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Autore: Dragon_Flame    31/01/2014    4 recensioni
{One shot di 1492 parole}{HoennChampionShipping: MayxSteven}
Erano degli amici molto legati, ma nulla più. Almeno per lui. Perché Vera s’era innamorata del giovane dai capelli argentei. E non vedeva l’ora di rivederlo.
Nota: Qui Vera non è il personaggio dell'anime, bensì il personaggio del giocatore nei videogiochi di Pokémon Rubino/Zaffiro e Smeraldo.
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rocco Petri, Vera
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Un invito inaspettato



A Iridopoli il sole splendeva come sempre, forte e caldo, e il frusciare della brezza marina rompeva la tranquillità dell’isola.  Le onde si rifrangevano contro la costa frastagliata spumeggiando chiare e lente.
Vera se ne stava accoccolata su una roccia solitaria che pendeva a strapiombo sul mare, osservando i Wingull che svolazzavano sulla superficie lucida delle acque, sfiorandola con la punta delle ali sottili, e i Pokémon marini che di quando in quando affioravano dalle profondità abissali in cerca del calore del sole.
La ragazza pensava al Campione di Hoenn, chiedendosi dove poteva trovarsi in quell’istante. Rocco era un esperto di pietre rare e adorava collezionarne, per cui sicuramente era da qualche parte per la regione a scavare, ricercando con costanza e attenzione piccole gemme o rari esemplari di roccia antica. Magari, se aveva fortuna, avrebbe potuto anche trovare un meteorite, come lui desiderava, o un fossile prezioso.
Ma non poteva piuttosto essere in cerca di una fidanzata? Quella era la domanda che più di tutte crucciava la giovane Allenatrice. Lei ne era innamorata, tuttavia per lui non rappresentava altro che una cara amica. Si erano spalleggiati a vicenda durante la lunga, estenuante lotta contro il Team Idro e ne erano usciti vincitori insieme. Rocco ogni tanto la chiamava al telefono per incoraggiarla e farle sentire tutto il proprio appoggio. Le aveva detto che era speciale e che aveva talento con le lotte Pokémon. Quando l’aveva sconfitto alla Lega, lui s’era fatto da parte, accettando la sconfitta subita e complimentandosi con lei per il suo trionfo. Vera s’era successivamente ritirata dalla sua carica, restituendogli il titolo di Campione perché voleva continuare a esplorare Hoenn, giungere nei luoghi più strani che custodiva.
Erano degli amici molto legati, ma nulla più. Almeno per lui. Perché Vera s’era innamorata del giovane dai capelli argentei. E non vedeva l’ora di rivederlo.
Il riverbero solare infastidiva la castana, per cui presto ella s’alzò in piedi per cercare un albero o una roccia abbastanza alta da poter proiettare un’ombra sufficientemente grande e fresca. L’unico alito di freschezza derivava dalla cascata che si gettava in mare poco distante da lì, originata da chissà quale falda sotterranea.
La Via Vittoria era poco lontana.
Tale pensiero folgorò improvvisamente la castana. Quella galleria tetra e buia era il luogo ideale per cercare riparo dal sole. Ci voleva il Flash di un Pokémon per poter illuminare l’oscurità perpetua dei suoi meandri. Era perfetta per cercare un po’ – un bel po’ – di frescure ed ombra.
Avendo deciso sul da farsi, Vera s’avviò verso la Via.
Una volta entrata, estrasse la Poké Ball del suo fidato Gardevoir, che aveva chiamato Gad, e lo fece uscire. Non vide il Pokémon comparirle davanti,  data la tenebra che avvolgeva la grotta, tuttavia distinse in essa una flebile luce scarlatta fuoriuscire dalla sfera e materializzarsi dinnanzi a lei.
“Gad, potresti illuminare questa galleria con Flash, per favore?” chiese gentilmente alla creatura.
Un attimo dopo un chiarore soffuso gettò luce nell’ambiente, rivelando la figura slanciata ed elegante del suo Gardevoir che, con il suo solito sguardo misterioso e meditabondo, osservò l’Allenatrice.
Vera avanzò nella Via, accompagnata da Gad, per cercare quei pochi Allenatori che poteva non aver notato nell’unica volta che aveva attraversato a piedi la galleria, quando s’era spinta fino alla Lega, e che quindi non aveva sfidato.
Era già di per sé annoiata, ma l’incontro che vinse facilmente contro un Fantallenatore e i suoi tre Pokémon non riuscì a distrarla. Solo il pensiero di Rocco riusciva a farla sorridere. Osservando le pareti rocciose della caverna, la castana pensò divertita al Campione, immaginandosi la sua gioia se avesse visto quella superficie pietrosa screziata di un particolare grigio perlaceo, la cui sfumatura mutava a seconda dell’intensità luminosa del Flash di Gardevoir.
Uno strano picchiettio la distolse dai suoi pensieri. Vera aguzzò l’udito, attendendo che il suono si ripetesse.
Poco dopo lo udì di nuovo. Cosa poteva essere stato? Di sicuro, quel bizzarro rumore non era il verso di un Pokémon. La ragazza decise di andare a controllare.
Seguì il picchiettio fino all’origine. Era un giovane a fare quel rumore secco e fastidioso. Pareva cercare qualcosa;  era chino su una roccia e sembrava intento ad analizzarla. Indossava un casco da minatore, con incorporata una torcia elettrica nella parte superiore, ora accesa. Non doveva essersi reso conto della presenza di Vera.
