Ogni capitolo è una storia a sé, anche se non le definirei esattamente "storie". Sono dialoghi tra i molteplici esserini - o "streghette", come le chiamo io - che popolano la mia mente. Dialoghi che non hanno un senso, com'era ovvio, ma la maggior parte dei suddetti non hanno nemmeno un filo logico. E, ci tengo a precisare, queste cose avvengono realmente al'interno del mio cervello.