[.A stair of seventeen steps.]
Personaggi: Kisshu Ikisatashi, Masaya Aoyama, Ryou Shirogane
Pairing: //
Rating: Nc-14
Parole: 306 (tripla drabble)
.†11†.
.Appear at a Carillon.
Lucciole spente alla finestra, spiano l'interno di una stanza deserta.
Cucciolo randagio abbandonato in un palazzo diroccato.
Villa di sfarzi, sala di giochi, oro scucito da pareti di carbone.
Pallide manine racchiudono una sfera di vetro: terra di metallo sommersa da neve
di polistirolo.
Undici giri di una chiavetta meccanica. Si ferma e lenta torna indietro.
Spargendo bisbigli di note, scale musicali di un vecchio carillon.
Occhieti curiosi, occhietti alieni, guardan nella sfera alla ricerca di un
perché.
Cosa vedi?
Ladri Bambini di un Mondo che doveva essere Nostro.
Testolina di cenere.
Dondola avanti e indietro seguendo la melodia di un ricordo appena nato.
Gambette incrociate coperte di niente. Camicia ruvida che puzza di vecchio.
Avanti e indietro.
Sorriso di diamante grezzo, raffinato con carta vetrata per nascondere le sue
ferite dietro una boccuccia di cera ridipinta.
Avanti e indietro.
Fino alla fine dei giorni, quando due sconosciuti si presenteranno alla porta
della sua Infanzia, scegliendo il loro nuovo finto erede.
Avanti e indietro.
Seguendo il ritmo di Spettri oscuri che gli danzano addosso, celebrando il
futuro Re degli Abissi.
Poseidone, dalla pelle di pesco ed il sorriso di fango.
Spilli di zaffiro gettati in un rogo spietato, Templari di cobalto votati alla
vendetta, corrosi da una guerra sconosciuta.
Su piccoli piedi di bambino si erge, con un'armatura di bolle di sapone ed uno
scudiero al suo fianco che per lui tiene spada e clipeo. Entrambi sulla sella di
un mondo impazzito.
Le fiamme si muovono.
Su e giù.
Cantando per loro una nenia di dolore.
Su e giù.
Rosicchiando un mattone alla volta della Culla di un Genio ribelle.
Su e giù.
All'infinito.
Divampando con l'ira nel cuore di un infante.
Febo, dall'effimera bellezza e lo sguardo bruciato.
Vetro infranto di una palla di cristallo a cui si è affacciato.
Respiro affannato di un piccolo ramingo.
Si tira indietro e scuote il capo.
Si tira indietro e copre occhi di felino ferito.
Tace la musica.
La chiave del carillon rotola in terra. Rotta.
La neve ha smesso di scendere.
E sarà guerra.
+THE END+
Note dell'Autore: Uhm, drabble stramba, uscita quasi per caso. Non so se si è davvero capito quello che volevo intendere, ma nel caso, lascio comunque l'interpretazione alla vostra fantasia^^... mi limiterò soltanto a spiegare cosa significa Febo per chi magari non lo sa^^. Febo è uno dei tanti modi in cui veniva definito il dio Apollo (o la dea Artemide), letteralmente significa "Lucente" o "Splendente".
-Thanks to-
Caomei: Ed io adoro te *O*!!! *la spupazza*
Ichi_chan: La terza, la terza, io scelgo la terza opzione: Perchè è figo XD!!! E diciamo che se lo spazio non glielo danno non c'è problema perché tanto se lo prende XD!
Mitsutsuki_chan: Grande, mi fa proprio piacere che almeno Deep Blue-sama ti piaccia X3!