Film > Ralph Spaccatutto
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Autore: Myki_Other_Stars    14/02/2014    2 recensioni
Tutto era ritornato alla normalità, dopo la caduta di Turbo. Ma qualcosa, o meglio qualcuno, manderà in tilt il Mondo degli Arcade. E' questa volta, sarà una forza... Ancor più minacciosa.
Genere: Avventura, Azione, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Ralph Spaccatutto, Sorpresa, Un po' tutti, Vanellope von Schweetz
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Erano di fronte ad un qualcosa di agghiacciante. Un braccio fuoriusciva da quella melma nera e Tamora fu la prima a darsi una mossa. Prese il braccio è lo tiro verso di sé, ma niente, il braccio rimaneva lì dov'era. “Forse è rimasto incastrato...” Osservò Ralph, dietro le spalle della soldatessa, che si sentiva esattamente come lei. In tensione. Non sapevano esattamente chi o cosa ci fosse lì sotto. Nemmeno se era ancora in vita. Tamora si chinò, mantendosi il mento con una mano e strofinandoselo appena. Stava pensando un modo per tirare fuori quella persona, doveva farlo o non ci sarebbe stato nessun testimone.

“Al-Allora!?” Chiese Felix ad un certo punto, che era restato a distanza a differenza di Tamora e Ralph, per via del braccio che gli faceva non poca impressione. “Credo che non ci sia niente da fare.” Rispose Tamora, allontanandosi di circa un metro dalla cancellata. “L'unica soluzione.... E' questa!” In quel momento, Tamora prese il suo fucile laser è lo punto verso la cancellata. Ma Felix fece in tempo a fermarla “Che vuoi fare!?” “Semplice, no!? Abbattere un muro!” A quel punto, Tamora, sparò un colpo diritto al cancello. Ralph fu preso di sorpresa, quando il laser rimbalzò sulla melma nera, come boomerang, che ritornò indietro. Tamora e Felix fecero appena in tempo ad evitare il laser. La soldatessa lanciò a terra con violenza il fucile, frustrata e adirata, anche le armi sembravano non aver alcun effetto su esso, così decise di adoperare un'altra soluzione. Da una delle sue tasche, prese un detonatore, uno di quelli potenti che usavano in cosa di necessità. Felix guardò prima Tamora poi il detonatore.“Stai davvero pensando di usarla?”Tamora annuì. Piazzò la bomba al centro della cancellata e quando furono abbastanza lontani, per evitare di ferirsi durante l'esplosione, Tamora diede il telecomando che attivava il detonatore che lo porse a Ralph, con uno strano sorriso sulla faccia. “Perchè lo dai a me?” Domandò Ralph, tenendo il telecomando sull'enorme mano, perplesso. La soldatessa rise a denti stretti, guardando Ralph con uno sguardo che sarebbe stato capace di appiccargli fuoco, da un momento all'altro. “Perchè sei tu quello che spacca tutto. No!?”
Allora lo spaccatutto capì, era arrivato il suo di momento. Il trio allora, in coro gridarono “Spacchiamo tutto!” E in quell'istante, Ralph cliccò il pulsante, che provocò unn grosso boato e pezzi della cancellata, volarono da varie parti.
Il cancello era quasi del tutto abbatuto, liberandolo dalla sostanza che era diventata, man mano, solida. Tamora, dopo aver raccolto il fucile che aveva lanciato un attimo prima, si avvicinò dove si trovava la serratura e fece di tutto per aprirla, ma niente.
Così Ralph, si propose per abbattere l'ostacolo, infatti, in un sol colpo riuscì a mandare il cancello in frantumi. Ma c'era ancora il problema del braccio, dovevano provvedere alla svelta. “Secondo voi, oltre al braccio, c'è anche il resto?” Chiese balbettante, Felix, con aria preoccupata. “Possibile, potrebbe anche esserci solo quello, chissà.” Rispose Tamora con una sottile linea di sarcasmo, stuzzicando il povero e pauroso Felix.
Poi un rumore, una sequenza di scricchioli di pietre. Tamora caricò il fucile in un attimo, per paura di un agguato, Ma dove un attimo fa c'era il braccio, la melma si era solidificata e grazie all'esplosione, dei pezzi erano saltati in aria. Un piccolo corpo, arricciato tutto su sé stesso, sussultava, tremava, singhiozzava anche. Era una ragazzina. Tamora si abbassò alla sua altezza, prendendola fra le braccia, gli schioccò le dita per far riprendere la ragazza, da cui fece pian piano riprese conoscenza. La ragazzina riapriì gli occhi piano piano, per poi riprendere completamente conoscenza e guardandosi intorno disorientata. Si mise sulle ginocchia e con una mano sfuggevole si passò mezza frangia sul lato sinistro dell'occhio, levandosi anche dei residui che le erano rimaste sulle sue trecce. Solo a quel punto si accorse dello strano trio, che restava a guardala. “Ehi,ti senti bene?” domandò Ralph allugando la mano per aiutarla ad alzarsi, ma la ragazza rifiutò, cercando con le sue stesse forze ad alzarsi da sola. Anche se con molta fatica. Tamora iniziò una breve ispezione alla ragazza.
Aveva i capelli rossi, ramato, legati in due trecce, il vestito era diventato un blu scuro per via della melma.
“Il mio nome è Felix, il tuo invece?” domando Felix, per rompere un po' la tensione che si era creata.La ragazza all'inizio si guardò introno, distratta. “Come ti chiami!?” Chiese furibonda Tamora alla ragazzina. La ragazza si spaventò per via dello sbraitare della donna e Felix calmò subito la moglie, riformulandole la stessa domanda alla ragazza. “Camilla.” Rispose, passandosi le mano sulle treccie. “Qual è il tuo gioco d'appartenenza?” Domandò Tamora, con la solita aria autoritario. “Beh, ecco...”
La ragazza non fece in tempo a rispondere, che all'improvviso sentirono un forte rumore proveniente dietro le spalle di Camilla, mettendoli in allerta. Ma non fecero in tempo a vedere chi o cosa avesse provocato quello strano rumore, ormai era diretto verso il Game Central con una strana rapidità. Camilla si fece d'un tratto bianca dallo spavento e Tamora pensò ad agire, prendendo la mira, dritto sul bersaglio. Dal mirino riusciva a vedere poco e nulla, notò soltanto che quello era davvero un individuo strano, sopratutto per il suo modo di correre. Ma la cosa pià importante, era non farlo arrivare al Game Central. Era pronta a premere il grilletto, ma Camilla le sì gettò addosso, facendole sbagliare il colpo. Tamora sbraitò qualcosa alla ragazzina, ma anche lei, dopo essersi rialzata, si diresse in tutta corsa al Game Central. Felix l'aiutò a rialzarsi, ma Tamora lo spinse via, accecata dalla rabbia. “Mai, e ripeto mai nessuno, mi fa sbagliare la mira. MAI.”



-Notedell'Autrice.-
Rieccomi risorta dall'oltretomba!
Eccomi con questo ''attessissimo''(?) capitolo!
Lo so che non è un granchè.
Però è solo l'inizio di una grande cosa, ed io sto andando a passi piccoli. (Forse troppo piccoli...)
Comunque spero che il capitolo vi piaccia, e vi auguro una buona lettura!
Ciao Da
Myki_Other_Stars
  
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