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Autore: Account di tutti    16/02/2014    3 recensioni
Questa fanfiction contiene spoiler e non è adatta a persone troppo sane di mente, la consigliamo soltanto a coloro che leggono le scan del manga! Rullo di tamburi! Xandalphon e Supersara presentano il finale perfetto al manga che tanto ci appassiona! Oddio, perfetto...mettiamola così: dipende dai punti di vista, certamente non mancheranno suspance, colpi di scena, nuovi personaggi e soprattutto tanta, ma tanta demenza delirante! Se non vedete l'ora di scoprire come VERAMENTE potrebbero andare a finire gli scontri tra Naruto, Sasuke e gli allegri compari di Konoha contro il perfido Madara, beh, non vi resta che leggere! Ah e VIVA BABBO NATALE!
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Naruto Shippuuden
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Chi era la persona apparsa vicino a Sasuke? Tobirama non lo sapeva, una vampa di polvere celava la sua identità.
Intanto Sakura e Gaara avevano raggiunto il quarto Hokage, e con un po’ di fortuna sarebbero riusciti a salvare Naruto.
Minato poggiò la mano sul ventre di suo figlio pronto al trasferimento del chakra della volpe quando un’ondata di chakra misteriosa avvolse il corpo del ragazzo.
-Nove code! Ormai sei mio!- esordì lo Zetsu bianco nero (ma di che colore era? O.o)
Quella frase provocò un brivido lungo la schiena a tutti i presenti.
-Hokage, ignoriamolo, continui a fare quello che stava facendo!- fece Gaara.
In quel momento arrivo anche Madara delle sei vie, cazzuto più che mai!
-Ahahahah! Sono venuto qui di persona! Non potete più battermi!-
-Non ha tutti i torti, è diventato troppo potente! Perché non ci arrendiamo?- propose Kakashi.
-KAKASHI-SENSEI MA CHE CAZZO DICE! Non la vede la mia mano ficcata nel corpo di questo deficiente qua!?! Non posso continuare così ancora a lungo! Morirà!- fece Sakura.
-Ho capito, ci penso io!- fece Minato prendendo il cellulare.
Compose un numero e restò in attesa.
Gaara: O.O
-HOKAGE NON C’È TEMPO DA PERDERE!!!- sbroccò la ragazza.
Minato dopo aver detto due o tre cose al telefono riagganciò e disse: -Scusate, cosa stavamo dicendo?-
-Ora vi ammazzo!- fece Madara delle sei vie.
-Maestro Kakashi inventi qualcosa! Lei è furbo no?-
Kakashi dopo un attimo di riflessione si mise davanti a Madara urlando: -ASPETTA!-
-Che c’è?- fece quel pazzo esaltato di un Uchiha.
-Non preferiresti una tazza di deliziosi cereali cheerios?-
Madara: O.o
-Sono fatti con irresistibile miele dorato!-
-No, voglio prendermi il kyuubi, quindi vi ammazzo!-
-Non puoi ucciderci! Non abbiamo ancora vissuto abbastanza! Pensa che Sakura è ancora vergine!-
-SENSEI! è_é-
-Davvero? O.o- fece Madara.
Sakura arrossì fino alla punta dei piedi.
Intanto il polverone che celava l’identità del tizio misterioso era cessato e Tobirama poté finalmente vederlo.
-Babbo Natale? O.o- fece il secondo Hokage.
-Oh oh oh!-
-Che ci fa Babbo Natale qui? E scalzo per giunta!- era vero, Babbo Natale non aveva gli stivali ai piedi.
-Sono qui per esaudire un desiderio oh oh oh! (e mi si sono gonfiati i piedi, quindi li ho tolti)-
-Un desiderio? E di chi?-
-Una tizia di nome supersara, ora scusami- fece tirando fuori un grosso sacco marrone. Sciolse il nodo che teneva chiuso il sacco ed uscirono due uomini dai capelli scuri e strani.
-Ok, super saiyan scaricati! Ora me ne vado addio!- fece salendo sulla slitta volante e partendo per chissà dove.
I due nuovi arrivati si guardarono intorno confusi.
-Kakaroth! Che cazzo di posto è questo?- fece il più basso dei due.
-Non saprei Vegeta, speriamo che ci sia qualcosa da mangiare perché sto morendo di fame!-
-Hei voi due!- fece Tobirama -siete ninja?-
-No, Saiyan- rispose Vegeta.
