Fanfic su attori > Tom Hiddleston
Segui la storia  |       
Autore: ClaireCarriedo    14/02/2014    3 recensioni
Un attore deve essere come un foglio bianco. L'elemento neutro su cui colorare un personaggio. La creta con la quale modellare un'altra persona.
Nessun problema esterno, nessun coinvolgimento.
Ma fuori dall'obiettivo è diverso. Una volta che la telecamera non punta più nessuno, la realtà torna a galla.
Sei capace a rimanere sul pelo dell'acqua, senza affogare nel mare dei tuoi sentimenti?
Genere: Angst, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Nice to meet you... uhn.

 

 

 

 

Riunione con il cast di “Manson's Field of Destiny”.
 

Era nervosa, perchè sarebbe stata la prima volta che avrebbe lavorato per un regista di tale livello.

Quel momento sarebbe arrivato, prima o poi! Lauren l'aveva avvertita.
 

Da quel film sarebbe dipesa la sua carriera, se lo sentiva nelle ossa.
Se solo non avesse dovuto prendere la metro per raggiungere il palazzo dove si sarebbe tenuto l'incontro.
Aveva anche lei una misera fama ed era già la decima volta che veniva fermata per una foto.
Le faceva piacere, ma era talmente su di giri che non si impegnò affatto nel tentare di assumere una faccia tranquilla. Povere foto.

Nona fermata, Russell Square.

Doveva solo scendere e camminare con naturalezza. Eppure le tremavano le gambe, sentiva le mani sudate.
Certi “ostacoli” non riusciva proprio ad affrontarli diversamente. Sentiva il bisogno di un sostegno morale, ma la sua manager aveva pensato bene di andare a Toronto proprio in quei giorni.
Se non fosse stato per il fatto che le doveva rimediare un provino, l'avrebbe già maledetta in tante diverse lingue.

Spinse la porta d'ingresso con tutta la forza di cui era disponibile in quel momento.
Quale oscenità!! Era rimasta l'impronta della sua mano sudata sul vetro trasparante dell'entrata.
Provò a fare finta di nulla, mentre si asciugava il palmo sul giacchetto.
 

Fece in tempo a fare due passi nella Hall che immediatamente venne intercettata da un omone dalla lunga barba nera.
«Sei la prima! Bravissima! Mi piacciono gli attori puntuali!» disse l'uomo, con evidente entusiasmo. «Allora dimmi, Chloe: agitata?»
Le parlò in modo talmente veloce che ci mise un po' a capire bene che si trovasse di fronte a Stephen McHill, il regista.
«Terribilmente.» rispose, facendo un sorriso forzato.


Ammettere che fosse agitata sarebbe stato un eufemismo. Se avesse avuto le sembianze di un chihuahua si sarebbe messa a tremare e se la sarebbe fatta sotto.
Continuava a pensare alle parole di Lauren, al fatto che un'occasione simile l'avrebbe potuta portare molto lontano come ad inabissarsi totalmente. Ciò la faceva sentire disgustosamente sotto pressione.
«Che cucciola. Fatti dare un abbraccio!» esclamò Stephen.
Allarme spazio vitale! Chloe si lasciò stringere, ma non senza un certo disagio. Si sentiva come una bomba pronta ad esplodere.

Una volta liberata dalla morsa di McHill, lui le fece strada lungo un illuminatissimo corridoio.
«Oggi parleremo molto e concluderemo altrettanto poco.» disse Stephen, mentre ancora camminavano «Ma ho bisogno che si inizi a creare un'atmosfera amichevole tra colleghi. Più sintonia c'è, più possibilità abbiamo di creare qualcosa di apprezzabile.»
Superarono altre due porte, prima di raggiungere la sala che avrebbe accolto la riunione.


