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Autore: Cinziart_96    03/03/2014    2 recensioni
Fa terribilmente freddo, tira un vento gelido, si sono quasi persi per la foresta, il principe Artù si è lasciato sfuggire un cervo magnifico e per coronare il tutto piove.
Può andare peggio?
Sì. Non dimentichiamoci che Merlino si è preso una bella influenza.
Enjoy!
Genere: Avventura, Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Gaius, Merlino, Principe Artù | Coppie: Merlino/Artù
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Terza stagione
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Capitolo 08: Casa dolce casa
 
Quando Merlino si svegliò, il Sole era già alto nel cielo e gli accarezzava i lineamenti dolcemente. Aveva una sensazione di leggerezza a pervadergli il corpo ed era felice. Forse anche per il sogno che aveva fatto. Non so lo ricordava bene, ma c’era sicuramente un drago bianco a volare su Albion.
Sorrise, stiracchiandosi sotto alle coperte. Incrociò le batte dietro la testa e chiuse gli occhi, assaporandosi il momento. Finalmente dopo giorni, poteva dire di sentirsi bene. Avrebbe dovuto ringraziare Gaius per tutto… e anche Artù, si disse sollevando le coperte. Non era certo quello che ricordava, ma gli pareva che il principe ci fosse sempre stato ogni volta che lui apriva gli occhi. Sicuramente centrava qualcosa con l’arrivo di Gaius. Sorrise. Proprio non se lo aspettava.
Lentamente si mise seduto, appoggiando i piedi nudi su un tappeto ispido. Guardandosi intorno vide le sue calze e i suoi stivaletti in pelle che subito si infilò. Poi appoggiandosi a una sponda del letto si alzò in piedi. Ebbe un breva capogiro e in quel momento le gambe gli parvero particolarmente instabili; si sforzò comunque di rimanere in piedi. Respirò profondamente un paio di volte poi, chiudendo gli occhi, mosse un passo verso la porta. Tutto bene, si disse, posso farcela.
Così camminò con sempre maggior sicurezza e qualche passo dopo stava tirando la maniglia della porta verso di sé.
-Merlino!-
Il ragazzo per lo spavento si ritrasse di colpo, barcollando all’indietro.
-Tutto bene?- disse il principe, afferrandolo al volo per un braccio, evitando la caduta.
-Artù…- disse Merlino cercando l’equilibrio. –Starei meglio se voi non mi aveste spaventato così!-
Il principe lo ignorò, lasciandogli andare il braccio.
-Finalmente sei guarito, Merlino. Temevo quasi di non rivederti più.-
Il mago strabuzzò gli occhi. –Vi stavate preoccupando per me?-
-Ma scherzi? Non sarebbe stato facile trovare un altro servo per il principe di Camelot.- spiegò Artù con ovvietà. –Non si trovano quasi mai servi con le tue scarse capacità e il tuo pessimo senso dell’umorismo.-
-Ah ecco. Stavate scherzando.-
Artù uscì dalla stanza, invitando Merlino a fare lo stesso. Lui lo seguì barcollando, ma appena giunse in prossimità delle scale si fermò. I primi gradini iniziarono a spostarsi da destra a sinistra tremolando leggermente. Merlino  chiese gli occhi e fece un respiro profondo, concentrandosi sul fatto che lo scale non si muovono da sole.
-Merlino?-
Il ragazzo aprì gli occhi, intercettando lo sguardo del principe.
-Scendi o no?-
Il mago abbassò lo sguardo sulle scale ma queste ancora tremavano; comunque si convinse ad appoggiarci sopra un piede, ben attento a non lasciare il corrimano. Basandosi su questa certezza, quasi non si rese conto che aveva ancora perso l’equilibrio.
-Merino? Stai bene?-
Le braccia forti di Artù lo sorreggevano, per fortuna. Merlino alzò il viso verso quello del principe , sorridendo leggermente alla sua espressione preoccupata.
-Certo che sto bene, Artù.-
-Va bene… allora come mai stavi per fare un volo giù dalle scale?-
Merlino cercò di rimettersi in piedi sulle proprie gambe, sempre appoggiandosi a un braccio del principe.
-Io… sono inciampato.-
-Giusto.- approvò Artù, facendosi passare un braccio dell’amico dietro al collo. –E io sono un cavallo.-
Merlino scosse la testa. –Voi non siete un cavallo. Siete un asino.-
Artù stava per replicare, ma i ragazzi erano finalmente arrivati alla fine delle scale e Gaius li aveva affiancati.
-Merlino! Già in piedi? Non ti sembra azzardato?-
Il ragazzo sorrise, ma venne bloccato dal principe.
-In effetti non è in piedi, Gaius. Lo sto trasportando io.- disse con una punta di malizia nella voce.
Il medico sorrise, notando le occhiate che si lanciavano i due giovani.
-Avete perfettamente ragione, sire.- Poi continuò, rivolto a Merlino. –Ce la fai a cavalcare fino a Camelot?-
-Se prima non mangio qualcosa, io non mi sposto da qui nemmeno si mi imploraste.-
Artù roteò gli occhi, ma lo trasportò fino a un tavolo, sotto lo sguardo curioso dei pochi presenti. Merlino venne aggiornato da Gaius su quello che era successo a Camelot, mentre iniziava a pranzare con i cibi più sostanziosi che la cucina poteva offrirgli.
 
