Film > La Bella e la Bestia
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Autore: Miss Smoaky Arrow    25/02/2014    2 recensioni
Una One shot scritta di getto sulla ''bella e la bestia'' e soprattutto sul momento in cui la Bestia capisce cosa veramente prova per Belle. Tratto dal testo:
Voleva vederla, sentiva il desiderio di osservare il suo viso, di sentire il suo profumo, anche se non capiva il motivo. Arrivò alla sua porta, stava per bussare ma si fermò, erano le due passate e non poteva svegliarla, in realtá non doveva essere li, doveva andarsene. Fece però una cosa che la sua mente non capì ma il suo cuore voleva: mise la zampa sulla maniglia e aprì la porta della stanza della ragazza.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adam, Belle
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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《Pradrone.... dato ... dato che sono ormai em.. le due di notte io... ecco io se non ha più bisogno di me....》Tokins balbettava sia per la stanchezza sia per il terrore di far arrabbiare la Bestia che da ore stava nella stanza a guardare il fuoco. La Bestia si girò lentamente e guardando il piccolo orologio sbuffò : 《 Vattene》 Anche se non si poteva dire che il padrone fosse gentile Tokins, Lumière, e tutta la servitù avevano notato un cambiamento ultimamente, o almeno da quando Belle era arrivata al castello. Era molto meno bestia e per così dire più....più umano. Se ne stava ore e ore nella sua stanza a guardare il fuoco, invece di distruggere tutto ciò che gli capitava a tiro e ruggire come prima. Tokins con un leggero cenno del capo salutò il padrone e uscì dalla stanza. La piccola pendola non lo immaginava ma la Bestia in quei momenti aveva una tremenda confusione in mente e anche se non lo dava a vedere esteriormente si sentiva come se un uragano lo tormentasse e lo divorasse. E questo uragano aveva un nome : Belle. Si, quella ragazza da quando era arrivata lo aveva stravolto, aveva stravolto la sua mente, la sua anima, e il suo cuore. Belle era entrata bella sua vita e da quando lo aveva trattato, non come una bestia, ma come un uomo , lui aveva capito che qualcosa era cambiato. Non sapeva esattamente come o cosa fosse cambiato in lui, ma sapeva che la sua mente o meglio il suo cuore era stato stravolto da quel dolce sorriso di Belle. Se ne stava ore e ore a guardare il fuoco cercando di capire cosa gli stesse succedendo e cosa fosse quello strano sentimento caldo che gli avvolgeva il cuore. Dopo essere stato seduto sulla poltrona per quello che gli sembrava un eternitá si alzò quasi di scatto, uscì dalla porta e iniziò a camminare. Il castello era così silenzioso, tutti dormivano, tutti tranne lui. Camminava senza una meta, senza sapere dove stesse andando, a destra, sapeva solo che non poteva piu stare fermo, a sinistra, non voleva più stare fermo a pensare a ciò che provava, a sinistra. Ad un certo punto, all' improvviso, capì dove era finito, o meglio dove i piedi lo avevani portato, o forse il cuore. Era nel corridio che portava alla stanza di Belle. Ma cosa ci faceva li? Perché era finito da lei? E perché non riusciva a fermarsi dal raggiungere la sua porta? Voleva vederla, sentiva il desiderio di osservare il suo viso, di sentire il suo profumo, anche se non capiva il motivo. Arrivò alla sua porta, stava per bussare ma si fermò, erano le due passate e non poteva svegliarla, in realtá non doveva essere li, doveva andarsene. Fece però una cosa che la sua mente non capì ma il suo cuore voleva: mise la zampa sulla maniglia e aprì la porta della stanza della ragazza. La socchiuse appena, ma subito si fermò. Non poteva entrare, cose le avrebbe detto se si fosse svegliata? Oppure se si fosse spaventata? In effetti vedere un essere come lui farebbe terrore a chiunque. Ma non se ne andò, anzi il suo cuore lo spinse ad aprire la porta. La voleva vedere, forse, così, la sua tempesta interiore sarebbe riuscita a placarsi. Entrò piano ,per paura di far rumore, scrutò con gli occhi la stanza . I suoi occhi si fermarono sul letto dove si intravedeva una figura avvolta nelle coperte, illuminata dalla tremolante luce del fuoco nel caminetto. Si avvicinò mentre il suo cuore non faceva altro che battere come un tamburo.Temeva quasi che Belle potesse sentirne il rumore e svegliarsi. Fece il giro del letto e non appena vide il bellissimo viso della fanciulla, il cuore si mosse ancora piu velocemente e la mente si confuse ancora di più. Guardando la ragazza il sentimenti racchiuso nel suo cuore da bestia si mosse, risalendo verso la mente, quasi volendo essere espresso con un pensiero o una parola. Ma quale? Cosa attanagliava il suo cuore e sconvolgeva la mente? Guardava i suoi lineamenti, la bocca rosea, il fine naso e gli occhi coperti dalle palprebe, ma sapeva bene che erano di un incantevole color nocciola. Stette lì vicino al letto per interi secondo, minuti, ore, non avrebbe saputo dirlo. Ad un certo punto si avvicinò al suo viso, voleva... voleva toccarla. Con il dito sfiorò i capelli per poi passare alla guancia rosata. Si sentiva felice. No non era semplicemente felice, ma di più .... era innamorato. Era Amore, ecco cosa provava. Quell' amore di cui la fata aveva parlato e da cui dipendeva la maledizione.Ma ora non gli importava della maledizione, l' unica cosa per lui veramente importante era Belle. La amava e niente avrebbe potuto cambiare ciò. Sentiva che se l' avesse persa avrebbe potuto morirne. Le si avvicinò con il muso e ne respirò il profumo. I loro visi erano molto vicini quasi si toccavano, per lui era una tentazione unica. Ma non si avvicinò oltre qualcosa dentro di lui lo fermava. Standogli vicino non si trattenne e sussuro : 《Belle》a queste parole lei si mosse. La Bestia si ritrasse quasi spaventato, non voleva che lo vedesse in quel momento, temeva di spaventarla, e che per la paura fuggisse di nuovo. Dentro di se sapeva però che questo non sarebbe più successo. Belle si mosse ma non si svegliò, anzi fece una cosa che lo stupì : sorrise. Alla vista di quella dolce espressione anche le labbra della bestia si piegarono in un sorriso. Gli sembrava un angelo, mandato per salvarlo. Avrebbe fatto di tutto per non far spegnere mai quel sorriso. Con questa dolce consapevolezza nel cuore si allontanò e si avvicinò alla porta. Si girò ancora un momento e sussurò nuovamente sorridendo : 《dormi bene, mia dolce Belle》. Uscì dalla porta e si avviò verso la sua camera. La tempesta interiore non si era placata, anzi, si era quasi ingrandita. Ma ora poteva dire di essere felice per questo sentimento. Amore. ---------------------------- ANGOLO AUTRICE: È stata scritta di getto, senza pretese ;) se vi piace recensite !! Pleaseeee ;) In effetti la bella e la bestia non è mai stata la mia favola preferita ma ultimamente l'ho riconsiderata, è stata scritta in un pomeriggio e non so bene perchè la pubbluco, è uno dei miei primi lavori quindi se avete qualche consiglio sono tutta orecchie! ! :) ciao! ! Grazie Queen of the moon ★
  
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