Quante volte mi è capitato di pensare di non avere nulla al mondo?Di non poter considerare bello nulla?Di non potermi svegliare col sorriso e pensare che quello che di fronte sarà un giorno bello,più bello di quello precedente?
Troppe volte.

Sono stata troppe volte a concentrarmi sulle cose brutte per riuscire ad aprire gli occhi,ad abbattere i muri intorno a me e vedere quanto sia bello ciò che il mondo,la vita,hada offrirmi.

Per apprezzare le piccole cose però,devi averne viste di brutte.

A me è successo.

Ho vissuto un’intera infanzia pensando di non essere amata,di non poter essere felice e questa è una cosa che mi sono portata per tutta la vita. Non mi sono stati concessi sorrisi da mia madre,abbracci e carezze da mio padre,anche se sapevo che nel profondo lui avrebbe voluto tanto asciugare le mie lacrime quando mia madre me le faceva versare,aiutarmi a rialzarmi quando lei mi faceva cadere,e farmi sorridere quando piangevo.

Lo vedevo nei suoi occhi,nella sua mano sempre lì lì per prendere la mia ma mai veramente tesa e forte.

Non incolpo lui.

Incolpo mia madre.

Comunque sia,il passato è passato e ho deciso di lasciarlo alle spalle perché mi ha portato troppe sofferenze e troppi errori quindi ho deciso di lasciarlo indietro,al suo posto…ovvero nel passato.

Mi sono sentita sola per troppo tempo e dentro di me,a lungo,ho avuto un vuoto che ho sempre saputo essereci,ma che ho sempre fatto finta di ignorare perché mi faceva stare male l’idea di essere vuota dentro e di non poter colmare le mie carenze.

Le carenze di affetto e di amore.

Ma da quando ho Henry la mia vita è cambiata. Ho imparato tanto su come il mondo gira ma soprattutto ho imparato tanto su me stessa.

Ho scoperto che mi piace quando Henry mi stringe il dito con tutta la forza che ha nella sua manina così soffice e paffuta.
Ho scoperto che mi piace solleticargli il pancino perché adoro il suono della sua risata innocente e dolce.
Ho scoperto che amo guardarlo dormire.
Ho scoperto la bellezza che possono avere gli occhi di un bambino quando lo stringi tra le tue braccia e lo ami come se non ci fosse un domani.
Ho scoperto la sensazione che si prova ad avere qualcuno che dipende da te,che ti cerca,che ha bisogno di te,ho scoperto un sorriso che avevo sepolto da troppo.

Mi sono liberata da quella coperta che mi teneva piantata atterra e ho disteso le ali,le ali verso un’aurora che sembra lontata ma che invece è proprio tra le mie braccia,verso un cielo che non finisce mai e verso un sole che splende per ricordarmi che nessun momento sarà abbastanza buio da buttarmi a terra e spezzarmi le ali,ma soprattutto da portarmi via il sorriso.

Perché ora lo so.

Ora so cosa significa guardare un tramonto e sentirsi in pace con se stessi,osservano il cielo cobalto e poi in fondo a tutto un velo di colori che sono talmente belli che probabilmente nemmeno le parole sanno descrivere.

Nuvole rosa su uno sfondo arancio,giallo,rosso e blu,un qualcosa di subilime e indescrivibile che ti fa stare bene e che ti fa pensare che al mondo non possa esistere qualcosa di così bello,di così grande e immenso da toglierti il fiato e farti commuovere.Niente di così speciale e infinito.


E’ lì,in quel momento,con quel tramonto che ti fra brillare gli occhi,con quel cielo che ti riempie il cuore e con di fronte quella meraviglia che sai essere infinita e che sembra essere fuori dal tempo e dalle impurità del mondo,che tu sai di essere viva.