Non seguirlo, anima.
Era lì, seduto, con un libro in mano che in quel momento rappresentava il suo stesso cuore per lui. Le parole gli avevano invaso l'anima silenziosa, come se un delfino gli avesse urlato contro tutti i suoi sbagli. Si soffermava su quei punti; e sapeva che questi sono come i pianti di un bambino perché il papà non ha voluto comprare lui il trenino.
Continuava a leggere, mangiando ogni parola che gli si presentava davanti. Era immerso nel suo cuore. Le lacrime si erano impossessate dei suoi occhi. Le sue mani gelide quasi a rompersi. E quel vento leggiadro come a dirgli: "Vieni con me."