In attesa del ritorno dell'ispirazione per "Una lenta rinascita" vi propongo questa storia, che in qualche modo è una variante al finale dell'altra. Il prologo è brevissimo, così come lo sarà l'epilogo, ma questa volta i capitoli, tre in tutto, sono piuttosto lunghi (circa 1600 parole). Dedicata a Joy, che riesce a farmi tornare la voglia di scrivere anche solo attraverso qualche sms. Disclaimer: NCIS è di proprietà di CBS Paramount Network Television, Belisarius Productions e THINK Film (Washington DC scene). I Personaggi originali e la trama sono di proprietà dell'autore. Questa storia è stata scritta senza scopo di lucro.Prologo
Gibbs aprì gli occhi e volse lo sguardo all'orologio luminoso sul comodino, era ora di andare. Si alzò, facendo attenzione a non disturbare la donna che dormiva serenamente al suo fianco e scalzo attraversò la stanza dirigendosi al bagno del piano inferiore. Dopo una veloce doccia, accese la macchina del caffè e tornò in camera da letto per vestirsi. Nonostante avesse evitato di accendere la luce, sentì che lei cominciava a muoversi. Pochi attimi dopo sentì scostare le coperte e la sua voce sonnolenta chiedergli: - Perché non mi hai svegliata? Lui si volse, godendosi per un lungo istante la vista della giovane donna, vestita soltanto di una maglietta. La penombra della stanza non gli permetteva di vedere i particolari ma sapeva che era una delle sue, con il logo NIS sul petto. - Non è necessario che tu venga, - le disse sedendosi sul letto prima di proseguire. - Ci saranno DiNozzo, Ziva e McGee a coprirmi le spalle. Mi serve qualcuno in ufficio ad occuparsi degli altri casi. - Sei sicuro? Posso essere pronta in 10 minuti. - Katie, - il suo tono tradiva una punta di esasperazione, - andare a letto con me non ti da il diritto di mettere in discussione i miei ordini. Lei sbuffò, sapendo di essere sconfitta. Ma quando fece per alzarsi lo trattenne per un braccio, e si sporse a dargli un bacio. - Fai attenzione, diventi intrattabile quando ti graffiano, - disse sorridendo mentre lo lasciava andare, riaccomodandosi sotto le coperte per dormire ancora un po'. Lui scosse la testa divertito, e uscì dalla camera, la mente già rivolta alla missione. Continua... 6 aprile 2008 Nota: poichè il prologo è solo un piccolo assaggio, lunedì posterò il primo capitolo. |