-Saya che? Ve bene lo stesso, ogni aiuto è prezioso! Cercate di sconfiggere Madara delle sei vie!-
Goku si era avvicinato a Sasuke e lo guardava perplesso.
-‘Sto marmocchio è quasi morto…- commentò.
-Per lui temo che non ci sia più niente da fare…- fece Tobirama rassegnato.
Il moro tirò fuori un fagiolo di balzar e glie lo mise in bocca.
Appena un attimo dopo Sasuke aprì subito gli occhi e si alzò in piedi di scatto.
Tobirama: O.O
-Stai bene piccolo?- chiese il saiyan sorridendo.
-BASTARDO INFAME MALEDETTO DI UN MADARA! VENDETTA! IO LO AMMAZZO!!!- fece il ragazzo partendo a raffica.
Goku e Tobirama: O.o
Vegeta: -ma che carino…-
-Dove va? E Chi è questo Madara?- Chiese Goku.
-Madara Uchiha! Il leggendario capo del clan Uchiha! Il ninja più forte che sia mai esistito sulla faccia della terra, ed ora che ha pure i bijuu è diventato imbattibile!- spiegò Tobirama mettendosi a piangere.
Goku e Vegeta: *-* combattiamo!!!
E partirono a tutta velocità verso l’aura più forte che sentivano.
-ASPETTATE! LIBERATEMIIIIII- piagnucolò il povero Senju.
Nello stesso momento…
-Gai-sensei, che ci sarà qua dentro?-
-Non ne ho idea Lee, apri l’anfora, io non riesco manco a reggermi in piedi-
Il ragazzo obbedì al maestro e trovò un libro nero. Lo tirò fuori e lesse ad alta voce le uniche parole che vi erano scritte: “death note”
-Un diario segreto?- fece Tenten.
-Un libro di cucina?- chiese Gai.
Ad un tratto qualcosa passò a tutta velocità sulle loro teste.
-La slitta di Babbo Natale!- fece Rock Lee tutto contento.
-Wow! Non l’avevo mai vista così da vicino! La forza della nostra giovinezza ci porta anche tanta fortuna!-
-Si maestro ç_ç- e si abbracciarono.
Tenten: -.-
-ok, muoviamoci, dobbiamo raggiungere gli altri!- fece Gai barcollando via seguito da Tenten.
Lee prese una penna e aprì il quaderno cominciando a scrivere: “Caro Babbo Natale…”
SBOOOM
La slitta si era schiantata contro un albero.
Lee: O.O -Sarà per un’altra volta…- fece caricandosi in spala l’altro contenitore per poi seguire i suoi compagni.
Intanto…
-Oh grande e potente Madara, vuoi eliminare questa povera vergine prima che abbia provato il più grande piacere della vita?- fece Kakashi disperato.
-…Va bene, hai ragione…Kazekage, sverginala!- ordinò.
Gaara: O.O
-NO! Non voglio non potete! è///é- replicò Sakura disperata.
NIIII NO NIIII NO NIIII NO NIIII NO (sirena dell’ambulanza).
Ad un tratto era sopraggiunta un’ambulanza sul luogo e né uscì un tizio zoppo e poco affidabile.
-E questo chi cazzo è?- fece Madara.
-Dottor House, piacere!- fece l‘uomo.
-Ma da dove salta fuori?- chiese Sakura.
-L’ho chiamato io- spiegò Minato.
Il nuovo arrivato si avvicinò a Naruto e dopo un minuto di osservazione disse: -datemi il tempo per capire come curarlo…ci vorrà un po’!-
Intanto sul campo di battaglia arrivò Sasuke.
-Sasuke! Sei vivo!- fece Sakura con le lacrime agli occhi mollando il cuore di Naruto.
House prese il suo posto e si mise a pompare il cuore di corsa.
-Mi sono stancato di aspettare! Sverginate quella deficiente!-
-SI! Sasuke ti prego fallo tu!-
-No!- fece secco il ragazzo.
-Ma perché no? Non ti piaccio? Ho passato tutta la mia vita a pensare a te! Tu non mi hai mai detto né si e né no, ma ti prego sii sincero, non provi nulla per me? Ti faccio schifo?- fece disperata.
-Sakura, se restassimo soltanto io, te e Naruto sulla faccia della terra metterei a pecora Naruto!- spiegò lui.
-E’ morto…- fece House.
-Oddio no! Mia moglie mi ammazza! (Di nuovo)- fece Minato.
In quel momento Goku e Vegeta fecero il loro ingresso sul campo di battaglia
Minato era disperato, Kakashi era disperato, persino Sasuke lo era (forse…credo. Boh...Insomma, è da seicento capitoli che non si capisce cosa pensa, figuriamoci se lo so!). Sakura era disperata, ma tendenzialmente per un altro motivo, che iniziava per due e finiva per picche...

