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Autore: shatteredones    31/01/2014    1 recensioni
Non era mai stata brava con le parole, ma quel gesto riuscì a colmare mille parole. Si staccarono e puntarono gli occhi l’uno negli altri. «Ti aspetterò per sempre, qualsiasi sia la tua decisione.» E Mary sorrise di nuovo. Si lasciò andare tra le braccia di Sebastian, ed in quel momento capì una cosa: amava Bash e lo avrebbe amato per sempre.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mary Stuart, Sebastian 'Bash'
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non lo credeva possibile, eppure era successo. Come si era ritrovata in quella situazione, così, all'improvviso, senza neanche metterci la volontà. Era stata costretta da sua madre a sposare il prossimo re di Francia, ma lei non voleva, non aveva mai voluto. Avrebbe voluto sposare qualcuno che amava davvero e non qualcuno per salvare il proprio paese. Ma ora si ritrovava in quella situazione e non poteva tornare indietro, neanche volendolo. Erano ormai mesi che era ospite in quel castello. Aveva dovuto lasciare il convento per conoscere il suo futuro marito, visto che mancava poco alla salita al trono. Il Re Henry si era ammalato improvvisamente e mancava ormai poco all'incoronazione di Francis ed al loro matrimonio. Mary passeggiava tranquillamente in uno dei lunghi corridoi del castello, guardandosi ogni tanto intorno, sorridendo ad ogni persona della servitù o ad ogni soldato dell'esercito che incontrava sul suo cammino. Era sempre stata così, troppo buona, troppo gentile verso gli altri. Essere chiusa in un convento per diciotto anni non le era stato d’aiuto, non aveva mai davvero socializzato, se non con le altre bambine, o almeno con quelle poche che la trattavano come una persona normale, cosa che però Mary non era. Non sarebbe mai stata una semplice ragazza. Sentii improvvisamente una porta aprirsi. Mary entrò nel panico, non sapeva se poteva stare in quei corridoi, non essendo ancora a conoscenza delle varie parti di quell'immenso palazzo. Corse fin dietro un pilastro e vi si nascose, osservando di soppiatto chi stesse uscendo in quel momento. Riuscii ad intravedere solo le spalle di un ragazzo, o meglio, un giovane uomo, uscire da quella che sarebbe dovuta essere la sua stanza. Capelli castani, alto, spalle abbastanza larghe. Mary sorrise riconoscendo subito quell'uomo, ma era uno di quei sorrisi timidi, insicuri. Sentii il battito cardiaco accelerare, senza un motivo valido. Le faceva uno strano effetto. Mary trattenne un sospiro cercando di calmarsi, ma tutto ciò che riuscì a fare fu provocare un flebile rumore che arrivò all'orecchio del ragazzo, il quale si voltò subito. Incontrò lo sguardo di Mary, uno sguardo misto di paura e di imbarazzo, e restò senza fiato, come ogni volta che la vedeva. Sorrise leggermente e si passò una mano sulla nuca, cosa che faceva quando era leggermente nervoso. Si avvicinò a lei, in modo deciso, fino ad arrivare al pilastro. Alzò il braccio destro e si tenne saldamente con il gomito contro il muro, guardando il viso di Mary. Gli occhi chiari del ragazzo, incontrarono quelli scuri di lei. Era uno strano contrasto, ma cavolo, era sicuro di non aver mai visto degli occhi più belli di quelli. « Sapete, non è molto carino spiare le persone. » mormorò Sebastian, osservando il viso della giovane donna farsi leggermente cupo. « Non era mia intenzione, ma ero di passaggio e non sapevo se potevo stare qui, quindi ho preferito nascondermi. Mi dispiace davvero tanto, non volevo. » Mary cominciò a blaterare cose senza senso, scuse su scuse e questo fece sorridere Bash, che soffocò leggermente una risata. « Non dovete scusarvi, posso? » aggiunse, porgendole la mano. Mary esitò leggermente, ma poi decise di prendere la sua mano, dove le lasciò un cordiale bacio. E lei sorrise. Uno di quei sorrisi sinceri. Sebastian lasciò la sua mano e le porse il braccio, gesto che lei accettò subito. Posò la sua mano sul braccio del ragazzo e cominciarono a camminare. « Come mai non è con mio fratello? » domandò lui, guardando diritto. « Aveva delle faccende da fare, viste le condizioni di vostro padre. » mormorò Mary, guardando poi il viso del ragazzo, che si rabbuiò improvvisamente. Sapeva che teneva a suo padre. Nonostante non fosse il suo figlio legittimo, era sempre stato il suo preferito. « Mi dispiace, forse dovrei soltanto andare via. » Mary si fermò e lasciò il braccio di Bash, che subito si voltò verso di lei e scosse vistosamente la testa. « No, non andate. So che non sono dell’umore adatto, ma la vostra compagnia mi fa stare bene. Come vi dissi tempo fa, la vostra presenza porta luce. » aggiunse Sebastian, prendendo poi la mano della ragazza e lasciando una leggera carezza su di essa. Mary sentì il suo povero cuore scoppiarle letteralmente nel petto. Ancora non riusciva a capire come Sebastian riuscisse a farle provare quelle emozioni. Gioia, amore, paura, eccitazione. « Venite con me. » esclamò Sebastian, cominciando a correre e trascinandosi dietro la povera Mary, impacciata per colpa di quel lungo vestito. In