Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: CrazyDreams    04/02/2014    5 recensioni
Preannuncio che è la prima fanfiction che scrivo su questo stupendo film. La storia è incentrata sul rapporto tra Anna ed Elsa.
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– Quindi, adesso sai tutti i miei segreti, eh? – sorrido un po’ e alzo lo sguardo porgendo le mie scuse – Scusa, Anna. – alza le spalle e risponde – Tanto, non sono un gran che i miei segreti -. La guardo negli occhi e dico - Scusa per tutto, per tutto il dolore, la solitudine… -
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Spero vi piaccia :3 :)
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Anna, Elsa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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una cassapanca e dei segreti giusto

-Elsa, potresti andarmi a prendere il mantello nella mia camera, per favore?- la guardo mentre il sarto le sta prendendo le misure per confezionare altri abiti. Prima che possa rispondere interviene Grace, la governante, -Stia tranquilla Regina Elsa, ci penso io. – però io ribatto cortesemente –Grazie,ma lo faccio volentieri – Grace mi sorride, ed esco dalla sartoria dirigendomi nella sua stanza. Arrivo davanti la porta quasi calcolando ogni passo, è passata una settimana dall’accaduto e ancora non mi muovo con naturalezza all’interno del castello. Abbasso la maniglia e spingo lentamente la porta, la quale svela la camera da letto di Anna. In questa settimana l’ho vista un paio di volte, ma solo di sfuggita. Ora la osservo bene, ci sono quadri di campi fioriti attaccati alle pareti, una scrivania con dei fogli, una specchiera con la sua sedia e sotto la finestra una cassapanca con sopra dei cuscini. Sopra i quest’ultimi di colore verde acceso, è appoggiato un tessuto rosa scuro, suppongo sia il mantello. Mi avvicino cautamente, come se potessi rompere quel silenzio che mi circonda.

Arrivo al legno pregiato della cassapanca e sollevo l’indumento, esso però fa cadere un cuscino. Lo raccolgo osservandone i ricami in verde scuro e nero, prima di appoggiarlo però, noto uno spiraglio. Provo a passarci sopra le dita, sicura ormai di non congelare più niente, e sento un dislivello fra il legno. Appoggio il mantello e i cuscini sulle lenzuola azzurre del letto. Alzo con leggerezza l’ebano e scopro l’interno della cassapanca. Vedo dei quaderni rilegati a mano, ognuno di essi ha scritto sopra un numero a inchiostro: 16, 14, 17, 6, 7… Li comincio a spostare per capire il senso delle scritte in copertina, partono dal 5 e arrivano al 18. Suppongo quindi che siano età, siccome ora Anna ha 18 anni e il 5 sarà perché prima non sapeva scrivere i numeri.

Parto dal più vecchio, giro la copertina e trovo subito una lista

Lista delle cose importanti da fare:

-Fare un piano per entrare nella stanza di Elsa

-Vedere Elsa una delle volte che esce dalla sua camera

-Convincere Grace a farmi vedere Elsa

-Rubare la chiave della camera di Elsa (se quello sopra non funziona)

-ABBRACCIARE ELSA

 

Pensava a me... Comincio a sfogliare le pagine successive, ci sono cartine disegnate a mano dove si vede un corridoio e una porta… Aspetta, è la mia porta! E questo è uno dei piani di cui parlava nella lista. Ci sono dei disegni dei nostri genitori, alcuni dove c’è anche lei ed uno dov’è con me… In quel disegno stiamo facendo un pupazzo di neve. Ce ne sono tanti altri con noi due in situazioni diverse.

Decido di provare il numero 11, volto la prima pagina e vedo una sorta di diario:

Oggi ho finito “Amore a castello”. La storia è così.. non so come descriverla! La protagonista, Giorgia, incontra Marc, un principe che poi scopre esser del regno nemico al proprio. Lei capisce subito che il loro è vero amore, ma ci sono ostacoli come i genitori che li separano. Soffre ma, un giorno, lui entra di nascosto nel castello e fuggono insieme dopo essersi promessi in matrimonio. La fine narra che i sovrani accettanno il loro amore e che vivono per sempre Felici e Contenti.

Oh, Anna. Tu e il Vero Amore…

Ma, passando ad altro… Oggi sono andata a bussare ad Elsa, ma non ha aperto… Vorrei solo capire perché mi odia così tanto.

Oh, Anna! Io non ti ho mai odiata, ho fatto tutto questo per proteggerti. Per non farti del male come… quella notte, alla fine però è accaduto lo stesso…

Richiudo il libro e lo appoggio sugli altri. Sfioro il numero 18, rimuovo subito la mano come se mi avesse scottata. Non so se dovrei. Non posso resistere a questa tentazione, a sapere cosa lei pensasse di me fino a poco tempo fa. Così, stavolta, non mi soffermo alla prima pagina ma arrivo all’ultima scritta. A quella del giorno prima dell’incoronazione, in questi giorni io e lei siamo state quasi tutto il tempo insieme e non credo sia riuscita scrivere qualcosa. Infatti, leggo il titolo ‘Domani c’è l’incoronazione!’ avevo ragione.

