Gatti e Pesci

Si diceva che Aphrodite di Pisces fosse tanto bello quanto spietato e di Death Mask di Cancer che fosse sadico e crudele.
Nessuno però sapeva che Death Mask, era, sì, crudele con tutti, ma non con il suo gatto. E riguardo ad Aphrodite... le dicerie non parlavano della sua gelosia, altrimenti si sarebbe vociferato che raggiungeva livelli quasi divini. Il Saint del Cancro ne sapeva qualcosa. Insomma, come disse poi a Shura, se all'inizio aveva trovato esilarante sapere da un Kanon ubriaco perso di come era corso all'anagrafe per cambiare nome, poi si era dovuto ricredere. Al santuario di Atena quel racconto spassoso (perché, cacchio, chi può essere così stronzo da chiamare suo figlio Sega), non era che un puntolino fra mille altre stranezze. Ad ogni Saint la sua e non stava neppure ad elencarle, figurarsi giudicarle, insomma, lui aveva delle facce come carta da parati!
Ma la gelosia di Aphro batteva tutto, secondo lui, o almeno così si lamentò con Shura.
Il Capricorno ascoltò paziente il racconto, più per abitudine che per reale interesse. Quando Death aveva di che sfogarsi correva da lui. Non si poteva dire lo stesso.Una volta gli aveva chiesto come risolvere una questione con Aiolia del Leone e la risposta di Death Mask era stata: -Il Leone è un felino, i felini odiano l'acqua.-
All'inizio pensò fosse una presa in giro, quando però vide il Saint della Quarta Casa appostarsi sul tetto della Quinta armato di idrante (da dove si fosse tolto quella pompa restava un mistero) capì che i suoi problemi era meglio se li risolveva da sé. Dal giorno Aiolia divenne idrofobico.

Death Mask si dondolava nervosamente sulla sedia reggendo fra le braccia un fagottino bianco avvolto in una coperta, proteggendolo persino dall'aria e guardandosi nervosamente intorno.
-E' pazzo ti dico, è pazzo!- insistette. Il fagottino miagolò penosamente.-E' stato lui!!-
Shura sospirò.
-Dai, Aphro non può essere stato così crudele... -
-Oh, senti, conosciamo lo stesso Pesce?!- s'irritò Cancer -Lui è crudele, Umberto non è così idiota da infilarsi da solo nella lavatrice!!-
-Ma può capitare un attimo di... ehm, avventatezza?-
Umberto miagolò, in senso di diniego.
Cancer sospirò e riprovò a spiegare all'amico il succo del problema.

