Mezzanotte.
Demi Lovato si sedette al tavolo della cucina, tremante.
Afferrò carta e penna.
Non voleva più vivere. La sua vita era troppo orrenda per essere terminata.
Aveva tradito la fiducia della sua famiglia, dei suoi fan e della sua migliore amica riprendendo la lametta.
Stava distruggendo, di nuovo, sè stessa.
Ma questa volta nessuno le avrebbe impedito di suicidarsi.
Prima di abbandonarli, voleva scrivere delle lettere alle persone che amava di più al mondo.
I fan, Selena, e Joe Jonas.
Iniziò a scrivere.


"Cari Lovatics,
sono io, la vostra Demi.
Voglio scrivervi questa lettera anche se so che probabilmente nessuno di voi la terrà in mano. 
Voglio solo che... anzi, no, vi prego di non credere che sia colpa vostra, perchè non è assolutamente così. 
Voglio solo spiegarvi il motivo di tutto questo.
Tutto questo è iniziato all'incirca poco dopo l'uscita di DEMI.
Molti haters avevano ascoltato Warrior, e avevano iniziato ad insultarmi su Twitter e Facebook, dicendo che ero una montata e mi davo troppe arie.
Ho provato, ve lo giuro, ad ignorarli.
Per un pò ci sono riuscita. Ho eliminato i loro account dalla mia pagina, ma un giorno, è successo.
Ho incontrato una ragazza che piangeva dietro casa mia. Aveva dei tagli sulle braccia.
Mi sono avvicinata a lei ma la ragazza mi ha cacciata.
-Stronza- ha detto. -Non lo capisci, vero? Non capisci che è unicamente colpa tua?
-Di cosa?- le ho chiesto, ignorando l'insulto. -Cosa ti...?
-Io faccio schifo, proprio come te. Demi, è unicamente colpa tua. Credi che con la tua storia tu stia aiutando tante ragazze, non è così? Beh, con me non ha funzionato. Meriti solo di morire. Non sei una guerriera, sei solo una bambina saputella.-ha gridato.
Poi è corsa via.
Ed è da lì che è cominciato, o meglio, ricominciato, tutto.
Ho ripreso in mano la lametta.
"Quella ragazza ha ragione" ho pensato. "La mia storia non aiuta nessuno, ed io non sono una guerriera. Io devo morire!"
Sono dovuta essere molto più attenta, ma nessuno di voi si è accorta di nulla.
Certo, finchè una bambina, una Lovatic di undici o dodici anni, ieri mi ha visto mentre mi tagliavo.
"Demi" mi ha detto. "Cosa stai facendo?
In quel momento non ho visto una Lovatic, una mia fan, ma una mia potenziale nemica.
Avrebbe potuto rivelarvi tutto, ragazzi, ed io non lo volevo.
Mi sono avventata su di lei e le ho procurato un piccolo taglio sulla bocca.
Poi me ne sono andata, senza aitarla, senza provare a fermare l'emorragia.
L'ho lasciata lì, stesa sul duro, freddo terreno, senza aiutarla.
Sono scappata come una codarda.
Quando, l'indomani, ho acquistato il giornale, il titolone annunciava che una bambina era morta per emorragia.
Ed indovinate un pò? Era la piccola fan che avevo incontrato l'altro giorno. Avevo ucciso una persona.
Ed è stato proprio in quel momento che ho deciso di rinunciare alla mia vita.
Domani Demi Lovato non esisterà più.
Prima di abbandonarvi per l'eternità, vorrei chiedervi una cosa: non dimenticatevi di me.
Io non vi dimenticherò mai, ragazzi.
Vi voglio troppo bene per farlo.
Vi prego, non piangete per me.
Mi farebbe troppo male.
Con tutto il mio amore,
Demi".

Demi posò da parte la lettera per i suoi Lovatics, asciugandosi delle lacrime che le erano uscite involontariamente.
Era il momento di dire addio a Selena, la sua migliore amica, e, Demi ne era sicura, sarebbe stato difficilissimo.
Non voleva dirle addio. Purtroppo, però, doveva.
Afferrò un altro foglio e provò a scrivere.