Il posto sembrava un po' asettico. Pareti bianche, un lungo tavolo al centro della stanza e sedie dove accomodarsi e discutere come fosse stato un incontro aziendale.
«Siedi pure dove vuoi. Torno alla Hall per recuperare gli altri.»
Chloe non se lo fece ripetere due volte e si accomodò in una delle sedie opposte all'entrata, in modo di dare le spalle alle finestre.

Il regista mosse la sua imponente figura ed uscì, lasciandola da sola in quel posto decisamente sterile.
La ragazza si tolse il giacchetto ed appoggiò la borsa al tavolo, tirandone fuori il proprio cellulare. Avrebbe dovuto mettere il silenzioso? Sì, assolutamente.
Era una riunione seria, niente a che vedere con i pranzi passati con i precedenti produttori.
Si doveva mettere in testa che quello sarebbe stato il suo trampolino di lancio per diventare una professionista. Quindi: cellulare spento.

L'impazienza si fece sentire velocemente.
Erano solo dieci minuti che stava in completa solitudine, immobile su quella sedia: già fremeva.

Passarono altri svariati minuti prima che McHill si presentasse di nuovo, con al suo seguito altri due attori.
Le gambe di Chloe scattarono sul posto e lei si ritrovò in piedi, intenta a circumnavigare il tavolo, pronta a salutare i nuovi arrivati.
Si prese in giro da sola mentalmente, dandosi del robottino.

«Dunque, mancano ancora delle persone.» sbuffò Stephen, guardando l'orologio al polso «Intanto facciamo le prime presentazioni. Chloe, ti presento Diana Marcus e Tom Hiddleston.» accompagnò quella frase con un gesto teatrale.
La ragazza sorrise ed allungò la propria mano per poter stringere quella dei nuovi colleghi. Sperava solo che non fosse sudata come prima.
«È un piacere. Chloe Harvey.»
Diana ricambiò il gesto con una poderosa stretta, forse fin troppo forte, mentre Tom la strinse con più delicatezza, rimanendo per svariati secondi a scuoterle il braccio.

Non poteva davvero credere a quello che le stava accadendo.
La Marcus era una delle attrici più in voga nella BBC. Nonostante il suo talento, aveva votato la propria carriera a film indipendenti ed era certamente la più richiesta in Inghilterrra.
Hiddleston invece aveva ampliato la sua fama, volendo sfondare anche fuori dall'isola britannica. E lo aveva fatto magistralmente.

Erano quelli i momenti in cui Chloe si sentiva una piccola nullità. Fuori luogo, accanto a due pilastri simili.
Ma si riprese velocemente, cercando di essere ottimista riguardo al proprio lavoro.
 

«Accomodatevi pure, vado a recuperare i ritardatari. Poi possiamo iniziare.»
Per essere un omone gigantesco, McHill si muoveva tantissimo.
 

Ad ogni modo, la ragazza tornò al posto che aveva occupato in precedenza e i due colleghi le sederono accanto, uno a destra e l'altra a sinistra.
Si trovava precisamente tra i due, che ora erano rivolti con il viso verso di lei.
 

«Nervosa, eh?» le chiese Diana, sogghignando.
«È così evidente?» disse Chloe.
«Un po'. Ma ti capisco, sai? Anche io agli inizi della mia carriera ero sempre agitata. Poi, stai per lavorare con un maestro della regia. Stephen sa dare vita a cose eccezionali.»
La ragazza continuò a guardare con ammirazione la collega mentre questa le parlava, continuando a non credere a quella situazione. Un sogno. Decisamente un sogno.

«Se ti ha scelta ai provini deve aver visto un gran potenziale in te. Lo conosco da anni e so per certo che ha buon occhio.» continuava a dire la Marcus.
«Grazie, quale onore in tal caso.»
Si sentiva a disagio, doveva ammetterlo. C'erano tante aspettative su di lei e nessuno glielo stava nascondendo.
 

«Non mettiamola sotto pressione.»
Fu Tom a parlare. Chloe si stupì nel sentire la sua voce, dato che fino a quell'istante era rimasto in silenzio a sorridere delle parole di Diana.