Il gruppetto arrivò a Camelot nel pomeriggio senza troppi problemi, oltre al continuo battibecco scherzoso tra Artù e Merlino.
-C’è stato un momento, sire, in cui vi ho sentito dire che per voi sono più che un servo…- iniziò Merlino, cercando di risultare impassibile.
-Certo. Sei molto più che un servo. Sei un completo idiota.- annunciò Artù senza guardarlo.
-Oh no. Io vi ho sentito dire che mi consideravate un amico!-
-Beh, Merlino… stavi male. E’ ovvio che avevi le allucinazioni.-
-Sono certo del contrario, sire.-
Artù fece fermare il cavallo, poi si voltò indietro per osservare il suo servitore.
-Io. Non. Ho. MAI. Detto. Una. Cosa. Del. Genere!-
Merlino sogghignò, mentre il principe si voltava e riprendeva la marcia.
Poco dopo Camelot comparve nella loro visuale. Appena giunti alle porte del castello i viaggiatori vennero accolti dal re in persona che, ovviamente, sgridò il figlio per il suo comportamento. La stessa sorte toccò a Gaius e Leon me nessuno gli diede molta importanza. Ognuno si ritirò nelle proprie stanze per lavarsi di dosso la fatica e la stanchezza del viaggio.
-Non lavarti con l’acqua troppo calda, Merlino!- gli fece osservare Gaius.
-Va bene.-
-E non starci troppo!-
-Va bene, ho capito!- rispose il ragazzo sbuffando. Non era un bambino. Certe cose poteva capirle anche da solo.
Mentre si immergeva nella tinozza sospirò tranquillo, finalmente era a casa. Probabilmente Artù avrebbe continuato a trattarlo come suo solito, ma era una normalità a cui Merlino alienava, nonostante tutti i problemi che ne derivavano. E poi, era sicuro che il principe gli avesse detto che era un suo amico.
Sorrise, ascoltando il battito tranquillo del suo cuore.
 
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Note Autrice:
Buonsalve a tutti! ^_^ Come potete intuire siamo arrivati al capolinea. Alla fine, al grande “The End” finale scritto in caratteri bianchi su fondo nero. Merlino è guarito, Artù si è confermato l’asino di sempre, Gaius è diventato il nostro salvatore e tutti quanti sono tornati a casa. Nella bella Camelot. E’ proprio il caso di dirlo. Mi sono davvero divertita a scrivere questa ff. Non so se per voi è stato bello leggerla ma io mi sono sicuramente divertita e, cosa ancora migliore, è che l’ho condivisa con voi. *abbraccia*
Un ringraziamento particolare va sicuramente a 
Erianthe che mi ha gentilmente seguito e corretto in questa mia primissima storia nel fandom di Merlin. Grazie. Grazie davvero di cuore. Lo stesso vale anche per WrongandRight che non ha mai smesso di leggere. Ma non dimentichiamoci anche di tutte le persone che hanno recensito, seguito e letto da anonimati la storia. Non hanno meno importanza. :D GRAZIE!
 
Merlino: Co-cosa? Ç__Ç
Artù: Già. Hai capito bene.
Merlino: Ma… io mi ero affezionato a questa storia! Non può finire! Non ora. Non così!
Artù: Merlino, è tipico di tutte le storie. TUTTE arrivano prima o poi alla fine.
Merlino: *incrocia le braccia* Ma io non voglio che finisca.
Artù: Merlino, è già finita, non vedi? Siamo nelle note finali dell’ultimo capitolo!
Merlino: T^T Bwaaah… *abbraccia il principe inzuppandogli la camicia di lacrime* N-non… non potete fare qualcosa? Qualsiasi cosa… vi prego Artù… T^T
Artù: O___O Mer-Merlino…? Lasciami!
Merlino: *scuote la testa sul petto del principe, la parole bloccate dalle lacrime*
Artù: Merlino, se mi lasci vedo di fare qualcosa per questa storia. Ma sappi che sarà solo ritardarne la fin-
Merlino: GRAZIE!!! *lo abbraccia ancora più forte, per poi lasciarlo andare *


...Beh, dopo una cosa del genere non posso che scrivere un ultimo capitolo. Merlino e Artù sono troppo teneri. ^_^
Un abbracico e al prossimo (e purtroppo ultimissimo) capitolo.
Gallifrey_96



La storia è basata su fatti e personaggi creati e appartenenti alla BBC e a chiunque ne detenga i diritti. La storia non è scritta a scopo di lucro, ma solo per mio puro diletto.
  
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