I nuovi arrivati, invece, più che altro erano piuttosto perplessi. Non che gliene fregasse più di tanto fintanto che c'erano da menare le mani, ma non capivano dove fosse tutto 'sto dramma.

Goku si girò verso Vegeta e gli disse: -Non ci sto capendo molto, ma mi par di capire che c'è lavoro per Shenron. Non è che puoi chiamare tua moglie e digli di portare qui le sfere?-

Vegeta lo guardò come di solito si guardano le scimmie ammaestrate in uno zoo, ma limitò i suoi commenti ad un sospiro. Tirò fuori il cellulare, ma dopo un paio di tentativi andati a vuoto, in un impeto di rabbia lo fracassò con la mano.

I ninja lo guardarono con la bocca aperta e lui tentò di scusarsi: -Non c'è campo...-

-Ti ho sempre detto di buttare quelle specie di cabine telefoniche che ti piacciono tanto e passare agli smartphone-, replicò Goku con aria saccente.

Visto che i due stavano passando alle mani ignorando bellamente tutto ciò che li circondava, Minato, per calmarli, fece al principe dei Sayan: -Tranquillo amico, usa pure il mio!-

Madara, a cui stava abbastanza sulle palle l'idea di venire spudoratamente ignorato, urlò: -Ragazzi? Qualcuno mi caga? Pronto? Sono quello alto bello e figo (veramente alla parola figo tutti repressero una risata, ma fortunatamente lui non se ne accorse), quello fortissimo che sta per spaccare tutto e conquistare il mondo, vorrei un po' di considerazione, please!-

-Quindi, tu con quei simpatici cornini saresti il super cattivo di 'sto mondo?- Gli chiese cortesemente Goku.

-Ahah.-

-E saresti forte?-

-A meno di colpi di scena clamorosi dell'ultimo minuto da parte dell'autore, dubito che ci sia qualcuno più cazzuto di me..-

-FIGO! COMBATTIAMOOO!-

Subito Goku si trasformò in super sayan, in un attimo arrivò al terzo livello.

Tutti lo guardarono ammirati. Kakashi disse: -Voglio il numero del tuo parrucchiere! Mio padre mi ha buttato da bambino in un pentolone di acqua ossigenata e guarda il risultato...-

Sakura non disse nulla. Fissava intensamente Vegeta, seriamente intenzionata a vagliare la sua candidatura per evitarle di morire illibata.

Minato stava pensando che c'erano due alternative: o quello straniero aveva sangue Namikaze nelle vene, o aveva semplicemente un casco di banane in testa.

Il dottor House, invece, se ne stava incazzato in un angolino ad impasticcarsi. A quanto pare l'avevano chiamato per niente, e la cosa lo infastidiva assai, dato che lo avevano distolto dal suo passatempo preferito, cioè andare a rompere le palle a Wilson.

Nel frattempo...

