"Scarlett cosa pensi del matrimonio di tuo fratello?"
Sbuffai annoiata e mi infilai una cuffia nell'orecchio.
Ma quei cosi non pensano a farsi una vita propria no perchè mi stanno scassando.
Sobbalzai sentendo picchiettare un dito sulla mia spalla.
Ok, Scarlett, respira, mantieni la calma, mantieni la calma e spaccali la faccia!
Schiusi gli occhi in due fessure e arricciai le labbra, per poi togliermi le cuffie e girarmi.
"Senti"Puntai l'indice contro il petto dell'uomo armato di macchina fotografica"Non rompere le palle a me,
più tosto ficca quella testa che ti ritrovi nel cesso e tira lo sciaquone"Sputai acida.
L'uomo indietreggiò spaventato per poi correre via gridando 'questa è pazza'.
Ghignai divertita e mi rigirai per continuare a camminare.
Mi passai una mano tra i capelli color castano e poi feci scivolare la mano sulla tasca per prendere
una sigaretta e portarmela tra le labbra.
Nessuno sapeva che fumavo, ma tanto non avrebbe migliorato la mia vita.
Scrollai le spalle e feci uscire dalle labbra il fumo, per poi lanciare la sigaretta in mezzo alla strada.
Arrivai davanti la porta e bussai ripetutamente.
"Arrivo"Trillò mia madre in lontananza.
Poggiai la fronte sulla porta di legno, che si aprì facendomi cadere adosso a mia madre.
"Scarlett, tesoro, quarda che disastro!"Gridò indicandosi la camicia sporca di caffè che evidentemente aveva in mano.
Strinsi i pugni e la sorpassai tirandoli per 'sbaglio' una spallata.
Salii in camera mia e mi lanciai sul letto, aspettando la cena.
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"Scarlett Jennifer Malik, scendi immediatamente"Ringhiò mia madre dal piano di sotto.
Mi passai una mano tra i capelli prevedendo molti guai, ma molti, era la prima volta che mia madre mi chiamava così,
di solito al massimo mi chiamava 'Scarlett Malik'...
Strisciai i piedi fino al piano di sotto, dove trovai mia madre con il telecomando in mano e mio padre con le braccia incrociate
e uno sguardo gelido.
Deglutii a vuoto e sorrisi innocentemente.
"Spiegami"Esordì mia madre indicando il televisore.
Guardai il televisore e rimasi a bocca aperta.
La mia foto.
IO, LA SIGARETTA E IO.
LA SIGARETTA.
"Merda"Sibillai a me stessa.
"Scarletta Malik, sembra dolce, ma in realtà? Guardate questa foto, la ragazza sedicenne con una sigaretta in mano e un viso infuriato,
un paparazzo ha confermato 'fumava e mi ha detto di tutto e di più' cosa si nasconde dietro quel viso angelico"
Aprii gli occhi e cercai di rendermi dolce.
"Ma guarda quello non sa nemmeno il mio nome"Grugnii indietreggiando.
Toccai il passamano delle scale e cercai di scappare.
"Mi hai delu-deluso"Gridò mia madre.
Mi girai verso di lei con gli occhi sbarrati.
Teneva lo sguardo basso a terra, ma potevo benissimo scorgere delle lacrime sulle sue guance.
Mio padre invece non proferiva parola.
Sentii il cuore accelerare e gli occhi riempirsi di lacrime.
Mi girai indignata e corsi in camera mia sbattendo la porta.
Le lacrime ormai avevano invaso i miei occhi e non riuscivo a fermare i singhiozzi.
Sentii una porta sbattere violentemente al piano di sotto.
"Scarlett?Dov'è Scarlett!"Gridò Zayn tirando un pugno alla porta.
Tremai dalla paura e corsi sotto il piumone.
La porta della mia camera si spalancò facendo entrare Zayn.
Ci guardammo entrambi.
Io avevo gli occhi arrossati per le lacrime lui per la rabbia.
"Senti mocciosa, ascoltami bene! Adesso prova a fare un'altra delle tue e giuro che ti faccio pentire di essere nata"
Sbraitò gesticolando nervosamente con le mani.
Sgranai gli occhi.
Ma che è oggi?La giornata odiate tutti Scarlett!
Alzai il dito medio e le lo passai davanti agli occhi.
Mi prese con violenza il polso e mi fece sbattere la schiena contro il letto.
"Ascolta"Sembrò calmarsi"Mamma mi ha chiamato e mi ha detto quello che è successo!Quindi ora tu, vieni con me, starai con me
e i ragazzi"
Inarcai un sopraciglio.
"Cosa"Sbraitai tirandoli un pugno sul petto.
Lui sorrise divertito e ripetè la frase.
"No, io mi rifiuto!"Gridai allarmata.
Lui scosse la testa.
"O ma piccola, sei obbligata, mamma deve rilassarsi, quindi ora preparati"
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Look at me