"Cara Selena.
Non so davvero cosa dirti.
Mi sento malissimo, perchè sto salutando la mia migliore amica con una semplice lettera.
Tu, Selena, sei la persona più importante del mondo, per me, ancora più dei miei fan. Sei il mio usignolo.
Non mi hai mai abbandonata, ed adesso che io sto per abbandonare te, io... no, non ci riesco.
Se vuoi sapere la storia completa, leggi i giornali.
Ho ucciso io quella bambina, Sel, perchè lei mi aveva vista mentre mi tagliavo.
Ho ucciso una fan, ti rendi conto?
Dovevo essere io a morire, non lei.
Non lei.
Ecco perchè ho deciso di dirvi addio, a te, ai Lovatics e a Joe.
Ti chiedo solo di perdonarmi per quel che ho fatto.
Avrei potuto vivere ancora a lungo, insieme a te, e forse sarei potuta essere un'amica migliore.
Ma io merito tutto questo.
Merito di provare tutto il dolore, e la sofferenza.
Io devo odiare me stessa.
Ho addirittura ucciso una mia fan, e quindi perchè non dovrei morire anch'io come lei?
Di nuovo, perdonami, Sel.
Ti voglio bene, sei la mia migliore amica, e resterai per sempre nel mio cuore.
Con tutto il mio amore,
Demi".





Demi afferrò un terzo foglio.
Doveva dire addio anche a Joe.
Fece per scrivere "Caro Joe" all'inizio della lettera, ma all'improvviso una mano si posò sulla sua, bloccandola.
-Non farlo, Demi- mormorò qualcuno.
La giovane donna alzò lo sguardo, e non fu sorpresa di trovarsi davanti gli occhi castani del suo ex fidanzato.
-Che cosa ci fai tu qui?- mormorò lei, così piano che Joe dovette piegarsi per sentirla.
-Ho letto il giornale, e ho capito che tu c'entravi qualcosa.- L'uomo la fece alzare e fece aderire il corpo di Demi al suo. -Io non vogio che tu muoia.
Una lacrima scivolò sulle gote di Demi. -Ma io non merito di vivere- sussurrò. -L'ho uccisa... ed era una mia fan...
Joe le posò entrambe le mani sulle guance. -Dems... capisco che ti senta in colpa, però credimi, quella ragazza non vorrebbe che tu muoia.- le disse.
-E tu che ne sai?- domandò lei, sorridendo appena.
-Tu hai giurato di essere un grattacielo, e che qualunque cosa sarebbe successa, saresti sempre risorta dal terreno- le ricordò. -Ora, invece, a me non sembri un grattacielo, ma solo una donna depressa.
Demi riflettè sulle parole di Joe. Era vero, lei l'aveva promesso. Eppure ci era ricaduta dopo l'accusa di una fan.
Che razza di esempio era? 
La vera Demi non era così. Lei avrebbe cercato di mantenere una calma e avrebbe trovato una soluzione.
-Hai ragione- ammise alla fine. Si allontanò da lui. -Ma perchè non vuoi che io muoia?
-Perchè io...-Joe si bloccò, e Demi si girò verso di lui con un sopracciglio alzato. -Allora?
All'improvviso Demi seppe come voleva finire la frase.
Avevano già vissuto un momento del genere, nel 2008, sul set di Camp Rock.
Lei si era appena tagliata ed era corsa via piangendo, desiderando solo di poter stare da sola.
Ma Joe, ovviamente, non aveva rispettato il suo desiderio...

Flashback
Demi era accovacciata dietro un albero, la testa fra le mani, il bel viso nascosto dai lunghi capelli bruni, due lunghe cicatrici sulle braccia.
-Ehi- sussurrò Joe, sedendosi accanto a lei. -Tutto bene?
Demi lo guardò. -No- mormorò. -No, non sto bene.
-Ti va di dirmi perchè?- le propose, scostandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Demi scosse il capo. -Sono solo depressa-sussurrò. -Ma... perchè vuoi saperlo?
-Ehmmm...-verseggiò Joe, arrossendo. -Non posso dirtelo.
La ragazza lo guardò, curiosa. -Ti preeeeeeeeeeeeego!-esclamò.
Joe le si avvicinò.
-Perchè Demi, io ti...amo.- sussurrò.
La ragazza lo fissò a bocca aperta per qualche secondo. Poi fece per aggiungere qualcosa, ma lui la bloccò appoggiando le sue labbra su quelle di lei.



Demi sorrise. -Non serva che tu dica altro- lo fermò.
Si avvicinò a lui e appoggiò la propria bocca sulla ua, in un bacio misto di tenerezza e amore.
E successivamente, quando lui la prese in braccio, portandola in camera sua, pronto per amarla, Demi pensò che non poteva essere più felice di così.









Nota Autrice: Lo so, è orrendo... Ma se vi piace almeno un pochiiiiiiiiiiiiiiiiiino, lasciate una recensione.
Un bacio-Demi is my hero