Dear Lola

Il rumore degli zoccoli si fa sempre più fievole alle sue orecchie.

Aspetta fino al momento in cui non riesce più a percepirlo per allontanarsi dalla stalla e riprendere le sue normali attività.

Come ogni volta Lola ha aspettato che lui se ne andasse, ha aspettato che il suo cavallo diventasse un punto indistinto all’orizzonte.

Forse un giorno troverà la forza di smettere.

Un giorno, spera non troppo lontano, metterà la parola fine a tutto questo.

Non risponderà più a quelle lettere che con tanta trepidazione aspetta.

Smetterà di scrutare l’orizzonte in attesa di vederlo arrivare.

Ogni volta che lui se ne va, un pezzo del suo cuore parte con lui.

E ogni volta dice a se stessa che smetterà di aspettarlo.

E poi arriva una lettera.

Le sue parole, scritte in quella calligrafia piccola ma ormai famigliare, le fanno credere che forse per lui lei è davvero importante.

Che ci tiene a lei.

E’ sempre stato così bravo a farla sentire importante.

E lei ci casca sempre.

Perchè è spaventosamente bello sapere di essere la sola a cui scrive.

Spesso ha sentito Mary lamentarsi del fatto di non avere mai sue notizie.

E ogni volta un brivido di gioia l’attraversa per la consapevolezza di aver in qualche modo battuto la sua regina.

Una parte di lei sa bene che l’unica ragione per cui Bash si è allontanato dal castello è stato per non vedere Mary e Francis insieme, novelli sposi, innamorati l’un dell’altro.

E che probabilmente le scrive solo per avere ancora un contatto con la vita di corte, chissà, forse anche con Mary.

Però non può dire se il ragazzo pensi ancora alla giovane regina di Scozia.

Di lei infatti non hanno mai parlato.

Nelle sue lettere Bash le racconta gli aneddoti più disparati sulla vita nella sua nuova tenuta, dei lavori che intende fare per migliorarla. A volte si lancia in lunghi commenti sull’ultimo libro che ha letto o le consiglia un poeta di cui il volume si è trovato tra le mani mentre sistemava la biblioteca.

E lei risponde ad ogni singola lettera di cui impara a memoria ogni parola, ogni virgola.

Legge ogni cosa che lui le consiglia ed è come averlo vicino.

Gli manca.

Quelle lettere le sembrano solo un palliativo al vuoto che percepisce nel cuore.

Poi ogni tanto le annuncia il suo ritorno.

E lei lo aspetta.

Vederlo è come respirare di nuovo.

Sentire la sua voce, che maliziosa le lancia l’ennesima battutina le scalda il cuore.

Non importa se non stanno quasi mai da soli o se non le è concesso abbracciarlo come possono invece  Mary, sua cognata, o sua madre.

Le va bene così.

Perchè anche se sono solo briciole, per lui ne vale la pena.

Un giorno l’amante del re la convoca.

Per tutto il tempo da quando è a palazzo, Lola non ha mai parlato con quella donna.

Un po’ la teme, un po’ le è riconoscente per aver messo al mondo Bash.

Il loro incontro è breve e lascia la ragazza perplessa.

-Ho sentito molto parlare di te, ragazza.-

E lei non sa che rispondere.

-Non sono così importante.-

-Se c’è una cosa che ho imparato è non sottovalutare il valore di nessuno. Sebastian ha un opinione molto alta di te. Mi chiedo cosa ci veda in te. Sei graziosa, lo ammetto, e hai carattere. Si dice che la giovane regina conti molto sul tuo giudizio.Ti farò una domanda e non provare a mentirmi. So riconoscere una bugia. Sei innamorata di mio figlio? So che avete una fitta corrispondenza-

Lola ci pensa un attimo prima di rispondere poi con voce ferma parla.

-Sì, lo amo.-

-Sei corrisposta?-

-Non  mi è stato mai fatto credere che potesse essere così-

-E nonostante ciò aspetti ogni suo arrivo con trepidazione e ogni sua partenza con angoscia.-

-Aspettare è l’unica cosa che mi è dato fare.-

La donna lascia andare subito dopo e Lola non sa dire se è un bene o un male.

Non crede che ci sia Bash dietro a quell’incontro.

Non è ne suo stile una mossa del genere.

Del resto lei non si vergogna certo dei propri sentimenti.

Li ha abbracciati ormai da tempo.

Non crede però che la porteranno mai lontano.

Forse lo aspetterà tutta la vita o forse un giorno qualcosa cambierà.

Chi può dirlo?

Poi quel giorno stranamente arriva.

Capisce che c’è qualcosa di diverso in quella lettera già da subito.

Prima di tutto non sono le solite due pagine .

La scrittura di Bash riempe a malapena metà facciata.

Non c’è il solito “Cara Lola” nell’intestazione e man mano che legge quelle parole si sente venir meno la terra sotto i piedi.

Mia adorata Lola,

oggi sono finalmente finiti gli ultimi lavori della tenuta. Ma manca qualcosa. Manca una donna che le dia calore e amore. Manca una moglie per me e vorrei tanto che quella donna fossi tu. Ci ho pensato tanto e non vedo una soluzione diversa, ti amo e ti voglio al mio fianco. Tornare alla corte sarebbe stato troppo doloroso se non ci fossero stati i tuoi occhi ad aspettarmi, la tua voce a scaldarmi il cuore. Solo per te tornavo così spesso.Solo grazie al tuo pensiero che il mio cuore è riuscito a guarire la sua ferita. Ti prego di voler prendere in considerazione l’idea di sposarmi. Non mi basta più scriverti, voglio sentire la tua voce rispondere alle mie domande, vedere i tuoi occhi reagire a una certa notizia, udire la tua risata. Anche mia madre mi ha spinto a seguire il mio cuore e fare ciò che da tempo desidero. Sto arrivando a chiedere la tua mano. E farò di tutto per convincerti ad accettarmi. Ti prego aspettami quest’ultima volta.

Tuo per sempre,

Sebastian

E lei come ogni volta si mette a scrutare l’orizzonte.

Lo aspetta per l’ultima volta.

Ma per la prima volta il suo cuore è pieno di speranza.

Note dell'autrice

So di non essere l'unica a shipparli o almeno lo spero, perciò se qualcuno ha voglia di parlare di quanto meravigliosi siano questi due mandi un piccione viaggiatore! O scrivi una fanficiton. Questa fanfiction è nata di getto e lo ammetto è davvero molto personale e non ho cambiato nulla o quasi dalla prima stesura, perciò mi scuso per lo stile o se c'è qualche refuso.

La dedico alla mia adorata coinquilina e alla mia Carota preferita. Vi voglio bene ragazze.