Fanfic su attori > Tom Hiddleston
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Autore: SherlokidAddicted    31/01/2014    3 recensioni
- Avrei voluto che ci fossi anche tu stasera. La moglie di Chris era lì e anche gli altri erano con le rispettive mogli… -
- Non sono tua moglie. –
- Sei la mia ragazza, fai comunque parte della mia vita, viviamo insieme da due mesi. Perché non sei venuta con me? –
- Non lo so, Tom. Ho paura di non piacergli, non sono come loro, loro non sono come me, io sono diversa, non sono un’attrice, una scenografa, una regista o altro. –
- Pensavi la stessa cosa di me quando ti ho offerto quel caffè per scusarmi di averti rovinato la camicetta? –
- Si, pensavo lo stesso. -
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa one shot è nata da questa gif qui sotto, in un momento di noia
è la prima su Tom Hiddleston, strano perchè io amo quest'uomo e ne ho fatte zero su di lui ahahah
presto farò una long promesso, nel frattempo godetevi questa e fatemi sapere che ne pensate
Un bacio miei cari lettori


 
- Shannon? – Mi chiudo la porta alle spalle e mi guardò intorno notando la casa silenziosa come mai lo era stata. Di solito quando tornavo a casa non lo era quasi mai. Sospirando mi tolgo la giacca e la poggio al braccio restando in un’elegantissima camicia bianca con il colletto contornato da una cravatta rossa a righine dorate sottili. Faccio qualche passo e poi comincio ad esplorare ogni singola stanza. – Shannon, ma ci sei? – Inizio a salire le scale con cautela e percorro il corridoio lasciando la giacca sul primo piano d’appoggio che mi trovo davanti poi, come guidato dall’istinto, mi avvicino alla porta della camera da letto e la apro come fosse fatta di cristallo. Mi scappa un sorriso non appena vedo il suo corpo minuto sotto le coperte disfatte, il viso rilassato e dormiente, i capelli castani e lunghi sparsi disordinatamente sul cuscino che la facevano sembrare ancora più bella di quanto già non lo fosse. Richiudo la porta senza fare alcun rumore e comincio a slacciarmi la cravatta dal collo, sentendomi quasi soffocato da quella striscia di stoffa, e a sbottonarmi la camicia guardando lo specchio che stava di fronte al letto matrimoniale. Ero davvero esausto e, malgrado fossi la persona più buona di questo mondo, almeno così dice chiunque mi sta accanto, quasi quasi non ne potevo più di cene di beneficienza e di incontri con il cast uno dopo l’altro. Sbadiglio senza nemmeno accorgermene e quando punto impercettibilmente lo sguardo sullo specchio mi scappa un sorriso. – Smettila di fissarmi, Shay. – Gli dico mentre lei nasconde il viso sotto il lenzuolo sbirciandomi ogni tanto, probabilmente aveva notato che mi ero appena sfilato la camicia buttandola poco delicatamente sulla poltroncina – E di sbirciare –
- Sai, non è cosa di tutti i giorni ritrovarsi Tom Hiddleston mezzo nudo davanti agli occhi – Scuoto la testa ridendo e mi sfilo i pantaloni restando in biancheria intima.
- Immagino la tua fortuna. – Shannon si appoggia sui gomiti e continua a fissarmi, se non la conoscessi probabilmente la prenderei per una maniaca affamata di carne umana, ma siccome la conosco abbastanza so che le piace fissarmi, soprattutto quando mi spoglio… ok potrei ritornare al concetto della “maniaca affamata”.
- Com’è andata, sei stanco vero? – Mi chiede senza smettere di fissarmi la schiena.
- Si, abbastanza. Avrei voluto ci fossi stata anche tu sai… magari avremmo potuto stancarci insieme nei bagni del ristorante… - Smetto di parlare non appena un cuscino mi colpisce sulla nuca.
- Sei un porco. – Entrambi ridiamo mentre mi metto seduto dall’altra parte del letto a sfilarmi le scarpe nere ed eleganti, leggermente scomode. Quando anche i miei piedi possono respirare liberamente, mi limito a fissarla e a ridacchiare nel vedere la sua posizione sparpagliata sul letto, come fosse un sacco di patate gettato da qualcuno come capitava.