Babbo Natale uscì barcollando dai resti carbonizzati della slitta. Aveva dovuto consumare parecchia della sua magia per sopravvivere all’attacco di cuore e poi ancora allo schianto. E adesso era bloccato lì, nel mondo ninja...Milioni, miliardi di bambini in innumerevoli dimensioni parallele sarebbero stati privati di un giocattolo. Ma questo non era nulla. No, il vero sfacelo era che ora non avrebbe potuto più fare shopping in via Montenapoleone e comprare quegli stilosissimi stivali nuovi che aveva adocchiato il giorno prima (non si dica che Babbo Natale non è un tipo fashion). Quegli stronzi dei suoi elfi, per avergli nascosto gli stivali di ricambio, l'avrebbero pagata cara, una volta trovato un modo per tornare al polo nord...comunque aveva ancora un regalo di Natale da consegnare in quel luogo sperduto, non c’era tempo da perdere, prima finiva i lavoro e prima poteva andarsene via.
Nello stesso momento…
Madara guardò Goku sorpreso dalla potenza del chakra che quel fenomeno da baraccone stava sprigionando. Poi scoppiò in una risata maligna dicendo: -Impegnati pure quanto vuoi razza di idiota! Non riuscirai mai a sconfiggermi!-
-Kame…-
-E poi guardati! Con quella tutina arancione del cavolo! È anche peggio del vestito del marmocchio della volpe!-
-Hame…-
-Sei buono solo a dire parole senza senso, anzi, mi hai stancato, ora ti disintegro!-
-Ha!-
Un’ondata di luce abbaiante travolse Madara che si ritrovò scaraventato a decine di metri di distanza e tutto bruciacchiato.
Tutti: O.O
Madara mezzo morto: O.O -Com’è possibile! Dannato Kishimoto sarebbe questa tutta la potenza di Madara delle sei vie il magnifico!?!-
Vegeta sorrise soddisfatto vedendo le facce sbalordite dei presenti, il potere dei saiyan lasciava sempre tutti di stucco.
-Ma si può sapere chi diamine sei!?!- fece Madara.
-Lui è Kakaroth ed è un saiyan! Hai capito bello mio? S A I Y A N, i guerrieri più forti dell’universo! Ed io né sono il principe! AHAHAHA!- spiegò Vegeta.
-Kakaroth? Non hai un nome più dignitoso?- chiese Madara.
-Io? Mi chiamo Son Goku!- rispose lui.
L’Uchiha sconvolto da quella rivelazione trasferì il suo spirito nel luogo in cui aveva messo i bijuu e andò dritto dritto dallo scimmione.
-Se quello la fuori è Son Goku tu chi cazzo sei?- chiese esasperato.
Quello che doveva essere il tetracoda sospirò dicendo: -Haimé, ho mentito…io in realtà sono King Kong…-
Madara sconvolto da quella rivelazione estromise immediatamente quella palla di pelo bugiarda cacciandola a calci, poi tornò sul campo di battaglia.
Intanto su una strana navicella con su scritto “capsule corporation” era arrivata una donna dai capelli azzurri.
-Vegeta! Al volo!- fece lanciando un pacchetto al saiyan che lo afferrò senza problemi -Ora me né vado dall’estetista! Arrivederci!- e così come era apparsa se né andò.
Goku si avvicinò all’amico tutto contento sospendendo la trasformazione. Prese il contenuto del sacco, cioè sette sfere dorate e le dispose in ordine a terra.
-Vieni grande drago Shenron!- disse infine.
Il cielo divenne completamente nero e dal nulla apparve un enorme drago verde.
