“Secondo te i bambini nascono come gli alci?” domandò Kristoff. Afferrò le scarpette grandi come l’unghia del suo pollice in tessuto giallo-grigiastro e le guardò. 

Anna sorrise, le guance arrossate ricoperte di lentiggini erano di un vermiglio più scuro rispetto ai capelli legati in due lunghe trecce. Strinse le gambe e socchiuse gli occhi, ridacchiando.

“Me lo ha chiesto anche Olaf” sussurrò. 

Il biondo gonfiò le guance, soffiò dal naso a patata e negò con il capo.

“Non mi paragonare a quel pupazzo di neve” borbottò.

Kristoff mosse con le mani le due scarpette facendole camminare sul ventre rigonfio della moglie coperto da un abito di tessuto rosa.

“Il fiero principino avanza sulla grande montagna fino a raggiungere la torre di carote” sussurrò. 

Anna sollevò le scarpette della medesima grandezza di colore grigio.

“E se fosse una fiera principessa?” chiese. 

Kristoff socchiuse gli occhi, sorrise e piegò di lato il capo.

“Spero sia come sua madre” sussurrò.