NON MI PAGANO ABBASTANZA
 
Personaggi: Harlock (H)
                     Il Regista (R)
                     L’equipaggio (che non parla)
 
Scena finale del film. Harlock seduto sul suo trono, Yama al timone con Meeme al fianco e Tori sulla spalla.
 
R – Ehm… signor Harlock?
H – Sì?
R – La battuta è sua.
H – Come?
R – L’Arcadia, deve far ripartire l’Arcadia.
H – Io? Ma non c’è coso…? Come si chiama il ragazzino lì?
R – Yama.
H – Ecco, lui. Gli avete fatto la cicatrice, gli avete dato la benda, ha pure preso il timone. Che la faccia ripartire lui.
R – No, vede… c’è stato un cambiamento. La deve far ripartire lei.
H – Ma io non dovevo evaporare?
R – Ah, sì, in un primo tempo, ma poi il signor Matsumoto ha detto…
H – Ti pareva se non c’era di mezzo quel matto. E che altro dovrei fare poi? Ho già distrutto due flotte aliene, un demone dello spazio profondo e l’intero pianeta Terra. Non vi basta?
R – (timidamente) È solo una battuta.
 
Harlock si alza in tutta la sua minacciosa potenza, sprizzando dark matter da tutti i pori.
 
H – E basta. Mi avete scassato i coglioni con tutte ‘ste boiate. Me ne vado a fare il giardiniere, che è quello che ho sempre desiderato. Altro che pirata spaziale…
 
Harlock esce con passo marziale  e grande svolazzare di mantello, seguito dagli sguardi allibiti della ciurma.
 
R – (quasi piangendo) È solo una battuta…
H – (ormai fuori campo) Non mi pagano abbastanza!
 
Rumore di porta che sbatte con fracasso. FINE.