Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
Segui la storia  |       
Autore: OfeliaMontgomery    25/02/2014    1 recensioni
Evangeline una degli angeli più belli decise di mettere l’amore per Lucifero al primo posto infrangendo tutte le leggi. E per questo venne bandita dal regno dei cieli e le venne tolto il cuore e nascosto in una cripta oscura a Silent Valley. Con l’aiuto del suo amato - Lucifero -, un demone stravagante e un vampiro depresso riusciranno a riprendere il suo cuore, cosi da poter provare emozioni di nuovo? Riusciranno a superare le mille inside che quel posto nasconde? E riusciranno il demone e il vampiro a trovare quello che cercavano?
Genere: Drammatico, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic


Appena furono usciti dal sepolcro, Lucifero e Gideon spiegarono quella che avevano visto. La loro madre e le sfere per poter andare a Silent Valley.
– Mi dispiace così tanto ragazzi – disse Evangeline sfiorando le braccia di Lucifero e Gideon.
Gideon fece un respiro profondo – Dobbiamo andare ora – disse prendendo per mano Klaus.
Gli altri annuirono, ognuno di loro prese una sfera, insieme dissero Silent Valley e poi schiacciarono la sfera sotto ai loro piedi.
Una forte luce li avvolse tutti facendoli fluttuare. Quando riaprirono gli occhi si trovarono in una camera mortuaria dove faceva davvero freddo, tanto, che quando respiravano facevano una nuvoletta di vapore.
– Perché ci troviamo in questo posto? – chiese Evangeline tremando.
– Non lo so – rispose Gideon avvicinandosi alla porta e l’aprì, poi facendo segno con una mano di seguirlo, uscirono da lì. Ad aspettarli c’era un piccolo taxi mezzo distrutto. La porta della macchina si aprì – Dove vi vedo portare miei cari? – chiese una voce spettrale da dentro il taxi.
– Alla cripta Silent Valley – disse impaziente Lucifero.
Salite – disse ancora la voce.
Quando entrarono nel taxi ad aspettarli c’era una donna sui sessanta anni con il viso magro segnato dalle rughe e da un’enorme cicatrice sulla parte destra del viso. Era piccolina, magra e ricurva su se stessa. I capelli erano bianchi, ondulati e si agitavano un po’ per via del vento. Aveva due grandi occhi sporgenti spenti ed erano neri come la notte. Era uno spettro che era stato condannato ad una vita eterna in quel posto cupo. La pioggia cadeva e il vento soffiava, il cielo era nuvoloso, ogni tanto appariva qualche lampo, ma il rumore del tuono si udiva a stento.
Siete pronti? – chiese la donna con voce cupa.
– Sì, potete andare – rispose Lucifero.
Evangeline si era seduta sulle gambe di Gideon perché nessuno di loro voleva stare davanti con la strana donna. Il taxi era sudicio, pieno di sporcizia e puzzolente. Sapeva di putrefazione.
Come mai andate in quel posto? – chiese la donna spostando lo specchietto per vedere meglio i suoi clienti.
– Perché dobbiamo riprendere una cosa – rispose Evangeline con la sua voce melodiosa.
Vi auguro di tornare indietro – rispose la vecchia svoltando a destra inoltrandosi in un’unica strada in mezzo ad un bosco. Il viaggio stava procedendo bene, era tutto tranquillo, erano isolati e l’unica strada che c’era, era quella che stavano percorrendo loro.
Dove diamine stavano andando? Dove si trovava questa cripta?
La macchina si fermò davanti ad una piccola casetta abbandonata in mezzo al bosco. Era conciata male. La metà del tetto era stato scorticato via dal vento. Gli scalini per arrivare all’entrata erano spezzati in due. Si poteva notare subito che il legno era marcio in certi punti.
Siete arrivati, la cripta si trova sotto la casa, c’è una botola lì dentro – disse la donna indicando la cosa con il suo lungo dito rinsecchito.
I quattro ragazzi la ringraziarono e poi cercando di non farsi del male entrarono nella casa. Era piena di polvere e ragnatele. L’odore pungente della muffa entrò nelle loro narici facendoli tossire.
Non c’erano mobili, solo un tappeto in mezzo alla stanza e delle candele messe lì vicino.
– Penso che sia lì sotto la cripta – disse Gideon indicando il tappeto.
Lucifero spostò il tappeto alzando un po’ di polvere facendo così tossire Evangeline che era al suo fianco. Klaus prese in mano una candela e con l’altra aprì la botola. Un odore di morte e putrefazione uscì da lì sotto. Lucifero fu il primo a scendere portandosi una mano davanti al naso. Scese per seconda Evangeline e poi Klaus e Gideon. Infondo a quel posto puzzolente c’era una porta rossa.