Ad ogni modo, tutto quello che la ragazza riuscì a fare fu una risatina sommessa, anche perchè da quel momento in poi si trovò letteralmente nel mezzo di una discussione, seppur pacifica, tra i due colleghi.
«Metterla sotto pressione?! Sia mai! Voglio solo che sappia con chi ha a che fare.» replicò Diana.
«Sono estremamente certo che lo sappia. Non tirartela come al solito.» le disse a quel punto Hiddleston.

La conversazione tra i due andò avanti in quel modo per un po' e, se non fosse stato per il sorriso sulle labbra di entrambi, Chloe arrivò quasi a convincersi che stessero litigando sul serio.
Si intromise quindi, raddrizzandosi sulla sedia.
«Posso assicurarvi che conosco benissimo quello a cui vado in contro. Però vi prego, basta parlarne. Mi sento vagamente a disagio.» ammise in fine.
«Ma figurati! È che sono sul campo da un bel po' di tempo, volevo solo metterti in guardia. Questo lavoro richiede concentrazione.» si giustificò Diana.
«Perdonaci, non era certo nostra intenzione metterti in ulteriore agitazione.» disse Tom, portandosi una mano al petto.

Per averli conosciuti da meno di un quarto d'ora si erano rivelate comunque due personalità interessanti.
La cosa stranamente tranquillizzò Chloe, la quale si era appena resa conto che l'esperienza delle riprese sarebbe stata molto più intrigante del previsto, specie se in compagnia di due persone 'si particolari.

La porta della stanza si aprì di nuovo.
Era McHill accompagnato dagli ultimi attori principali del film.
Decisamente un bel gruppetto di gente. Si aggiunsero altre figure come Ronald Palmer, Paul Ellis, Margareth Chapman e – un ventiduenne come Chloe – Terence Lloyd.

«Ora che siamo tutti presenti, direi di dare il via a questo incontro.» iniziò Stephen «Siete un gruppo piuttosto eterogeneo di gente con più o meno esperienza nel campo di film storici per la BBC. “Manson's Field of Destiny” si incentrerà sul periodo ottocentesco e sul destino, per l'appunto, di Elizabeth Price che verrà interpretata dalla nostra cara signorina Harvey.»

In quel momento tutti si girarono verso di lei, che mostrò un ampio sorriso.

Stephen riprese subito la parola.

«Gli altri ruoli saranno rispettivamente: Samuel Davis interpretato da Tom Hiddleston; Richard Price da Ronald Palmer; Teresa Price da Diana Marcus; George Shaw da Terence Lloyd; Mavis Young da Margareth Chapman. Per ultimo, ma non per importanza, Francis Webb interpretato da Paul Ellis. Tutto chiaro?»

Asserirono tutti quanti, quasi all'unisono.

La riunione si incentrò principalmente sull'esposizione della trama.
Storia che prevedeva una serie di vicende, tra cui sotterfugi, tradimenti e seri litigi, fino ad arrivare alla coclusione, dove la protagonista capiva che il suo destino in realtà era legato alla persona che più aveva odiato al mondo: Samuel Davis, in quel caso.
 

Discussero di location per le riprese, di date, costumi e tutto il necessario per rendere quel film storicamente credibile.
Venne data a ciasciuno di loro una busta con la copia della parte che avrebbero dovuto studiare.

Passarono un paio di ore, prima che l'incontro arrivasse a conclusione.

«Perfetto, il prossimo giovedì ci vedremo direttamente sul set. Voglio farvi fare un giro per la villa del Signor Patterson e magari provare qualche scena. Per quanto riguarda il ballo, ho già contattato qualcuno che vi mostrerà come dovrete muovervi. Vi lascio liberi! A presto!»

A quelle parole, Chloe sentì immediatamente sollievo.
L'ansia era sparita già da un po', quello di cui invece aveva bisogno in quel momento era sgranchirsi le gambe.