Mi devo calmare… Okay, non ce la faccio! Domani è il giorno che aspetto da sempre, almeno da quando ho memoria, l’incoronazione! Ci sarà gente a castello! Avrò l’occasione di ballare! Di incontrare tante persone e anche… Il mio Vero Amore! Non conto di parlare con… Lei… Mi odia, non vorrei rovinarle il giorno in cui diventa regina, ma vorrei così tanto abbracciarla… No, Anna! Non posso. Chissà se cambierà qualcosa, io lo vorrei con tutto il mio cuore ma non so se sarà possibile…

Mi cominciano a bruciare gli occhi, continuo però imperterrita a leggere.

Siamo sinceri, non posso dire di odiarla. Basta guardare dentro la cassapanca, ci sono ovunque scritte del suo nome, disegni di noi due, pupazzi di neve e roba del genere. Una persona normale, non vorrebbe bene a sua sorella se la trattasse così. Io.. io non posso, semplicemente perché la conosco. È una persona unica, stupenda, premurosa e sempre disponibile a darmi una mano. Almeno credo che sia così, questa è l’immagine che il mio cuore mi ha sempre dato di lei. Per me è impossibile non volerle bene, nonostante tutto quello che mi ha fatto e che farà.

La mia vista comincia davvero ad esser offuscata. Lei.. Come ha fatto LEI a continuarmi a voler bene? Non me lo merito.

La mia lettura e i miei pensieri vengono interrotti dalla porta che si apre. D’istinto mi giro e vedo Anna che mi sorride, nota poi quello che ingenuamente tengo ancora fra le mani. Solleva un angolo della bocca e dice – Mi stavo chiedendo dove fossi finita – abbasso gli occhi per non farle notare che sono lucidi ma, a quanto pare, non funziona. Mi si avvicina e chiede – Cos’hai? – torna a fissare il quaderno che ostinatamente tengo con le dita. – Quindi, adesso sai tutti i miei segreti, eh? – sorrido un po’ e alzo lo sguardo porgendo le mie scuse – Scusa, Anna. – alza le spalle e risponde – Tanto, non sono un gran che i miei segreti -. La guardo negli occhi e dico                         - Scusa per tutto, per tutto il dolore, la solitudine… - abbasso il volto. Lei china la testa fino a guardarmi in faccia e dice – Non è niente – la guardo anch’io e alzo un sopracciglio dispiaciuta. Dice – Cioè, è qualcosa.. ma intendo.. – continua goffamente  - Ne è valsa la pena – mi sorride lieta di avermi fatto capire ciò che intendeva. Faccio cadere il diario per terra e la abbraccio con tutta me stessa, lei ricambia.

Ci trasferiamo poi sul letto e cominciamo a chiacchierare della gente della città, e rido, rido come non avevo mai fatto.

Decide poi di fare un gioco a detta sua ‘Spaventosamente divertente, cioè non spaventoso… semplicemente molto divertente’ dove ognuna deve chiedere “obbligo o verità” all’altra. Nel primo caso si deve ordinare una cosa da eseguire, nel secondo si deve rispondere con sincerità alla domanda posta. Comincia lei – Obbligo o verità? – mi sembra giusto che possa chiedermi quello che vuole – Verità – sembra pensierosa in cerca della domanda giusta. Poi dice – Giocheremo ancora per un po’, vero? Ho molte domande da farti – e mi sorride, io ho in faccia stampato un sorriso da quando abbiamo cominciato a parlare. Le rispondo – Certo, stamattina ho svolto le commissioni reali da fare – e allora riprendiamo il gioco – Perché piangevi prima? – sono un po’ titubante nella risposta – Ho letto la prima pagina del tuo primo quaderno dove parlavi di una lista di cose importanti da fare, poi del tuo diario di quando avevi 11 anni e… del giorno prima dell’incoronazione – sospiro e mi dice – Mi ricordo più o meno cosa ho scritto una settimana fa, ma gli altri no – mi alzo dal letto e arrivata alla cassapanca ancora aperta, tiro fuori i due libri. Glieli porgo e lei comincia a leggere ad alta voce la lista. Si mette a ridere mentre descrive ‘Amore a castello’ e dice – Se avessi saputo che non tutti i principi sono così prima! – mi aggiungo alla sua risata. Chiude i libri e dice – Non avrei mai immaginato che avrei potuto ridere con te, parlare, stare nella stessa stanza e.. come dicevo nella lista, abbracciarti – fa un sorriso dolcissimo. Poi le dico – Adesso, sarà sempre così. È una promessa – mi abbraccia e io non posso far altro che esser felice di aver una sorella simile.


Ehiiiiiii bella genteee!!!
Spero che vi sia piaciuta la fan fiction,
grazie anche a chi è solo arrivato all'angolo
autrice :3. Beh.. che vi posso dire?
Adoro il rapporto fra Elsa ed Anna e ho voluto
provare a scrivere qualcosa al riguardo.
Spero sia venuto decentemente :)
Se ne avete voglia magari lasciate una recensione,
anche piccola.
Baci Ire xD :)

  
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