<< Ne sei sicura? >> chiese Jack intuendo ciò che la cugina pensava.
Riesce a capire quello che fai
<< Sì. >> rispose lei convinta.
<< Beh, allora… ci si vede quando ci si vede, cugina! >> disse Jack salutandola con la mano mentre spiccava il volo.
<< A presto cugino! >> disse salutandolo sorridendo. << E ciao anche a te, Sdentato! >> disse accarezzando la creatura che, dopo averle leccato il viso, spiccò il volo per seguire Jack.
Non appena le due figure sparirono all’orizzonte, Mei si diresse verso la Sala Comune dei Serpeverde.
Pochi minuti dopo vi entrò e vide Shima mentre giocava a scacchi con un suo amico.
<< S-shima… >> sussurrò l’elfo mentre gli si avvicinava.
<< Sì? >> chiese il ragazzo distogliendo lo sguardo dal gioco.
<< Posso parlarti un secondo? >> chiese Mei. << In privato… >> sottolineò lei indicando con la testa l’altro ragazzo.
<< Uh? Sì, certo! Dammi un secondo solo. >> disse guardando la scacchiera. << Cavallo in G4. >> detto questo il cavallo si mosse da solo e si mise nella posizione da lui stabilita. << Scacco matto! >> esclamò Shima per poi stringere la mano del suo amico.
<< Bella partita! >> rispose il ragazzo. << Ma voglio la rivincita, sai? >>
<< Va bene, tanto ti straccerò nuovamente! >> esclamò Shima alzandosi.
<< Vedremo… Prima o poi ti batterò, Katsuki! Parola mia! >> esclamò il suo amico rimettendo in ordine le pedine.
Shima e Mei uscirono dalla Sala Comune ed andarono ai piedi delle scale che portavano al dormitorio femminile.
<< Ehm… io non posso salire! >> affermò Shima. << Se lo faccio le scale si trasformano in scivoli e mi ritrovo in presidenza. Dovresti saperlo: alle scale piace cambiare! >> sottolineò Shima.
<< Non ti preoccupare, non ci andiamo. >> disse lei avvicinandosi alla parete di fianco alle scale e, non appena la toccò, questa si aprì lasciando lo spazio ad una porta.
<< Wow! E’ questa la magia elfica? >> chiese il ragazzo sorpreso.
<< Sì! >> disse Mei aprendo la porta. << Entra. >>
<< Oh, quindi la tua stanza è in fondo alle scale? >> chiese Shima sorpreso.
<< Certo che no, Shima! E’ un passaggio nascosto che uso quando mi dimentico la chiave della stanza o quando sono di fretta. >> spiegò lei.
<< Giusto… Che stupido! >> disse dandosi un colpetto sulla fronte.
<< Comunque… ti ho fatto venire qui perché volevo parlarti… >> cominciò Mei. << Riguardo quel giorno in cortile. >>
Shima arrossì notevolmente mentre Mi abbassò lo sguardo.
<< I-intendi quando c’è stata l’esplosione? >> balbettò lui.
Mei annuì.
Ti ama così come sei
<< Oh, beh, ecco… mi dispiace. Io non- >> cominciò lui, ma Mei lo zittì con un bacio.
Lui sgranò gli occhi e questi cominciarono subito a lacrimare.
<< Sh-shima… t-tutto bene? >> chiese lei dopo essersi accorta delle lacrime.
<< Cos-? >> cominciò lui toccandosi le guance rigate dalle lacrime. << Perché sto piangendo? Non sono triste! >>
La ragazza sorrise.
<< Ho deciso di lasciare libero Sdentato e di rimanere per sempre al tuo fianco, senza nascondere la mia vera identità. >> disse Mei.
Le guance di Shima diventarono rosse come i capelli dell’elfo e subito sorrise.
<< Stai dicendo ce rimarrai con me? Veramente? >> chiese lui incredulo.
<< Hai ragione, sei proprio lento con questo genere di cose! >> disse Mei scatenando un sorriso di entrambi.
<< Forse è meglio che vada, tra poco ho lezione di Divinazione. >>> disse il ragazzo.
<< Certo! Io-io vado a quella di Rune Antiche. >> disse lei che, dopo aver toccato nuovamente la porta, il passaggio si riaprì. << Presto, prima che Konoe ritorni! >> esclamò Mei.
<< Sì. A presto, Mei! >> disse Shima attraversando la porta.
<< A presto! >> rispose lei chiudendo il passaggio.
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Gli anni passarono in fretta e Mei e Shima finirono gli studi all’Accademia di Magia e Stregoneria di Lafyon con ottimi voti.
Pochi anni dopo, decisero di sposarsi ed ebbero una vita lunga e felice insieme alla loro piccola bambina: Emma.
ANGOLO AUTRICE:
Come promesso: ecco il penultimo capitolo dopo pochi minuti! :D
Sono stata brava? Beh, spero di sì :)
Non voglio trattenervi a lungo in questo piccolo “angolo autrice” per cui…
Al prossimo capitolo,
Louise98