Non appena si mise in piedi, sentì ogni articolazione gridare di gioia.
Si sarebbe stiracchiata volentieri, ma non voleva sembrare rude.
Girò quindi lo sguardo intorno a lei e, con cordialità, salutò tutti i colleghi. Erano un gruppetto particolare, anche se erano solo in due ad avere ancora ventidue anni.

Con un umore diverso da quando era arrivata, uscì da quel palazzo, tornando alla fermata della metro.
A quell'ora c'era molto meno gente, sicuramente nessuno l'avrebbe bloccata.

Infatti il rietro fu decisamente tranquillo.
Dopo essersi liberata di borsa e giacchetto, si andò a preparare un buon tè. Avrebbe passato le ore successive a sfogliare il copione ed iniziare a farsi un'idea del personaggio che avrebbe interpretato.
Era fermamente decisa ad impegnarsi per quella parte. Doveva, se voleva il successo sperato.

Tazza fumante in una mano e copione nell'altra, si accomodò sulla poltrona situatata accanto alla finestra della propria camera.
Sfiorava le pagine con la punta delle dita; lo sfogliava soffermandosi ogni tanto su alcune delle sue battute.
Fino ad arrivare a pagina 49.

“Samuel stringe la vita di Elizabeth tra le proprie braccia, iniziando a baciarla sul viso, asciugando le lacrime.
Lei alza lo sguardo su lui e si lascia baciare sulle labbra.
Con fermezza Samuel la riporta all'interno della stanza, facendola poi distendere sul letto. Stanno per passare la loro vera prima notte di nozze.”

Chloe, per la sorpresa, mandò giù un sorso di tè troppo grande e caldo. Iniziò a tossire, portando una mano a coprirsi la bocca.
Posò la tazza sul tavolino di fronte a lei e, passata la tosse ed il bruciore alla gola, si concentrò molto di più su quella pagina.
 

Una volta finito di leggere, guardò dritta davanti a sé, mentre lottava psicologicamente con il proprio pensiero.
 

Avrebbe dovuto girare la sua prima scena di sesso, in assoluto.
In un film da cui sarebbe dipesa la sua carriera.

Una scena di sesso... con Tom Hiddleston.








______
Angolino dell'autrice

Pensare che questa in realtà sarebbe dovuta essere una OS.
Ero partita con tutte le intenzioni di creare una storiella da un capitolo solo, invece sono finita ad elaborare una long.

Spero di avere sempre il tempo di aggiornarla. Mi rendo conto di essermi presa un impegno grosso, dando inizio a questo progettino.
Incrociamo le dita.

Come avete sicuramente notato, Tom è un personaggio quasi marginale in questo primo capitolo. Ora vi spiego il perchè.
Ero un po' stufa di vedere tutte queste belle giovincelle che incontravano il loro idolo per caso, iniziando a sbavargli dietro in modo disgustoso. In questa storia, Chloe sa perfettamente chi sia Hiddleston e ne ammira moltissimo il talento (sfido io a non farlo) ma non è una sua fan accanita, non sente brividi indiscreti quando lui le stringe la mano; tanto meno lui vede la luce divina in lei.

Vi invito a seguire la storia se siete rimasti incuriositi da questo incipit.

Lasciatemi qualche recensione. Sono apertissima alle critiche purchè siano fatte con cortesia e siano costruttive. Sarò la prima a dare eventualmente spiegazioni o a prendere atto dei miei errori.
Se la storia vi fa semplicemente schifo e avete voglia di insultare qualcuno, fatemi il favore di andarvi a sfogare in qualche altro modo.

Vi lascio il link del mio profilo Fb: https://www.facebook.com/clairecarriedo.efp
Ed il profilo di Ask: http://ask.fm/ClaireCarriedo

Per qualsiasi cosa, non esitate a contattarmi.

Pace e amore
Claire~

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Tom Hiddleston / Vai alla pagina dell'autore: ClaireCarriedo