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Autore: nihaltali99    31/01/2014    5 recensioni
Cosa sarà successo a Nihal dopo la morte? Ecco il suo breve viaggio prima di lasciare per sempre il Mondo Emerso.
Dal testo:
"Non voglio dire questo, tu devi sbagliare, devi metterti nei guai, devi amare, vivere, solo così potrai essere felice. Ma c'è una cosa che non devi fare..."
La ragazzina la guardò confusa "che cosa?"
Nihal sorrise "non cercare inutilmente certezze che già hai, ma che non vedi, ad esempio ne hai una proprio qui" lanciò un rapido sguardo a Sennar " ti è accanto adesso e lo sarà per sempre".
Genere: Fantasy, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nihal, Sennar, Soana, Tarik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nihal si svegliò su un tappeto di foglie, gialle, rosse, ma anche secche e marroni che scricchiolavano ad ogni suo movimento; tutto attorno alberi, solo alberi in un paesaggio autunnale. Cercò di alzarsi, ma la testa le girava terribilmente e non fu affatto facile, appoggiò la schiena sedendosi per terra al tronco di un albero, non aveva idea di dove si trovasse, anche se qualcosa le diceva che c'era già stata molto tempo prima, ma soprattutto non riusciva a ricordare come ci fosse arrivata. L'ultimo ricordo che aveva era quello della sua morte, o forse era stato tutto un sogno? Dopo tutto era ancora viva, di questo era certa.
Ricordava di aver passato la notte in una cella insieme a Sennar e suo figlio; Tarik aveva pianto per ore e lei ed il padre lo avevano consolato, ormai il bambino piangeva di continuo da quando gli elfi avevano fatto irruzione nella loro piccola casa e li avevano portati via in catene, lui era rimasto traumatizzato, data anche la violenza e malvagità con cui lo avevano trattato.
Nihal aveva la testa appoggiata sul petto del marito e aveva Tarik abbracciato al suo, lo vedeva dormire di un sonno agitato e tremare leggermente e provava dolore a vederlo ridotto così, poi guardava Sennar, anche lui dormiva agitato e la stringeva a se con forza, come se da un momento all'altro gliela potessero strappare via. Gli accarezzo' una guancia e lui si svegliò "non riesci a dormire?" le chiese "no, ho paura, ho come la sensazione che domani sarà l'ultimo giorno in cui potrò vederti" lui scosse la testa " perché pensi questo, vedrai andrà tutto bene, ce la caveremo come sempre" disse e provo' ad abbozzare un sorriso, ma non era molto convincente perché anche lui sentiva che non l'avrebbe più rivista, allora l'aveva baciata a lungo e coccolate fino al giorno dopo.
La mattina seguente li trascinarono di forza al processo e li separarono in due gabbie, in una misero Sennar, nell'altra Nihal e Tarik, che nel frattempo aveva ricominciato a piangere e adesso affondava il volto nel petto della madre, che lo stringeva a se e gli sussurrava parole dolci. Il processo fu lungo ed estenuante, inoltre Nihal doveva tradurre tutta la conversazione dall'elfico alla lingua del Mondo Emerso e non era facile; alla fine dissero il verdetto e la più grande paura di Nihal si avvero' "comminiamo la morte al mago" dissero ad una voce, Sennar non capiva cosa stesse succedendo, dopo tutto non conosceva l'elfico, ma vide che Nihal era sbiancata e già piangeva e gridava "No no vi prego! Vi supplico no!" lo tirarono fuori dalla gabbia ancora in catene e lo sbatterono sul pavimento "No aspettate!" gridava lei, ma nessuno la ascoltava, allora gridò più forte l'unica soluzione possibile "Mi offro volontaria al suo posto!" Sennar la guardò sconvolto, non c'era bisogno di traduzioni per capire ciò che aveva detto "No Nihal non farlo!" la supplico', ma Nihal con dolore continuò "Sono io che ho compiuto il reato! Sono io che devo morire".
Gli elfi acconsentirono e le lasciarono il tempo per dire addio alla sua famiglia; Sennar continuava a baciarla e a stringerla a se mentre piangeva e tremava, "perché!?" domandava, Nihal lo lasciava fare e godette per l'ultima volta di quella stretta,bacio' e abbracciò anche il figlio, poi disse a Sennar prima di andare "prenditi cura di lui, ma anche di te, non lasciarti andare!" lui la guardò tremante e con una mal celata supplica negli occhi "lo farò te lo prometto" e riprese a stringerla "Sennar, ho paura! Non mettermene di più, ok?" gli disse e lui annuì.
Le bastò infrangere il talismano che aveva al collo con un colpo di spada e morì, ma con la consapevolezza di aver salvato la sua famiglia.
