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Autore: Wonderful_me    06/02/2014    0 recensioni
Louis Tomlinson è nato a Doncaster, lo sappiamo, e ora è finalmente tornato!
Nella palestra della sua scuola viene allestita una festa per lui ed è lì che rivedrà LEI.
ma chi è lei?
***
“Allie, Allie Cooper. Qualche ricordo?” sorrido, fissandolo nel suo blu intenso. A quel punto, sentendo quel nome, lui impazzisce. Si porta le mani alla testa e quindi le porta tra le gambe.
“Oh, Cristo. Mi hai seguito fin qui?” chiede spiazzato. Il mio sorriso svanisce, lasciando il posto ad una smorfia irosa. Gli mostro il pugno e glielo poggio alla fronte.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“That kind of love…”

 
“Louis Tomlinson, finalmente ti rivedo!” mi allungo verso di lui e lo stritolo. Sono dieci anni che ci conosciamo, ma sono tre anni che non ci vediamo. Lui mi osserva stranito e io lo comprendo. In questi tre anni sono diventata così diversa: i miei capelli cantani ora sono biondo platino; li ho stirati per mantenerli dritti e lisci. Il mio viso acqua e sapone è ora coperto di mascare, ombretto blu e rossetto color ciliegia. La shalopette ha lasciato il posto ad un vestitino arancio che si sposa bene con colore della mia pelle.
“Allie, Allie Cooper. Qualche ricordo?” sorrido, fissandolo nel suo blu intenso. A quel punto, sentendo quel nome, lui impazzisce. Si porta le mani alla testa e quindi le porta tra le gambe.
“Oh, Cristo. Mi hai seguito fin qui?” chiede spiazzato. Il mio sorriso svanisce, lasciando il posto ad una smorfia irosa. Gli mostro il pugno e glielo poggio alla fronte.
“Ehi, Tommo. Non sei felice di vedermi?” sbuffo. Il sorriso forzato che mostra nel rispondermi mi è sufficiente per capire che non è così. Mi lascio andare ad un sospiro e mi allontano, portando una mano al fianco. Da dietro di lui avanza una figura ricciola. Lo stringe per i fianchi e compare dalla sua schiena. Mi sorride e si stacca al volo, per venire a fare il cascamorto con me.
“Ehi, che schianto: piacere bellezza, Harry Styles per servirla”sussurra, rauco, sulla mia pelle candida. Stacco la mano disgustata, prima che possa sfiorarla con la sua bocca e la pulisco con un fazzolettino.
“Ehi, stammi alla larga ricciolo” sibilo. Lui fissa Lou, poi me, quindi di nuovo lui. È furioso per il modo scomposto in cui gli ho risposto, così cerco di recuperare in corner e gli allungo la mano.
“Sono Allie Cooper, un’amica d’infanzia di Louis” flirto, muovendo più volte le ciglia finte in modo da impressionarlo. Lui spalanca la bocca e si gira di nuovo verso Lou, lasciando la mia mano a mezz’aria.
“Louis, è questa la Allie di cui parli sempre? La tua amica d’infanzia? Il maschiaccio che ti prendeva sempre in giro perché ti piacciono le carote? Quella che ti ha dato un calcio nelle palle cinque anni fa?” mi indica come fossi un appestata e Tommo annuisce, portandosi le mani al viso. Io saltello di gioia.
“Oh, Lou allora non ti sei dimenticato di me. Sono così felice che tu gli abbia parlato della nostra amicizia!” gracchio tutta felice. Harry scuote la testa e mima una vita sulla tempia.
“Tu sei fuori, babe. Lou è spaventatissimo da te. Lo hai sconvolto con quel calcio. Pensa che ora, ogni volta che vede una tipa in shalopette mi dice di non farla avvicinare”ridacchia e Lou gli dà un buffetto sul capo. I miei occhi si riempiono di lacrime. Le scaccio velocissima prima che il moro se ne accorga e cerco di riprendere un contegno.
“È così Louis? Hai davvero paura di me?” dico e lo osservo. Lui abba il volto a terra e si gratta la testa con una mano. “Beh….” Inizia. Io annuisco.
“Capisco, ti chiedo scusa per essere venuta qui ad importunarti. Non mi farò più viva, scusami ancora” mormoro e mi volto, andandomene dalla festa che è stata indetta per il suo ritorno a Doncaster. Esco nel giardino della scuola – la festa è stata allestita in palestra – e mi incammino verso l’auto, per andarmene. Mentre mi muovo tra gli invitati ripenso al nostro passato con le lacrime agli occhi.