Il ticchettio proveniva dal martelletto che usava per picchiare sullo scalpello nella sua mano sinistra, facendo capire all’osservatrice che stava estraendo una gemma, probabilmente rara, dalla pietra lavica friabile della grotta.
Vera non riusciva a vederlo in volto, ma fantasticò per un momento, figurandosi che si trattasse di Rocco. Poi però scacciò l’immagine dalla mente, dicendosi tristemente di non illudersi.
Il ragazzo si girò per prendere qualcosa alla sua sinistra e così facendo rivelò il suo aspetto, facendo quasi venire un colpo per la sorpresa che suscitò nella giovane che lo osservava.
Quegli occhi del colore dell’acciaio. Quei capelli argentei. Quella pelle candida. Quei tratti decisi del viso… Era Rocco. Non c’erano dubbi, si trattava proprio del Campione.
La castana trattenne il fiato per lo stupore. Quel suono sottile catturò l’attenzione del sottile udito di lui, che spostò lo sguardo serio e concentrato su di lei, incontrandone le iridi azzurrissime come l’oceano.
“Vera!” la chiamò Rocco, piacevolmente sorpreso di vederla lì. Credeva di essere solo, e invece…
“C-ciao, Rocco…” balbettò lei incerta e imbarazzata, arrossendo istintivamente.
Lui comunque non notò il rossore che pervadeva il suo volto chiaro. Le sorrise, contentissimo di vederla lì.
“Da quanto tempo non ci si vede! Come stai? “ le domandò.
“Bene, grazie… e tu?” replicò lei, cercando di apparire disinvolta, seppur con molta difficoltà. Era proprio a disagio.
“Tutto ok. Stavo analizzando una roccia. Forse ho trovato un metallo raro…”  le raccontò, chinandosi per raccogliere le sue cose. Quando ebbe riposto tutto, compresa la pietra che stava osservando con così tanta attenzione, nello zaino, si volse nuovamente verso l’amica, invitandola con un cenno a seguirlo. I due si mossero, accompagnati da Gardevoir che illuminava l’intera area con Flash.
“Dunque, come mai ti trovi qui? Pensavo che fossi a esplorare la regione…” continuò Rocco, facendo conversazione mentre s’incamminavano insieme per l’uscita della Via Vittoria
“Mi annoiavo, perciò sono andata in cerca di qualche Allenatore da sfidare. La Via Vittoria ne pullula.”
“Anche tu non sai che fare, eh?” le chiese ad un certo punto il grigio, fissandola negli occhi per un istante.
Vera deglutì a quello sguardo; si sentì avvampare. Guardò in avanti  per cercare di distrarsi, evitando la sua espressione, e notò che erano ormai giunti nei pressi dell’ingresso della galleria. C’era luce che filtrava da fuori, sufficientemente forte da rischiarare tutta l’intera zona in modo adatto. Perciò lei richiamò Gad nella Poké Ball, ringraziandolo per il suo aiuto durante il percorso.
“Sì, in effetti mi annoio… in questi giorni non so che fare” ammise, una volta che furono usciti dalla Via.
Si misero a sedere in mezzo all’erba rada, osservando il sole che scivolava lentamente verso il mare. La temperatura era gradevole, però ancora l’aria era afosa. Rocco si tolse quindi la giacca viola che indossava, posandola sul prato. Vera pensò che la semplice maglietta grigia che portava addosso faceva risaltare i meravigliosi capelli del ragazzo. Per evitare che lui s’accorgesse del suo volto paonazzo, la castana finse di cercare qualcosa nello zaino, distogliendo l’attenzione dal giovane.
Lui la osservò per un po’ in silenzio, poi frugò anch’egli nel suo sacco.
Vera fu sorpresa di trovarsi davanti, di punto in bianco, due biglietti. Li prese tra le dita per osservarli meglio, sottraendoli alla mano di Rocco che glieli porgeva.
Erano due inviti per una mostra di quadri al Museo di Alghepoli.
Confusa come non mai, la ragazza spostò gli occhi azzurri sul volto del giovane accanto a lei. Lui le sorrise con calore.
“Mi hanno invitato, ma non voglio andarci da solo… e così ho preso un altro biglietto.” Fece una pausa. “Ti piacerebbe accompagnarmici? Se per giovedì sei libera, ovviamente.”
Vera cambiò più colori di un Kecleon nei dieci secondi antecedenti alla sua risposta. Rossa come non mai, con le mani che tremavano leggermente per l’emozione di un’uscita con il Campione, la castana mormorò un breve ‘sì’ d’assenso al ragazzo.
Lui le passò un braccio intorno alle spalle, attirandola più vicino a sé. Sempre con un sorriso felice stampato sulle labbra, Rocco posò lo sguardo su di lei per un lungo momento.
“Allora posso prendermi una piccola libertà?” le domandò piano contro l’orecchio.
La giovane non ebbe tempo di replicare, perché avvertì una morbida bocca sulle sue labbra, un bacio dolce e sincero. Incapace di contenersi, Vera abbracciò con impeto il grigio, stringendolo forte per il tumulto di emozioni che le sconquassavano il cuore che batteva a mille.
Anche lei gli piaceva. Lui ricambiava i suoi sentimenti.
La castana non sapeva dire quanto fosse felice. Sentiva nel petto il cuore scoppiarle di gioia ed esultanza mentre lo baciava. Ne era innamorata persa.

***

Angolo dell'autrice:
Salve a tutti, gente! :D
Spero che la fic vi sia piaciuta. Non so se Vera e Rocco sono perfettamente IC, non conosco benissimo i personaggi e inoltre è la prima volta che mi cimento in una HoennChampionShipping.
Accetto ogni recensione, positiva, neutra o negativa che sia, tuttavia deve essere costruttiva, se critica.
Beh, finisco qua.
A presto! (perché presto mi rivedrete nel fandom di Pokémon, eh eh eh! xD )

Flame
  
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