Nihal pianse, quello era l'ultimo ricordo che aveva, all'improvviso senti dei passi, qualcuno si avvicinava, si tiro' su, finalmente aveva recuperato le forze. Si guardò in torno senza capire da dove venisse quel rumore, ad un certo punto si sentì attraversare da qualcuno e vide sbucare dal suo corpo una giovane ragazzina di massimo 12 o 13 anni, aveva lunghi capelli blu ed un paio di orecchie a punta, una mezzelfo, che si fermò terrorizzata girandosi verso di lei, l'aveva percepita eppure non la vedeva e già brandiva la sua spada contro il nulla. Nihal conosceva quella spada, l'aveva fatta Livon e gliela aveva data per attraversare il bosco e raggiungere Soana, Nihal capi' sconcertata di trovarsi di fronte a se stessa quando ancora il futuro era un miraggio lontano.
Segui la sua piccola copia fino ad una casetta ai margini della foresta, la casa di sua zia Soana, allora si trovava nella terra del vento, quando ancora non era stata distrutta dal tiranno.
Rivisse commuovendosi il primo incontro con la maga, ma non appena fece per entrare le fu sbattuta la porta in faccia, perché nessuno la vedeva, quando poi attraverso' la porta senza aprirla si convinse a tutti gli effetti di essere un fantasma.
Si ricordava da una lettera di Ido che Soana era morta perciò fu tentata di abbracciarla e di chiamarla, ma la sua bocca urlava muta, non riusciva a parlare.
Arrivò Sennar dopo un po', aveva sentito la porta cigolare e aprirsi, aveva visto entrare un ragazzo vestito con una tunica dai capelli rossi, ebbe un tuffo al cuore. Gli si avvicinò, gli accarezzo' una guancia intenerita, una lacrima calda le rigo' il viso, ma lui non la vedeva e nemmeno la percepiva e questo la fece soffrire, quanto avrebbe dato per poterlo riabbracciare!
L'attenzione del ragazzo si posò invece su una Nihal appena tredicenne "Ah bene! Sei venuta a prendere la mia testa?" scherzo' lui e Nihal fece una smorfia stringendogli la mano in segno di pace, come aveva promesso a Soana "Quanto ero stupida!" pensò ridacchiando Nihal, si sedette su uno sgabello e fissò la scena divertita.
Ricordava ogni singola azione, o discorso, o parola che si erano detti quel giorno, nonostante non potesse interagire, però, era comunque contenta di vedere due delle persone che più amava vivere felici, fissava Sennar, cercava di toccarlo, ma la sua mano lo attraversava senza che lui se ne rendesse conto, provava a chiamarlo, ma dalla sua bocca non proveniva nessun suono; alla fine si arrese e rimase a guardarlo innamorata di ogni suo gesto.
Era ormai sera tardi e presto sarebbero andati a dormire, ricordava di aver dormito nella stessa stanza di Sennar, infatti rivide quanto era imbarazzata dopo averlo saputo, ma non lo avrebbe mai dato a vedere, infatti si ostinava a essere dura ed antipatica con lui "Se solo sapessi il tempo che stai buttando via!" pensò Nihal guardando la sua piccola copia.
Ad un certo punto, Nihal provò di nuovo a parlare, ma non appena lo fece una luce azzurrina si diffuse nella stanza e finalmente la sua voce aveva un suono. Si avvicino' alla giovane mezzelfo, le scosto' una ciocca dal viso, finalmente la poteva toccare, la ragazzina si svegliò "chi sei tu?" le urlò terrorizzata, finalmente la vedeva, riusciva a farsi vedere da qualcuno, le fece segno di fare silenzio e lei chiamò Sennar "Cosa succede!?" chiese preoccupato, Nihal lo guardo' sorpresa "Guarda!" gli urlo' indicando l'aria accanto a se, Sennar fece le spallucce "Nihal non c'è niente!" la ragazzina rimase sconvolta "Tu non la vedi?" adesso la donna si stava avvicinando al giovane mago, sussurrò qualcosa e la mano si illumino' di una soffusa luce azzurrina "Cosa dovrei vede..." Sennar non terminò la frase che cadde addormentato "cosa gli hai fatto?" urlò la piccola "niente l'ho solo addormentato" le rispose Nihal "comunque io sono te, be' nel futuro" la ragazzina la guardò sbalordita "perché sei qui?" Nihal sorrise "A dire il vero non lo so! Mi sono trovata qui dopo..." abbasso' lo sguardo e la ragazzina decise di non indagare "Comunque, sento che il tempo che ho a disposizione sta per finire, perciò, se tu permetti vorrei dirti una cosa" la ragazzina sbuffo' "Sei qui per farmi la predica? A raccomandarmi di non mettermi nei guai?" Nihal la guardò sorridendo "non voglio dire questo, tu devi sbagliare, devi metterti nei guai, devi amare, vivere, solo una cosa non devi fare!" la ragazzina la guardò confusa "che cosa?" Nihal sorrise "non cercare inutilmente certezze che già hai, ma che non vedi, ad esempio ne hai una proprio qui" lanciò un rapido sguardo a Sennar "ti è accanto adesso e lo sarà sempre". Detto questo Nihal vide la donna dissolversi lentamente nell'aria, sorrideva, si sentiva in pace, poi scomparve del tutto e finalmente l'anima della grande guerriera fu libera.
  
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