Anime & Manga > Capitan Harlock
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Autore: Serendipity__    11/03/2014    11 recensioni
"Capitano, io lascio l'Arcadia."
Ma tu hai udito altre parole.
"Harlock, ti prego, fermami."
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harlock, Yuki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Unica premessa: ho visto soltanto il film qualche mese fa e sono rimasta stregata dalla figura tenebrosa/tormentata di Harlock.
Già mentre vedevo il film "shippavo" per Harlock e Yuki Kei, e a distanza di tempo ho dovuto scrivere qualcosa di loro, seppur pochissimo (intanto... perchè non escludo di tornare con qualcosa di più corposo).
Ciao.
Sere




Ci sono giorni che sembrano davvero non finire mai.
Sono quelli in cui vorresti poter non ricordare nulla della lunga strada che ti ha portato sino ad essere ciò che sei, un uomo che vive di rimpianti e scelte sbagliate.
Lei sarebbe solo l'ennesima scelta sbagliata, Harlock.
La senti chiaramente nella tua testa questa voce, è quella dell'unica coscienza rimasta nella tua vita: Tochiro.
E' a lui che ti aggrappi in questi giorni, perchè diversamente non avresti la forza di resistere da solo.

Così è solo nella tua mente che ti vedi percorrere i lunghi corridoi dell'Arcadia, come un'ombra solo appena più scura delle altre.
Il passo deciso e la volontà salda di raggiungere la tua meta il prima possibile.
Perchè hai atteso così a lungo, che ora non vuoi più perdere nemmeno un attimo.
Nessuno intralcia o rallenta il tuo cammino, tutti ti temono più che mai quando sul tuo viso si disegna quel cipiglio che di solito è foriero di aspre battaglie.
Ne hai vinte così tante, da non temere più alcuna sconfitta.
Quella che gli altri scambiano per arroganza, in realtà, per te è solo l'incrollabile certezza che il tuo destino fosse solo quello che ti attendeva.
Capitan Harlock, il pirata senza anima, taciturno e ribelle.

Nella tua visione, invece, la tua anima brucia insieme alla carne in un fuoco inestinguibile che ti accompagna da tanti anni.
Da quando il tuo sguardo si è posato su di lei.
I suoi occhi ti hanno guardato come nessun'altro prima aveva mai fatto, conquistandoti irrimediabilmente ancora prima che ne conoscessi il nome.
Yuki Kei.
Un suono più dolce da udire tra le cupe risonanze della tua nave, l'Arcadia.

Sì, Capitano. Subito, Capitano. Agli ordini, Capitano. Come vuole lei, Capitano.
Lei, invece, non lo ha mai pronunciato il tuo nome.
Forse nella tua visione lo farà per la prima volta, quando finalmente ti mostrerai a lei senza più maschere.
E' per questo che ti sei spogliato di tutto ciò che fa di te Il Capitano, abbandonando il tuo mantello, la tua pistola, la tua benda.
Stai andando da lei proprio come ti vedi ogni sera, quando nella solitudine della tua cabina provi a ricordarti com'eri prima di navigare senza tregua tra le stelle.
Prima che rinunciassi a vivere.

Non è tardi per farlo.
Ne sei sempre più convinto ad ogni passo che ti divide da Yuki Kei.
Sarà come abbeverarsi di nuovo alla fonte della vita, le tue cicatrici lavate via dalle sue mani innocenti.
Sarà come risorgere in una terra nuova, sotto un sole che da troppo tempo per te splende solo oscuro.

Ora vedi la porta della sua cabina.
Hai bussato ad essa forse in tutto due volte da quando l'Arcadia è diventata anche la sua casa.
Il suo sguardo di speranza un lampo fugace, subito spazzato via dalla tua voce sempre uguale, fredda e perentoria.
"Non riuscivamo a comunicare con te. Devi dare il cambio a Yattaran sul ponte di comando."
Ora sono altre le parole che pronuncerai e dopo un tempo lunghissimo, la paura è di nuovo tua compagna.

Temi di non saperle dire come lei invece merita.
Sei da così tanto tempo solo Capitan Harlock, che quasi stenti a ricordare qualsiasi azione che non sia combattere o distruggere.
Con Yuki Kei si tratta di costruire, invece.
Ti domandi se ne sarai ancora capace, ma forse speri di più che sia lei a sapertelo insegnare di nuovo.
E tu vuoi imparare, ne sei assolutamente certo.

Il colpo alla porta risuona secco come il primo sparo sul campo di battaglia.
Poi ti maledici subito per questo pensiero.
Il pirata fatica a cedere le armi all'uomo.
E ti maledici ancora, perchè lo hai fatto di nuovo.
Sei solo Harlock, maledizione, e sei lì per lei.

Un tremore improvviso ti coglie, mentre il viso sprofonda tra le mani in un gesto affranto.
Harlock, smettila di farti del male.
La voce non è più solo nella tua testa ma intorno a te.
Tochiro, aiutami!
Lo gridi con tutto te stesso, perchè non sei più nulla in questo momento, nè uomo, nè pirata.
Non sei più un corpo fatto di carne, ma solo di dolore, intenso, straziante, assoluto.
Yuki Kei, nella realtà, sta lasciando l'Arcadia e tu glielo stai permettendo.

Lei sarebbe solo l'ennesima scelta sbagliata, Harlock, e tu lo sai.
Forse stai gridando davvero, non lo sai con certezza.
L'ultima volta che lo hai fatto è stato quando hai capito che il tuo mondo sarebbe diventato solo la galassia scura e fredda che solchi con la tua nave.
Hai urlato tutta la tua paura, prima che tu diventassi un uomo solo e vuoto.
E la tua ultima speranza di spazzare via quella solitudine, sta uscendo dalla tua vita.

Capitano, io lascio l'Arcadia.
Ma tu hai udito altre parole.
Harlock, ti prego, fermami.
Ma Yuki Kei deve ricostruire il suo mondo lontano dall'Arcadia e dal suo Capitano.
Perchè ormai siete entrambi legati dallo stesso destino, e lei non ne deve fare più parte.

Amare significa anche questo, Harlock.
Tochiro continua ad essere la tua unica coscienza, lo sai e ti aggrappi ad essa come un naufrago nella tempesta.
Fai partire questa nave, Tochiro, portami via.
L'Arcadia stride e vibra come non ha mai fatto.
Soffre insieme al suo Capitano, dilaniata dallo stesso dolore.
Non sentirà più su di sè i passi leggeri di Yuki Kei.
Come tu non sentirai mai più la sua voce, nemmeno nelle tue visioni, chiamarti Capitano.

Forse c'era scritto proprio questo nelle stelle che hai scrutato a lungo nelle tue notti insonni.
Quando la immaginavi addormentata nella sua cabina, al sicuro sull'Arcadia proprio come se fosse stata tra le tue braccia.
Ora, però, non riesci a pensare ad altro che al dolore che provi.
Non si spegnerà mai, questa volta ne sei certo anche senza dover guardare tra le stelle.
Sei e rimarrai per sempre Capitan Harlock, il pirata senza anima, taciturno  e ribelle.

  
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