Luci spente: Reo riesce a sentire Akashi e ogni possibile forma del suo imperio anche al buio.
Riesce a scorgere il più giovane, in mezzo alla stanza, che con un gesto si libera della camicia bianca della divisa scolastica, facendola dapprima scivolare sulla propria pelle, perfetta e compatta, per poi piegarla e riporla in ordine su una sedia trovata lì. È il gesto morbido a incantarlo, e quelle spalle dritte e rigide che tradiscono quel poco di disagio che lo rende avvicinabile da un essere umano – per quanto meraviglioso e irraggiungibile. Vede anche la sua mano portata all'avambraccio, in una carezza che tenta di allontanare il freddo o forse qualcosa di diverso; poi Seijuro si accorge di essere visto e allora si gira, stendendo le braccia lungo i fianchi: il suo sguardo è fermo, non lascia trasparire molto.