-NO NO! Non ditemi che c’è anche un demone a undici code!- fece Minato.
-No sensei, non ha code questo qui!-
-Shenron, lo vedi il marmocchio qui a terra? Puoi farlo tornare in vita?- chiese Goku.
-Va bene, esaudirò il tuo desiderio!- fece il drago.
Tutti rimasero in silenzio e con il cuore in gola.
Madara decise che era il momento di agire, così a tradimento lanciò uno dei suoi guinzagli addosso a Goku.
-Ma cos’è?- fece in tempo a dire il saiyan.
Madara tirò il guinzaglio verso di se e con i suo chakra riuscì a sottomettere Goku.
-Ma che roba è?- chiese Vegeta stupito.
-Sono i guinzagli di Madara! Con quelli riesce a controllare i Biju! Credo che adesso stia controllando il tuo amico- spiegò Sasuke.
Vegeta: O.O
-NARUTO SI E’ SVEGLIATO!- fece Minato tutto contento.
-E’ vivo!- gioì Gaara.
-Non per molto!- disse Vegeta -Se sta controllando Kakaroth moriremo tutti…-
-Ma come scusa? Tu non sei il principe dei saiyan? Devi essere per forza più forte di lui!- disse Sasuke.
Vegeta sembrò pensarci un attimo, poi si convinse e disse: -Certo che sono più forte di lui!- e partì all’attacco.
Due minuti dopo Vegeta era steso a terra con House vicino che si limitò a dire: -morto stecchito…-
Naruto si fece avanti tutto convinto e disse: -Sasuke, adesso che ci siamo ritrovati sento che niente può batterci, dobbiamo solo crederci! Tu ci credi?-
Sasuke aveva appena finito di fare i bagagli pronto a svignarsela, guardò Naruto negli occhi e disse: -Falla finita con questa storia e trova un modo per scappare!-
Naruto: -.-
In quel momento arrivarono anche Karin, Suigetsu, Juugo, Orochimaru e Babbo Natale.
-Sasuke amore mio sei vivo!- fece la rossa saltando al collo del ragazzo che se la scrollò in un attimo con un pugno in faccia.
Lei massaggiandosi il volto disse: -Non importa se mi tratti male, adesso che sei vivo nessuno potrà separarci mai più!-
Babbo Natale prese una pistola e sparò dritto alla testa della ragazza che cadde a terra morta stecchita.
Tutti: O.O
-Scusate, consegnavo il regalo di Natale ad un certo Xandalphon, non la sopportava proprio…- spiegò Babbo Natale.
-Santo subito quell’uomo! Mica puoi fare qualcosa pure per questa qui?- disse Sasuke indicando Sakura.
-Beh, visto che tu non hai chiesto niente per Natale…- fece il vecchietto sparando in testa alla ragazza senza pietà.
-Sakura-chan! ç_ç- fece Naruto.
-Ah! Che soddisfazione!- commentò Sasuke.
Madara continuava ad essere ignorato e questo proprio non gli piaceva: -Pronto! Ho catturato Son Goku, e fa tutto quello che gli dico io!-
-Perché ‘sto Madara ha sempre la roba migliore?- si lamentò Kakashi.
Finalmente arrivarono anche Gai, Lee e Tenten.
Lee poggiò a terra il contenitore che si era portato e disse: -ragazzi, forse qua dentro c’è qualcosa che ci aiuterà a sconfiggere Madara!-
Lee, con una delle sue super mosse (o forse era un semplice e alquanto patetico tentativo di fare lo sbruffone), sollevò il pesante vaso sacro e lo ribaltò agitandolo per bene, come i bambini con l'uovo di Pasqua. Per prima cosa uscirono tutta una serie di coltelli, di diverse forme e dimensioni.