- Mi fai spazio? Ti sei presa tutto il letto e io sono stanco… ho bisogno di coccole – La sua risata cristallina riecheggia nell’aria il tempo che basta per spostarsi e lasciarmi la mia parte del letto libera. Mi butto letteralmente sul letto a pancia in giù sospirando sollevato nell’avere sotto di me una base morbida, conosciuta comunemente come “letto”. Apro gli occhi che avevo chiuso momentaneamente, la circondo con un braccio e le accarezzo delicatamente la spalla vedendo un sorriso spuntare sul suo volto. Mi sposta il braccio e per un momento ho paura che voglia rifiutare il mio gesto, ma quando si mette a pancia in giù e mi accarezza i capelli con le sue splendida dita sottili, mi rassereno e torno ad accarezzarle la spalla e la schiena – Era proprio quello che intendevo – Sussurro in un sospiro rilassato mentre mi accarezza. La sua schiena nuda mi manda in fibrillazione ma sono troppo rilassato per reagire. Con sorpresa mi accorgo che non porta il reggiseno e mi accingo a sorridere malizioso, lei se ne accorge e mi incenerisce con lo sguardo.
- Non pensare male Thomas. – Amo perfino il mio nome completo, ma solo quando lo pronuncia lei, suona come una melodia angelica.
- Non mi permetterei mai. – Affermo con tono poco convincente. – Tranne se eri qui con qualcun altro, devo aspettarmi qualche uomo nudo che esce dall’armadio, Shay? – Ride, sa che scherzo. Mi avvicino e le bacio la fronte, sento il profumo ai frutti di bosco nei suoi capelli, spezzato dall’aroma di mandorle della sua pelle. Meschina, ha fatto la doccia senza di me! Il mio sguardo di dissenso le fa capire ogni cosa, ma la sua espressione da cucciola bastonata mi fa abbandonare ogni mia occhiataccia truce, o come dice sempre lei “da Loki”. – Potevi aspettarmi – Le sussurro beandomi delle sue dita che lente si muovevano nei miei capelli facendomi rilassare come un ghiro.
- Punizione per il ritardo. – Ok, tanto di cappello, le avevo promesso che sarei tornato per mezzanotte e invece erano le due passate.
- Sei rimasta sveglia ad aspettarmi per tutto questo tempo? –
- La tua presenza nella stanza mi ha svegliata. – Mi sussurra a fior di labbra senza smettere di accarezzarmi la nuca con le unghie, mi piace da impazzire quando lo fa. Per un attimo c’è un silenzio imbarazzante, poi decido di prendere la parola.
- Avrei voluto che ci fossi anche tu stasera. – La sua espressione non cambia, continua a fissarmi. – La moglie di Chris era lì e anche gli altri erano con le rispettive mogli… -
- Non sono tua moglie. –
- Sei la mia ragazza, fai comunque parte della mia vita, viviamo insieme da due mesi - Si zittisce e fa un sospiro di rassegnazione. – Perché non sei venuta con me? – Mi guarda il collo senza dire nulla mentre ancora le sue dita vagano fra i miei capelli, di solito lo faceva, fissare un punto ben preciso per trovare le parole giuste.
- Non lo so, Tom. – sussurra con un filo di voce – Ho paura di non piacergli, non sono come loro, loro non sono come me, io sono diversa, non sono un’attrice, una scenografa, una regista o altro. – Scuoto la testa alzandomi sui gomiti facendola smettere, a malincuore, di stuzzicarmi ancora la nuca con le unghie.
- Pensavi la stessa cosa di me quando ti ho offerto quel caffè per scusarmi di averti rovinato la camicetta? – La zittisco ripensando alla prima volta che ci siamo visti, a quando ci siamo conosciuti: quando per mia distrazione le avevo rovesciato addosso un milkshake alla banana sulla camicetta, e subito dopo mi ero scusato offrendole un caffè e rendendomi disponibile per smacchiarle l’indumento o comprargliene uno nuovo.
- Si, pensavo lo stesso. -
- Ma hai avuto ripensamenti su questo no? Adesso non la pensi in quel modo, giusto? – Scuote la testa e si allunga ad accarezzarmi la guancia, so che le piace accarezzarmi quando non mi rado e la mia barbetta incolta è ancora lì sulle mie guance. – Shay, presto diventerai una grande artista, sei la migliore nel tuo corso di fotografia, le tue prestazioni sono ottime, vinci tutte le gare, i tuoi lavori con la macchina fotografica sono magnifici e chissà magari un giorno diventerò il tuo modello personale. – La faccio ridere e questo mi rasserena – Diventerai la fotografa più famosa del ventunesimo secolo – Sussurro – Mi prometti che la prossima volta verrai con me? – Fa per pensarci, poi annuisce con un sorriso rassicurante, io sorrido e le accarezzo la guancia. Mi accorgo che mi è mancata da morire e non ci metto molto ad impossessarmi delle sue labbra come un assatanato. Si stacca dopo poco capendo le mie intenzioni ed alza un sopracciglio
- Non eri stanco Tom? – Faccio un sorrisetto.
- Vorrei stancarmi un po’ con te. – Ricambia il mio sorriso e riprende a baciarmi con passione, foga e andiamo avanti così, forse andando abbastanza oltre, ma lo facciamo per quasi tutta la notte.
  
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