, ma devo ricominciare un bel paio di volte prima di concentrarmi, e finalmente riesco a impararmi una bella cifra di capitoli. Mancano gli ultimi due capitoli prima di finire tutto e sono passate già ben cinque ore da quando ho iniziato. Finalmente finisco, fiera di me, esco fuori e trovo il cielo già buio. Prendo il cellulare e trovo quattro messaggi dal mio migliore amico. Mi aveva chiesto se potevamo vederci e allora gli chiamo per dirgli va bene. Jimmy, il mio migliore amico di un bel pò di anni in più di me, studiava batteria nella mia stessa scuola e tutt'ora è in cerca di un gruppo in cui suonare. Alto, occhi azzurri e dolcissimo. Ho una cotta per lui da quando l'ho conosciuto, circa sei anni fa, che tutt'ora mi porto dentro. Mi preparo. Lenta doccia calda, camicetta azzurra a quadri con sotto una maglia nera, pantaloncini neri e solite converse bianche sporche. L'unica cosa che manca è il trucco e i capelli. Piastro i capelli e li lascio cadere tutti su un'unica spalla, metto un bel pò di matita nera, profumo e sono pronta. Verso le 21 dovrebbe passare da casa mia, ma lo aspetto dieci minuti prima fuori. 21 in punto, Jimmy arriva. Salgo in macchina. "Hey" dico dandogli un bacio sulla guancia, "Buonasera piccola" dice ricambiando il bacio. "Perchè volevi vedermi?" chiedo. "Perchè volevo stare un pò con te." risponde. "Che dolce." dico sorridendo. "Dove mi porti?", "Aspetta e vedrai." dice con aria superiore. Per quasi tutto il tempo del tragitto stiamo zitti. "Siamo arrivati." dice, ma io non vedo nulla, e vedendo la mia faccia che sembra quasi un punto interrogativo ne approfitta per bendarmi gli occhi. Poi mi fa scendere e tenendomi le mani sui fianchi mi trascina in qualche posto. Poi mi fa sedere e mi toglie la benda. "Wo-ow." dico guardando quella bellissima acqua della spiaggia di Huntington beach, che di sera è a dir poco fa-vo-lo-sa. Mi alzo per abbracciarlo e dargli un bacio sulla guancia, ma mi fermo all'abbraccio. Restiamo appiccicati per un bel pezzo, prima di stancarmi. Ci sdraiamo vicini vicini sulla sabbia, a guardare le stelle. Stiamo in silenzio, mi prende la mano e ad un certo punto inizia a parlare. "Sai, questa è una delle più belle cose che si possa fare per una ragazza." Lo guardo. "Si, sono daccordo." ripeto. "Potrei stare quì con te per tutta la notte, fino a domattina, anzi voglio." Poi si gira sul fianco destro e mi guarda dritta negli occhi. Quegli occhi così azzurri non li avevo mai visti, sembravano rispecchiare il mare. Si avvicina e mi bacia. Sento il calore sulle mie guance, che mi attraversa tutto il corpo, ho aspettato fin troppo questo momento. Dopo rimango immobile a guardarlo, ma poi casco nel più profondo dei sonni. Senza sapere come, mi ritrovo a letto e il sole è giá alto. I miei non sembrano sospettare nulla e allora non dico nulla.
  
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