Gatti e pesci sono nemici naturali, lo sanno tutti, ma normalmente il gatto caccia e il pesce fugge. Nel caso di Umberto, il suo pesce era uno svedese molto possessivo. Death Mask aveva trovato il gattino bianco nel portico e dopo diversi tentativi di scacciarlo, si era arreso all'evidenza: al gatto piaceva la sua Casa. All'inizio lo usò per non sprecare gli avanzi, poi cercò di insegnarli a portargli le pantofole (così, a tempo perso, giusto per non doversi sforzare troppo lui) ma fallì su tutti i fronti. In compenso, Umberto era abilissimo nella caccia dei topi e un campione di tenerezza. Persino quando si presentava al padrone di casa con un topo morto in bocca riusciva ad essere tenerissimo, piccola palla di pelo. Tempo una settimana e i due erano diventati inseparabili.
Peccato che ad Aphro questo non piacesse.
-Quel gatto ti segue anche alla toilette.- commentò con un sorrisetto di scherno.
-E allora? E' un maschio.-
-E tu sei etero, eh?-
-Vuoi venire alla toilette con me, pesciolino?- gli domandò allora lui, allungando la mano, ma Aphrodite lo scacciò.
-No, grazie.-
E lì pensò che fosse finita. Ma quanto si sbagliava...
Quando si incrociavano, i due "rivali" sembravano fare a gara a chi stesse più appiccicato a lui, per non parlare delle occhiatacce assassine e degli agguati. Umberto si appostava sotto il tavolo e riservava alle gambe di Aphrodite lo stesso trattamento che riservava ai topi. D'altro canto, il Cavaliere di Pisces tentava di inchiodarlo al muro con le sue rose appena entrava nella Casa, a mo' di saluto.
Ma ancora gli sembrava solo un'antipatia molto forte!
Quel giorno era andato nella lavanderia per buttare i suoi abiti nel mucchio di roba da lavare. Con sua grande sorpresa, non trovò la montagna di panni che si aspettava, in compenso il cestello della lavatrice vorticava rumorosamente. Sofia aveva messo a lavare i suoi abiti?
-Peccato che Sofia fosse in ferie!- esclamò battendo la mano sul tavolo con forza, mentre Shura deglutiva.
-E poi...- continuò il racconto, con aria affranta -Appena ho dato un'occhiata, ho visto Umberto girare nell'oblò! Ti rendi conto?! L'ho tirato fuori immediatamente, era ridotto a uno straccio... è stato terribile! Non respirava, ho dovuto rianimarlo!- solo al pensiero gli venne la pelle d'oca di nuovo.
Shura rabbrividì.
-Incredibile... non pensavo che Aphro fosse così... -
-Oh, ci sono un mucchio di cose che nessuno sa di lui.  Senti, devi farmi un grosso favore.-
-Non vorrai vendicarti su Aphrodite?-
-Io? Sono una persona matura, io.- esclamò quello, sarcastico.
-Aiolia.- disse Shura, scettico, scatenando una risata divertita e malefica da parte dell'altro.
-Non ho bisogno di vendicarmi.- disse, con un ghigno -Perché lui era lì con me quando ho cercato di rianimare Umberto e mi ha visto mentre gli facevo la bocca a bocca.-
-Oltre al danno la beffa...- asserì annuendo Shura, per poi trasalire -Hai fatto la respirazione bocca a bocca a un gatto?!-
Death Mask si sporse verso di lui con aria disperata.
-Ti affido Umberto.- gli disse.
-Cosa?!-
-La protezione vittime dei Pesci non esiste, Umberto non può restare alla Quarta Casa, sarà più al sicuro qui!-
-A due passi dalla Dodicesima?-
-Aphrodite non penserà mai che io sia stato così audace.-
-O così stupido.- si sporse verso di lui Shura. -Non ho tempo per occuparmi di un gatto, lo sai benissimo.-
-Che avrai mai da fare?! Siamo in pace!-
Il Saint di Capricorn alzò gli occhi al cielo.
-Per Atena, i nemici non ti telefonano per avvertirti di un attacco!- e prima che l'amico potesse aggiungere qualcosa, esclamò -A parte tu.-
-Quando ho detto a Mu che sarebbe morto in una settimana però ti sei divertito, ammettilo.-
-Te lo concedo.-
E chi se lo dimenticava il Mu guardingo e paranoico che sussultava per qualsiasi cosa e si portava dietro quell'armadio a quattro ante di Aldebaran?
-E poi non ho intenzione di stargli dietro. I gatti vanno seguiti, mangiano, cagano e pisciano dove pare a loro!-
-Oh, ma basta semplicemente che marchi il tuo territorio anche tu e vedrai che non piscerà da nessuna parte.-
-Death... io inizio seriamente a preoccuparmi. Secondo me questo gatto ha qualche strano potere su di te, ti consiglio di mostrarlo a qualcuno. Atena, il Grande Sacerdote, un esorcista, qualcosa del genere.-
-Shura,- iniziò Death Mask afferrandogli la mano con fare melodrammatico -sei il mio migliore amico, posso contare solo su di te.-
Shura deglutì, prevedeva guai, guai molto grossi. Poi chi lo sentiva Aphro?! Quando quei due litigavano, lui era sempre quello che finiva tirato in mezzo, c'era da farli a fettine!
Ma poi Umberto miagolò e gli fece uno sguardo così dolce che non riuscì a trattenere un sospiro di tenerezza.
-E va bene, lascia Umberto da me.-

Il giorno dopo, Shura scoprì  a sue spese quanto Aphrodite potesse essere geloso e crudele.
Da allora anche lui divenne idrofobico.

Umberto si diede alla macchia per un po' di tempo, ogni tanto tornava a far visita a Death Mask, ma solo quando Aphrodite non era nei paraggi.