Sasuke li guardò schifato: -E con questi dovremmo battere Madara?-
Kakashi replicò subito: -Che allievo degenere...Vedi che non capisci una minchia, Sas'ke? Questi sono Miracle Blade Serie tre perfetta!! E ci hanno dato in omaggio anche il coltello per il formaggio e il ricettario dello chef Tony!-
-Eh?- Chiese perplesso Naruto, che poi proseguì: -Sensei, non è che ultimamente sta passando un po' troppo tempo davanti alla TV?-
Ma Lee non aveva finito. Scrollò ancora e ne venne fuori tutta una serie infinita di roba, perlopiù inutile e incomprensibile: un uovo di struzzo con su degli occhi e delle bocche (che era, un fermacarte ideato da un designer che si era appena fatto di LSD?), un orologio a cipolla con su scritto "Never Forget" con l'immagine di due serpenti intrecciati, un cappello di paglia, pezzi di robot di varie forme e dimensioni (compreso uno di un bruttissimo colore viola, con su scritto EVA 01), una capsula con su scritto "antidoto all'ATPX: da consegnare solo a Conan Edogawa". Da ultimo venne fuori un tizio dai capelli argentati con un uno sguardo arrogante e una specie di vestito cerimoniale bianco e rosso e assieme a lui uscì anche una specie di bambina iperattiva che non faceva che saltellare come un'idiota.
-Fermati, Rin. A quanto pare abbiamo un lavoro da sbrigare...Poi giocherò con te, ok?-
-Va bene, signor Sesshoumaru!-
A Kakashi per poco non venne un colpo. Colto da un'improvvisa vena amichevole, chiese: -Anche tu avevi un padre che ti ha buttato in un pentolone di acqua ossigenata?-
Sesshoumaru si limitò a dire: -Già...assieme a quel coglione di mio fratello...-
Ancora una volta Madara si indispettì perché nessuno lo cagava di pezza, ma il demone cane si girò verso di lui e gli fece: -Mi chiamo Sesshoumaru, risolvo problemi. Tu saresti il problema?-
-Bwahahahah, non mi sconfiggerai mai, ragazzo ossigenato, io conquisterò il mondo!!!-
Naruto volse lo sguardo prima all'ennesimo nuovo contendente e poi a Sasuke, che disse: -Allora, dobe, ti muovi a levarti dalle palle? Qua dentro mo' finisce che arrivano pure Kirk e Spock, e a me la fantascienza non piace!-
-Ok, teme, ho capito...Però, vorrei sconfiggerlo io Madara...-
-Il solito montato biondo che sa solo menare le mani...-
Il demone cane stava quasi alla pari di Madara a livello di abilità di combattimento. Certo però era dieci volte meglio in quanto a charme, tutto il pubblico femminile era concorde (persino il fantasma di Sakura, che aveva voglia di godersi lo spettacolo).
Quel che fu peggio, per Madara è che, distratto dalla serie di eventi idioti che si susseguivano ad un ritmo incalzante e che tutte le volte ritardavano la sua vittoria definitiva, tanto da pensare che dopo tutto quel casino una seduta dallo strizzacervelli non gliela levava nessuno, perse il controllo di Goku che riprese conoscenza e si unì a Sesshoumaru nel cercare di randellare il nemico (fin tanto che aveva qualcuno da pigliare a mazzate il saiyan era un bimbo felice).
Insomma, era senz'altro in difficoltà. Ma ecco l'ennesimo trucco dei suoi: evocò nuovamente il Juubi (stavolta completo), che, finalmente fece il mazzo a tarallo a chi gli metteva i bastoni tra le ruote.
House accorse al corpo di un Sesshoumaru steso, dicendo -E' morto...-
Al che il demone cane rispose: -Aò, a'menasfiga! Eccheccazzo...-
In tutto questo, però, nessuno aveva ancora trovato un modo per uccidere Madara. Certo, se Lee avesse saputo che quello che aveva preso per diario personale poteva farlo fuori in mezzo secondo, forse ci saremmo risparmiati ennesimi patemi d'animo, ma siccome i mangaka sono gente infida e bastarda...Beh, ci volle l'intervento della dea sorte per porre fine al cattivo più overpowered della storia degli shonen (escludendo forse Majin Bu, come ben poteva sapere Goku)...In altre parole, una clamorosa botta di culo, unita ad una certa dose di buon senso.
Con notevole ritardo giunse sul campo dello scontro anche Hinata, che, felice di vedere Naruto vivo ed ancora più felice di vedere Sakura morta, pianse di gioia e si fiondò tra le braccia del biondo.
-Come sono contenta di vederti vivo, Naruto kun!-
-Ancora per poco...Manca solo Buddha e questo qua sconfigge tutti...-
-Ma...Basta credere in sé stessi, per sconfiggere i peggiori nemici, Naruto Kun...-
-A'Bella, calmina...Va bene credere in sé stessi, ma questo qui, chi lo butta giù più?-
-Mmm...Naruto kun, che regali hai ricevuto per Natale?-
"Beh, nessuno...A parte te (che mi hai avvistato che non potevi perché il caro Hiashi ti aveva tagliato i fondi), nessuno ha pensato di farmi un regalo...Ho tutti amici stronzi", concluse guardando eloquentemente Kakashi e Sasuke, che scrollavano la testa e fischiettavano, a dimostrazione di avere una coda di paglia lunga un kilometro.
-Beh- gli fece Hinata con uno dei solito sorrisoni -adesso puoi sempre chiederne uno a Babbo Natale, visto che è qui!-
Naruto, capito finalmente dove voleva andare a parare miss occhi pallidi, si rivolse urlando a Babbo Natale e disse: -DESIDERO CHE MADARA VENGA FINALMENTE FATTO FUORI!-
Il grassone in rosso e bianco sorrise, si frugò nella tasca e tirò fuori degli occhiali da sole da motociclista. Se li inforcò, poi, con un ghigno disse: -Mi domandavo perché nessuno me l'avesse chiesto prima- 
Estrasse la sua fedele 44 magnum (che al ritorno al polo nord avrebbe avuto MOLTO lavoro da fare) e esplose un colpo ben diretto a Madara, che cadde stecchito una volta per tutte. Stavolta non c'era edo tensei che tenesse. A mo' di conclusione, Super Babbo tirò fuori il sigaro della vittoria e se lo accese con la canna ancora calda della pistola, da vero Badass.
Infine disse, rivolgendosi a Naruto: -Vuoi un consiglio, biondino? Sposatela- riferendosi, ovviamente, ad Hinata.
Naruto rispose con un deciso -Contaci, Babbo! E al prossimo Natale!-
E così, finalmente, fu la fine di Madara Uchiha, e tutti vissero felici e contenti. A parte tutti quelli a cui toccò di ripulire il gran casino che era stato lasciato in giro, naturalmente. Ma di quelle, in tutte le favole e fiabe che si rispettino, non frega mai un cazzo a nessuno...
THE END
Il povero Tenzo si guardò intorno sconsolato, non soltanto Kishimoto, ma anche quei due autori insulsi di Xandalphon e Supersara se lo erano scordato completamente...”non c’è più religione…” pensò.
  
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