~Magician's Operation
[Raymond & Descole]
Realizzando
un'idea che pare folgorarlo, possederlo ed animarlo, le sue mani si
muovono febbrili tra cavi elettrici, viti, piastre metalliche e le
uniche volte in cui alza la testa è per seguire un accurato
progetto
affisso ad una parete, apportarne modifiche o stracciarlo in un urlo
frustrato.
-Dov'è
la chiave combinata che stavo usando prima, dove?-
In
uno schianto, tutti gli oggetti che non sono quello furiosamente
cercato vengono spazzati via da un'ampia manata sparpagliandosi sul
pavimento del laboratorio.
In
momenti come questo, quando il Maestro è al lavoro e niente
o
nessuno deve interrompere il suo operato, so che il mio compito
è
preparargli del tè e un bagno caldo per quando
avrà terminato ma
soprattutto assistere in silenzio ed evitare che distrugga l'intero
edificio.
-È
esattamente dove
lo avete
lasciato, alla vostra destra dietro alla cassetta dei cacciavite.-
Sentendo
le mie parole si volta di scatto, mi rivolge un'occhiataccia carica
d'odio ma afferra il tanto agognato oggetto.
-Non
mi pare di avertelo chiesto, Raymond, la mia era una domanda
retorica, capisci? Retorica.-
Devo
ammetterlo, sotto pressione il Maestro sa essere un uomo impaziente,
scortese e distruttivo ma credo che ogni genio abbia le proprie
debolezze e io mi adeguo alle sue.
-La
prossima volta che mi interromperai con le tue sciocche affermazioni
mi premurerò di sbatterti fuori da questa stanza e di
chiudere la
porta a chiave, intesi?-
Annuisco
e silenziosamente gli faccio comprendere di aver capito.
In
uno sbuffo seccato torna al lavoro e io mi permetto il lusso di un
sorriso, è la terza volta di oggi che minaccia di farmi
uscire dal
laboratorio o addirittura licenziarmi e in tutti gli anni al suo
servizio ho oramai perso il conto di quante volte ho assistito a
questo teatrino.
Se
la prende spesso con me ma mai una volta ha messo veramente in atto
tali minacce.
~*~
[Note
di un'autrice discretamente soddisfatta di sé.]
Sono
secoli che volevo scrivere qualcosa sulla saga del famoso professore
ma mai una volta che mi venisse una buona idea, mai che fossi
veramente convinta di ciò che avevo prodotto e diciamocelo,
non che
questa one-shot sia un capolavoro e ne sia particolarmente
orgogliosa, tutt'altro, ma almeno con questa storiella sciocca e
senza troppe pretese sono finalmente risuscita -dopo millemila anni
di inattività- a scrivere qualcosa e a farlo in questa
sezione.
Ah,
che bella sensazione.
A
questo proposito ringrazio infinitamente Cheche
per l'interessante discussione e l'imput datomi su Ask.
Comunque questa è la prima di una raccolta di storie brevi ispirate -più che dal significato del testo- dal ritmo e dalle poche parole che compongono il titolo di alcune canzoni di Vocaloid poiché ho voluto che l'ispirazione fosse guidata nel modo più inconscio possibile quindi dalla musica più che da parole. Come ho già detto, anche se il contenuto della mia fanfic non ha nulla a che fare con quello della canzone, il titolo deriva dal brano che mi ha dato l'ispirazione: “Magician's Operation” di EZFG in una cover dell'UTAU Matsudappoiyo Retake EDGE (link: http://www.youtube.com/watch?v=bvwzr9wzPYY)
Per quel che riguarda i personaggi sono dell'idea che Sycamore, sotto la facciata di cortesia e vero spirito da true gentleman, nasconda una rabbia ed una distruttività senza pari e che a farne le spese sia il povero Raymond da sempre al suo fianco. Le minacce dello scienziato mascherato, comunque, non verranno mai messe in atto poiché sono dell'idea che tra i due vi sia un rapporto di genitore-figlio, maestro-servitore quasi simbiotico, con un'ottima intesa ed reciproca fedeltà.