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Autore: xsecondchoice    11/03/2014    1 recensioni
Alex, 20 anni, sta cercando se stessa nella bellissima e grandissima Londra, dove però è sola e lontana da casa, l'Italia. Una sera, dopo una giornata difficile, decide di affogare tutta la sua tristezza nell'alcol, così si dirige in un pub vicino casa sua.
Questa sua folle decisione le cambierà completamente la vita!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Capitolo otto -

«Posso farti una domanda?», mi chiede Robert. Siamo seduti abbracciati sul cofano dell’auto, avvolti da una coperta ad ammirare le stelle.
«Certo», rispondo mentre mi faccio penetrare dal calore che emana il suo corpo
«Non fraintendere. Non voglio essere invadente, ma ho bisogno di saperlo. Prima quando hai visto Andrea, c’è stata una parte di te, anche minuscola, che era felice di rivederlo?»
La domanda mi spiazza. Non me lo sarei mai aspettato, non qui, non in questo momento di estrema romanticità.
«No», sorrido per non sembrare imbarazzata «Ma perché me lo chiedi? Mi sembrava di essere stata chiara prima, quando ti ho detto un centinaio di volte che lo odio».
«Lo so, ma so anche che le persone sono molto brave a mascherare i loro veri sentimenti. E il fatto che tu abbia ripetuto così tante volte che lo odi, probabilmente significa che ancora un po’ lo ami. O almeno ami i ricordi che hai di lui. E non importa che ti abbia ferita, lui è stato il tuo primo amore e sarà sempre nel tuo cuore».
Le sue parole sono come un pugno nel petto. Non solo perché in parte sono vere, ma anche perché ancora una volta mi sta dimostrando che è totalmente diverso da come pensavo fosse.
«Robert, lui non mi ha solo ferita. Lui mi ha distrutta. E non importa tutto quello che è successo prima, perché mi ha fatta sentire come se non valessi nulla. Non potrò mai perdonarlo. Mai». I miei occhi sono pieni di lacrime, ma sto facendo di tutto per ricacciarle dentro. Non voglio più piangere stasera.
Lui mi osserva per qualche secondo, poi si avvicina e mi bacia. Mi bacia con così tanta dolcezza che non ricordo neanche più il motivo per il quale poco prima stessi per piangere.
«Mi dispiace. Non volevo farti tornare alla mente brutti ricordi», mi dice appoggiando la sua fronte alla mia «E ti giuro che lo odio anche io per quello che ha fatto. È solo che ho paura»
«Paura?», sorrido voltandomi per guardandolo negli occhi «Paura di cosa?»
«Ho paura che lui possa farti allontanare da me. Lo so che è presto, che non stiamo insieme… però tra noi c’è qualcosa e io ci tengo davvero molto a tutto questo. Ora mi prenderai per pazzo»
«No. No, io… capisco esattamente quello che vuoi dire. Ma non hai niente di cui preoccuparti. Io non provo più nulla per lui. Niente di niente. Non lo odio nemmeno più», ridacchio
«Addirittura?», ride anche lui «Bene, mi fa molto piacere. Ma sappi che se dovesse darti fastidio di nuovo, me ne occuperò io!»
«D’accordo. Ora però basta parlare di questa cosa, ti prego», gli faccio gli occhi dolci.
«Va bene, mademoiselle. Adesso, però, andiamo. Inizia a fare davvero freddo».
 