poco tempo si ritrovarono nel bel mezzo dei sotterranei. Mary era confusa, non sapeva dove lui la stesse portando, ma in qualche modo si sentiva felice, felice come non lo era da molto tempo. E la cosa che più la rendeva confusa è che era proprio Sebastian a farla stare bene. Tutto quello non era possibile. Sapeva che provava qualcosa per lui, qualcosa che andava oltre un semplice rapporto di “amicizia”, ma lei avrebbe dovuto sposare Francis, era costretta a sposarlo. Bash si fermò, riprendendo fiato e poggiando le mani sugli occhi di Mary, che scoppiò a ridere come una bambina. « Davvero? » Bash rise insieme a lei e poi la guidò, fin quando non arrivarono nel bel mezzo del bosco, a pochi passi dal lago. Quando furono arrivati, Bash la lasciò, cosicché lei poté aprire gli occhi e godersi quel meraviglioso spettacolo. « E’ bellissimo. » riuscì soltanto a sussurrare. Sebastian si perse a guardarla, mentre lei fissava il lago ed il tramonto, sorridendo. Aveva l’aspetto di una bambina, una bambina piena di dolcezza ed innocenza. Abbassò lo sguardo, sentendosi totalmente in colpa. Non poteva provare quei sentimenti nei confronti della futura moglie di suo fratello. Dei sentimenti così forti per una donna che non avrebbe dovuto nemmeno sfiorare con un dito o guardare, nei confronti di una donna che non sarebbe mai stata sua. Mai. « Perché mi avete portata qui? » gli domandò Mary, sedendosi poi a pochi passi dalla riva. Prese alcuni dei sassolini che c’erano e cominciò a gettarli nel lago, sorridendo ogni volta che provocava un piccolo tonfo nelle acque. Bash si sedette accanto a lei e la osservò, alzando poi le spalle non appena incrociò il suo sguardo. « Diciamo che avevo bisogno di allontanarmi un po’ dal castello e questo mi sembrava il posto adatto e volevo condividerlo con voi. » Mary rimase sorpresa dalle sue parole. Ma rimase ancora più sorpresa dal gesto che fece lei stessa. Si spostò leggermente verso il ragazzo, poggiando poco dopo la testa sulla sua spalla. « Siete pronta a sposare mio fratello? » domandò Sebastian, pentendosi subito di aver rovinato un momento come quello. « Beh, teoricamente dovrei essere pronta a prendermi la responsabilità del mio paese e della Francia, ma in realtà non so davvero cosa voglio, o chi voglio. » Mary sussurrò le ultime parole, alzando lo sguardo e puntandolo in quello di Bash. Non amava Francis, non provava nulla per lui. Nulla. Invece Bash. Beh, Bash era semplicemente Bash. Mary notò la vicinanza del suo volto. Alzò la mano che posò lentamente sulla sua guancia, che prese ad accarezzare in modo dolce e delicato. Sebastian posò la sua mano su quella della ragazza, dividendo ancora di più quella lontananza tra i loro volti. Le accarezzò il naso con il suo, percependo il sorriso di Mary e poggiò le labbra sulle sue, in un bacio pieno di dolcezza, passione, dolore. Un bacio ricco di emozioni, quasi indescrivibili. Era il primo bacio per Mary. Bash le accarezzò la guancia, scendendo lentamente ad accarezzarle il collo, facendola distendere dolcemente su quei principi d’erba che vi erano a terra. Il bacio durò per qualche minuto, fin quando non furono costretti a staccarsi per recuperare fiato. Mary aprì gli occhi ed incontrò quelli di Sebastian. Entrambi sorrisero. « Io.. » Mary aprì la bocca per dire qualcosa, ma le parole le morirono in gola. Erano mesi che aspettava quel momento, mesi che aveva cercato di dimenticare il modo in cui Sebastian la guardava o il suo essere così protettivo verso di lei. « Aspetta. » Sebastian la bloccò. Si rimise seduto e Mary lo imitò, guardando poi il suo viso. Sebastian si portò le mani al collo, togliendosi una catenina d’oro che portava sempre con sé. « Bash, no, io non posso.. » «Voglio che tu tenga questa.» cominciò. «Lo so che tutto questo è sbagliato, so che tra qualche settimana tu dovrai sposare mio fratello, ma io avevo bisogno di fare questo, ho bisogno di dirti ciò che provo per te. E’ dal primo giorno che ti ho vista scendere da quella carrozza che non faccio che pensare a te, al tuo sorriso, ai tuoi occhi. Al modo con il quale metti tutta te stessa nelle cose che ti stanno a cuore, nel modo in cui soffri essendo lontana da casa e credimi se ti dico che non vorrei altra cosa al mondo che renderti felice, per il resto dei miei giorni.» E fu silenzio. Mary era senza parole. Nessuno le aveva mai dichiarato i suoi sentimenti, per lei era tutto nuovo. E non ci fece neanche troppo caso al fatto che ormai si davano praticamente del tu. « Io voglio passare il resto dei miei giorni con te. » Mary sorrise. Un sorriso così bello da far invidia al sole. Si avvicinò a lui e poggiò le sue labbra su quelle di Bash, in un bacio lento e pieno di dolcezza. Non era mai stata brava con le parole, ma quel gesto riuscì a colmare mille parole. Si staccarono e puntarono gli occhi l’uno negli altri. « Ti aspetterò per sempre, qualsiasi sia la tua decisione. » E Mary sorrise di nuovo. Si lasciò andare tra le braccia di Sebastian ed in quel momento capì una cosa: amava Bash e lo avrebbe amato per sempre.
  
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