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Autore: Kaito Dark    09/02/2014    0 recensioni
l'Italia è sotto la dittatura di una società segreta nota con il nome di Devils. un giovane, ripercorrendo le orme di suo nonno, si unirà ai Crusaders e cercherà di fermare i Devils e l'imminente espansione dei loro territori!!!
Genere: Azione, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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dopo essersi rifocillato ed aver riposato in un letto un po' scomodo per qualche ora, Alfonso era pronto ad affrontare la prova di Milena, qualunque essa fosse:
" allora, cosa devo fare?".
Milena tirò fuori da una tasca una mappa della città:
" se vogliamo liberare l'Italia, per prima cosa dobbiamo scacciare i Devils dalla nostra città...... secondo i nostri informatori, al comando dei Devils stanziati qui c'è un uomo di nome Domenico Mastronardi; nel suo ufficio, che si trova nella parte est della città, c'è una cassaforte in cui sono contenuti alcuni importanti documenti riguardanti i futuri piani dei Devils; il tuo compito è semplice: dovrai portarmi quei documenti."
" va bene, posso farcela."
" prima di partire, passa da Jack."
" chi è Jack?"
" è l'armaiolo di questo rifugio. lui ti darà le armi di cui avrai bisogno per completare la missione."
" ok, passerò da lui prima di andare."
" buona fortuna!"
" grazie.".
Alfonso si incamminò verso il negozio di Jack. appena bussò, venne ad aprirgli un uomo di circa 30 anni, con i capelli neri, gli occhi marroni, con indosso un paio di pantaloni da lavoro, una camicia nera a maniche corte. Alfonso rimase stupito nel vedere che all'uomo mancasse il braccio destro, perso probabilmente durante la guerra, ma rimase concentrato sulla sua missione, esclamò:
" sto cercando Jack.".
dopo averlo guardato dalla testa ai piedi con sufficenza, l'uomo, stringendo tra i denti una sigaretta mezza consumata, disse:
" sono io Jack, cosa vuoi, pivello?"
" mi manda Milena, mi servono delle armi......"
" ed io dovrei dare delle armi ad un pivello come te?!"
" io non sono un pivello!"
" ah davvero!?".
Alfonso, irritato dalle parole di Jack, lo guardò dritto negli occhi con aria di sfida. l'uomo, dopo aver fissato il giovane per qualche secondo, riconobbe qualcosa di famigliare nel suo sguardo. sotto voce, quasi trasportato indietro nel tempo, in un lontano passato, sussurrò:
" la neve........"
" come???".
il richiamo del giovane lo fece ritornare al presente:
" niente.... scusa.... hai detto che ti servono delle armi? vieni, dai....".
il giovane, anche se perplesso sullo strano comportamento di Jack, lo seguì all'interno della bottega; appena entrato, Alfonso si ritrovò circondato da armi di diverso tipo: fucili,pistole spade, pugnali e molto altro:
" wow, quanta roba!!!"
" questo è l'unico negozio di armi del rifugio, è normale che sia pieno di roba.... allora, cosa ti serve?"
" non lo so..... devo svolgere una missione per Milena: devo rubare dei documenti dalla cassaforte di Domenico Mastronardi.".
appena sentì quelle parole, Jack spense la sigaretta che aveva in bocca, si avvicinò al ragazzo e, trascinandolo dietro il bancone da lavoro, gli indicò una delle armi appese, un vecchio fucile M1 Garand:
" questo è un fucile semiautomatico; tra quelli che possiedo, ritengo sia quello più adatto alla tua missione. aspetta qui, ho altra roba da darti....".
Jack scomparve dentro uno stanzino e ne uscì dopo qualche secondo con uno stiletto. infilò la lama in un fodero e lo legò alla cintura di Alfonso:
" credi davvero che mi servirà questa lama?"
" il fucile che ti ho dato può sparare un massimo di venti colpi. non avrai il tempo di ricaricare l'arma....."
" e quindi? non penso di poter ferire qualcuno con questo piccolo pugnale...."
Jack estrasse di colpo lo stiletto dal fodero e, spostandosi alle spalle di Alfonso e puntandogli la lama alla gola, con uno sguardo freddo e con un tono glaciale disse:
" non è con la forza bruta che si vince una guerra: se ti troverai nei guai, prendi in ostaggio la persona più importante presente nella stanza......... minaccia di tagliarle la gola e apriti una via di fuga....... non importa quante persone dovrai uccidere......... per vincere questa guerra bisogna essere spietati e privi di compassione......".
Alfonso si pietrificò, le parole dell'uomo lo avevano spaventato. Jack, dopo qualche secondo, rimise lo stiletto al fianco del giovane:
" ho tutto?"
" non ancora....".
Jack prese da un armadio un vecchio giubbotto antiproiettili molto malandato e lo fece indossare al giovane:
" questo giubbotto è molto rovinato e non fermerà i proiettili di un fucile ma almeno attutirà il colpo, limitando i danni..... purtroppo non ho nulla di meglio....."
" non importa, ciò che mi hai dato mi aiuterà molto."
" buona fortuna, pivello. cerca di riportar a casa la pelle.....".
  
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