Io e Louis ci conosciamo da dieci anni, dai tempi delle elementari, quando mi sono trasferita qui. Eravamo nella stessa classe e siamo diventati subito amici. Giocavamo a calcio tutti i giorni nel parco dietro la scuola. Ci piacevano gli stessi videogiochi, eravamo inseparabili. Questo finchè lui non ha conosciuto una ragazza e se n’è innamorato. È stato in quel momento che tutto è andato a rotoli: mi sono resa conto di quello che provavo, ma non avevo il coraggio di dirglielo. Così mi arrabbiavo per ogni cosa, lo deridevo ad ogni occasione, poi alla fine lui ha rotto tutto con la sua rabbia: “Sei un’incivile, Allie. Credi che troverai mai qualcuno che si innamori di te? Sei più maschio tu di quanto lo sia io stesso!” mi ha gridato. Sono tre anni che non lo vedo. Ho impiegato questi tre anni a diventare quella che lui vuole, la ragazza seria e posata che gli può piacere. Ho gettato via tutto quello che mi ricordava me: i vestiti, i palloni da calcio, i miei bellissimi boccoli marroni.
Eppure non è servito. Cammino più veloce ora, allontanandomi da lì, cercando di trovare una cosa negativa su cui concentrarmi per trovare la forza di dimenticarlo e all’improvviso una mano afferra i miei biondissimi capelli e li tira.
“Ahiaaaaaaaa!!!” strillo, fermandomi. Quando mi volto per urlare al bastardo di starmi distante vedo lo sguardo perplesso di Louis Tomlinson che mi fissa.
“Louis…” sospiro, senza fiato.
“Non te ne andare…” mi dice e si muove velocissimo, stringendomi a sé. Dopo i primi istanti di perplessità ricambio l’abbraccio, trepidante.
“Avanti Allie, so che sai fare meglio di così!” ride di fianco al mio orecchio e io lo stringo fortissimo a me, come facevo da piccola quando giocavamo a far la lotta.
“Mi sei mancata così tanto, piccola serpe”
“Mi sei mancato anche tu, Tommo” urlo, piangendo disperata. Si stacca un istante, mi osserva e alla fine mi bacia. Mi dà un bacio dolce, profondo, dimenticato, ricordato, perso, ritrovato, amaro, dolce, salato, morbido, freddo, caldo, tutto.
Esterefatta ricambio il bacio e poi esplodo, allontanandolo di scatto da me: “Perché cazzo mi stai baciando?” grido.
“Guarda che anche tu hai baciato me!” ribatte. Allora mi ci tuffo addosso e gli batto i pugni sul petto.
“Lou, per quale motivo mi stai baciando adesso?”
“Harry mi ha aperto gli occhi. Ha detto: Tommo è chiaro che quella biondina è cotta di te da sempre! E io l’ho ascoltato e sono corso qui, a cercarti”
“Oh, che dolce, Styles. Lo hai fatto perché te l’ha detto lui!?” sbotto e iniziano a cadermi le lacrime, di rabbia, di terrore, di paura, di ansia. Perché mi ha baciato?
“No. O meglio, credevo di sì, ma poi ti ho vista, ti ho rincorso e ti ho baciata. In quel preciso istante mi sono accorto che è quello che voglio fare da una vita: come se avessi aspettato te tutto questo tempo” sibila e mi afferra per le braccia, tirandomi a sé, racchiudendomi nel suo abbraccio dolce.
“Louis…”
“Ti amo Allie. Ci sono voluti dieci anni di amicizia e tre di lontananza, ma l’ho capito e adesso non scapperò più: io ti amo. Semplicemente. Ti. Amo. Due parole. Cinque lettere. Ti amo” sussurra al mio orecchio mentre piango di gioia. Mi sposta i capelli e mi fissa negli occhi.
“Ti amo anch’io, Louis” rispondo, baciandolo dolcemente.
Tutto il resto, tutto questo tempo, tutto questo spazio che ci ha separato, niente di tutto ciò ha un senso addesso. Conto solo io. Conta solo lui. Finalmente due cuori divisi si sono incontrati. Adesso niente potrà riuscire a separarmi da lui.
 
 
 
Buongiornooooooo XD
Non posso credere di aver davvero scritto una one shot su Louis, o meglio di aver scritto una one shot su Louis-che-non-sta-con-Eleanor… sono stata brava dai xD
un bacio, Directioner xD

 
  
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