– Devo andare da sola – disse Evangeline facendosi coraggio, prese una torcia dalla borsa che teneva Klaus e facendo qualche passo si avvicinò alla porta che finalmente l’avrebbe portata alla libertà.
Aprendo la porta, entrò in un lungo tunnel. Alla fine di questo lungo tunnel del sottosuolo c’erano fiammelle di fuoco che donavano luce nel momento in cui Evangeline attraversava il lungo corridoio. Man mano che avvicinava all`ingresso della Cripta Oscura l`aria si faceva fitta e pesante, era quasi irrespirabile. La temperatura era bassa e man mano che si avvicinava all`ingresso della Cripta, scendeva sempre più. Evangeline stava tremando, aveva paura, ma doveva farcela.
Arrivò davanti all’ingresso della Cripta e con un incantesimo l’aprì. La cripta era diversa da come l’aveva immaginata, era luminosa e piena di candele rosse.
Evangeline ti stavamo aspettando.
– Chi siete? –
Siamo gli angeli del perdono. Abbiamo visto il viaggio che hai intrapreso. Le cose che hai visto. Sei riuscita a resistere a tutto quello e non hai abbandonato Lucifero. Complimenti.
– Grazie, ma cosa succede? –
Non vuoi indietro il tuo cuore?
– Si certo, è solo che non capisco. E’ stato Lui a togliermi il cuore e voi che siete angeli volete ridarmelo indietro. Pensavo che dovessi combattere, anche se credo che non ci sarei riuscita molto bene –
La risata degli angeli echeggiò nella cripta. No sciocchina. Abbiamo visto il tuo viaggio. Questo ci è bastato per vedere quanto tu amassi quel uomo e quanto lui amasse te. Anche se a noi ovviamente non piace e agli angeli nel piano di sopra non va giù che stiate insieme. Ma qui decidiamo noi, quindi adesso riavrai indietro il tuo cuore.
– Oddio, vi ringrazio – disse fra le lacrime Evangeline.
Un angelo le si materializzò davanti. Con un viso lungo roseo dall’espressione vivace. Una folta capigliatura dorata che gli incorniciava il viso. I piccoli occhi azzurri erano brillanti e lucenti. Indossava una lunga veste bianca con una cinta intorno alla vita dorata. Tra le mani teneva il cuore di Evangeline. Un cuore fatto di cristallo che illuminava di luce proprio fra le mani dell’angelo. Evangeline lo prese fra le mani e finalmente aveva riavuto indietro il cuore. Evangeline chiuse gli occhi e stringendolo fra le mani, una luce lo avvolse, quando la donna riaprì gli occhi il cuore era scomparso, ma lo sentiva forte e chiaro nel petto che pompava velocemente. Sorrise felice, finalmente ci era riuscita. Riaveva il suo cuore indietro.
– Vi ringrazio – disse la donna portandosi una mano sul cuore.
È stato un piacere. Ora vai, sei libera.
La donna annuì ed uscì di corsa dalla cripta, percorse velocemente il corridoio, quando fu arrivata davanti alla porta fece un respiro profondo e poi guardandosi indietro se ne andò.
Quando Evangeline uscì da lì, il primo ad andarli incontro fu Lucifero che l’abbracciò, stringendola fortemente fra le sue braccia. Lucifero strofinò il suo naso contro quello di Evangeline e le diede un bacio pieno di amore. Dopo di quello se ne diedero un altro, un altro ancora e poi altri cento.
– Finalmente amore mio – disse dolcemente Lucifero sorridendole, guardandola fissa negli occhi.
– Evviva! – esclamò Klaus battendo le mani e saltellando sul posto, facendo così scappare un sorriso a Lucifero.
– Sono così felice Eva – disse Gideon abbracciandola.
– Bene, ora possiamo tornare a casa – disse Lucifero prendendo per mano Evangeline e uscendo da quella catapecchia.
– Tra un paio di mesi saremo una famiglia – disse il demone accarezzando la pancia della sua amata, appena furono usciti dalla casa.
– Lo eravamo già – disse la donna indicando Gideon e Klaus.
Lucifero sorrise alla coppia – Potrete vivere con noi solamente se non combinerete guai, va bene? –
Gideon gli corse incontro e gli saltò in braccio, – Certo fratello! – disse il demone dando un bacio sulla guancia al fratello, facendo ridere tutti.
Finalmente potevano tornare a casa tranquilli, sperando sempre di non trovarsi problemi appena arrivati.

 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni / Vai alla pagina dell'autore: OfeliaMontgomery