Bella’s thoughts
«Ti sforzeresti di
comportarti un po’ meglio, per favore?», chiesi irritata.
«No, non credo. Sta a te
decidere, Bella. O mi prendi per come sono – cattive maniere comprese – o devi
rinunciare».
Lo fissai, frustrata. «Sei
crudele».
«Come
te».
Questa frase mi colpì e
indietreggiai inconsapevolmente. Aveva ragione. Se non fossi stata crudele – e
ingorda – gli avrei detto che non lo volevo nemmeno come amico e me e sarei
andata. Era sbagliato provare a restare amici se gli faceva male. Non sapevo
cosa stessi facendo lì, ma all’improvviso capii che era uno
sbaglio.
(Eclipse, pagina 268)
Rise, ma il suo sguardo si
fece subito triste. «Quando ti deciderai ad ammettere che anche u sei innamorata
di me?».
«Decidi tu quando rovinare
un bel momento».
«Non sto dicendo che non lo
ami. Non sono stupido. Ma capita anche di amare più di una persona
contemporaneamente, Bella. L’ho visto con i miei occhi».
«Le stranezze da licantropi
non mi riguardano, Jacob».
Storse il naso e, prima che
potessi scusarmi per l’ultimo affondo, cambiò argomento.
(Eclipse, pagina 386)
Aveva ragione Jacob. L’aveva
sempre avuta. Era più di un semplice amico. Ecco perché non riuscivo a dirgli
addio: ero innamorata di lui. Sì. Lo amavo, più di quanto avrei dovuto, e
tuttavia non abbastanza. Ero innamorata di lui, ma ciò non bastava a cambiare
nulla; era soltanto sufficiente a ferirci entrambi. A ferirlo, peggio di quanto
avessi mai fatto.
(Eclipse, pagina 422)
Ora lo capisco. Sono innamorata davvero di due persone contemporaneamente. Edward e Jacob; Jacob e Edward. Certo, Edward può contare sul fatto che lo amo più di me stessa, più della stessa aria che respiro, più della stessa acqua che bevo. Jacob, invece, può contare solo sul fatto che sto male al pensiero di ferirlo ancora. E lo farò. So che lo farò e non riesco a evitarlo.
Non riesco a separarmi da lui, non voglio. Non voglio soffrire. Però è crudele. Cercare di continuare l’amicizia era sbagliato, cercare di portare avanti qualcosa di più impossibile. Perché amo Jacob, ma è un sentimento troppo fragile di fronte all’immensità del mio amore per Edward.
Non avevo il diritto di comportarmi a mio piacimento a scapito dei sentimenti altrui, eppure l’ho fatto. Ho cercato di tenermi accanto entrambi, facendo del male sia a uno che all’altro. E tutto perché non voglio soffrire. So a cosa posso rinunciare e di cosa non posso fare a meno. Tutto si aggiusterà prima o poi e il dolore scomparirà. O almeno spero.
Soffrirò per l’assenza di Jacob, Edward soffrirà per me, Jacob soffrirà per il suo amore perduto. Ma non posso fare altrimenti. Passerà. Non è difficile ciò che devo fare. Rinunciare al mio sole personale, alla persona che mi è sempre stata accanto quando ne avevo bisogno, per arrendermi alla incommensurabile potenza dell’eclissi e rendere la vita di chi ho fatto soffrire qualcosa di migliore.
Ti amo, Edward. Ti amo, Jacob. Vi amo entrambi, ma so a chi posso rinunciare.
Addio, Jacob.
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