«Hai visto? Siamo riusciti a fare le cose in ordine», dico poco dopo essere salita in macchina «Siamo prima andati a cena… e poi ci siamo baciati. Molte volte», sorrido, ripensando alla serata appena passata insieme.
«Già. Siamo stati proprio bravi», risponde sorridendo a sua volta
«E adesso che si fa?», chiedo mordendomi un labbro.
Non so perché ma vengo travolta da un improvviso panico. Vorrei chiedergli di venire a casa mia, ma allo stesso tempo ho paura che possa fraintendere la mia richiesta.
Non voglio andare oltre ai baci, per ora. Voglio solo continuare questa splendida serata con lui, raccontandoci cose l’uno dell’altra.
«Non so. Avevo programmato solo di portarti a cena e poi a Primrose Hill. Al dopo non ci avevo pensato. Potremmo andare da me, se vuoi».
E ora che rispondo? Non posso dirgli di no. Penserebbe che mi sono annoiata e che voglio tornare a casa.
«Va bene, andiamo!», rispondo entusiasta. Magari anche lui ha solo intenzione di parlare.
Si, certo Alex. Ricordati che è pur sempre un ragazzo.
Dopo qualche minuto arriviamo davanti casa sua, lui scende dall’auto e mi viene ad aprire la portiera, proprio come un vero gentiluomo. E lo era stato per tutta la sera. Quindi, fanculo i miei pregiudizi, sono sicura che lo sarà fino alla fine del nostro appuntamento.
Il suo appartamento è dieci volte più grande del mio, ed è sicuramente arredato molto meglio.
«Wow», dico guardandomi intorno «questa sì che è una casa»
«Ti piace?», mi chiede con un’espressione soddisfatta
«Dire che mi piace, è riduttivo. Io lo amo. Sappi che questo appartamento è stato nei miei sogni per tutta la mia vita», continuo affascinata guardando il Tamigi fuori dalla finestra.
«L’ho sognata anche io per molto tempo, e alla fine sono riuscito a comprarla»
«Come ci si sente ad essere una celebrità?», gli chiedo voltandomi e lasciandomi alle spalle il panorama. Robert si avvicina ad una poltrona e si siede, poi dandosi una pacca sulla gamba mi invita a sedermi in braccio a lui.
«Sai, io non penso mi ci abituerò mai a tutto questo», mi risponde mentre mi accoccolo accanto a lui «E’ arrivato tutto così in fretta nella mia vita che non ho nemmeno avuto il tempo di rendermene conto. Un giorno ero Robert e il giorno dopo Edward Cullen.
Non fraintendermi, io amo il mio lavoro. È solo che a volte vorrei essere una persona normale»
«Perché? Non c’è niente di bello nell’essere normali. La normalità è noiosa»
«Sì, è vero. Ma a volte quella noiosa normalità mi manca. Soprattutto quando vedo la mia faccia su ogni copertina di stupide riviste scandalistiche, che si inventano storie assurde su di me e sulle persone a cui voglio bene»
«Certo, non deve essere facile essere sempre al centro dell’attenzione di tutto il mondo»
«No, non lo è», dice abbassando lo sguardo con una strana malinconia «Soprattutto quando vieni a scoprire che quello che hanno scritto sulla tua ragazza è vero. E vedi quelle foto su tutti i giornali, su tutti i siti, su tutte le tv…»
Credo stia parlando della donna di cui mi aveva raccontato a cena. Nonostante conoscessi il nome di Robert, prima ancora di incontrarlo, non avevo mai seguito la sua carriera. Avevo visto solo il primo film della saga di Twilight, ma siccome l’avevo visto con Andrea, ho preferito non guardare gli altri.
«Parli della ragazza di cui eri innamorato?», chiedo cercando il suo sguardo
«Già», sorride «Sto parlando di Kristen»
Kristen… ma certo! La sua co-protagonista in Twilight. Avevo letto da qualche parte che tra loro due c’era una storia.
«Raccontami, ti prego», gli chiedo «So che è una cosa difficile da dire, ma vorrei sapere perché sei così»
«Così come?», mi chiede sorridendo
«Attento ai sentimenti degli altri. Gentile. Felice ma allo stesso tempo tremendamente triste. Ferito»
«Non sono triste», continua sorridendo «E’ solo che non mi piace molto parlare di questa cosa. Però, ormai l’ho tirata fuori, quindi…»
«Non voglio obbligarti, Robert»
«No, tranquilla.
Io e Kris ci siamo conosciuti al provino per il film di Twilight. Lei mi ha colpito subito. Era bellissima e i suoi occhi verdi mi facevano impazzire. Mi presi una vera e propria cotta per lei.
Purtroppo, però, lei era fidanzata, ma io non mi diedi per vinto e la corteggiai finché finalmente riuscii a farla innamorare di me.
Dopo qualche mese insieme, lei era diventata il mio mondo. Non riuscivo a stare senza di lei, e lei non riusciva a stare senza di me. Eravamo così innamorati che a volte credevo di poter morire da un momento all’altro per il troppo amore.
A sentirmi parlare così ora, mi sento uno stupido, ma ti giuro che allora non esisteva uomo più felice di me. Avevo tutto. Eravamo perfino andati a vivere insieme»
«Dovevi essere proprio felice. Te lo si legge negli occhi che ti manca come l’aria», lo interrompo un po’ scossa dal suo racconto.
Io sono stata innamorata, è vero, ma di certo non come lui. A confronto, il mio, era un amore innocente.
«Voglio che tu capisca che non mi manca lei», dice prendendomi le mani «Ma mi manca avere qualcuno che mi faccia sentire così»
So esattamente cosa intende. Una volta che hai provato certe cose, certe emozioni è difficile dimenticarle. E vorresti solo poter tornare indietro per viverle ancora e ancora.
«E poi che è successo?», chiedo curiosa
«Non so neanche bene io come sia successo, o perché, ma lei è andata a letto con un altro uomo. Ma sai qual è stata la cosa peggiore? Che le non sia riuscita a dirmelo.
Dopo due anni insieme, lei mi ha mentito per mesi, continuando a dormire nel letto con me, dopo essere stata con un altro. Non dico che non mi sarei incazzato, ma forse, se lei avessi avuto il coraggio di dirmelo, io avrei avuto il coraggio di perdonarla.
E invece sono dovuto venire a sapere tutto da quegli schifosi giornaletti scandalistici»
«Mi dispiace così tanto, Robert», lo abbraccio.
Tutto quello che gli era successo era orribile. Non osavo immaginare il dolore che aveva dovuto provare.
«Già. Ma sai che ti dico? Si vede che non era quella giusta», mi sorride facendo spallucce.
Io prendo il suo volto tra le mie mani e gli do un grande bacio, cercando di trasmettergli tutta il mio affetto nei suoi confronti. «Quindi essere famosi fa schifo?», chiedo allontanandomi.
Lui scoppia a ridere «No! O almeno non sempre. La maggior parte delle volte è bellissimo», sorride con lo sguardo perso in qualche ricordo «Soprattutto quando le persone ti fermano per strada e ti dicono che sono fieri del tuo lavoro, o che gli è piaciuto il quel film a cui hai lavorato per così tanto tempo»
«Quindi non lo fai solo per soldi?»
«Oh, certo. I soldi sono la cosa più importante», risponde scoppiando a ridere di nuovo. Io lo seguo e dopo qualche secondo finiamo col perderci l’uno negli occhi dell’altro.
Lui mi stringe forte a sé e io gli accarezzo il volto e capisco che qualcosa è cambiato tra di noi. Sorrido e chiudo gli occhi appoggiandomi al suo petto con una certezza: da quella notte non sarei più stata sola.


Spazio dell'autrice:
Hello people! :3 
Ecco un'altro capitolo! Finalmente Alex riesce a capire fino in fondo come è fatto Robert, e lui riesce ad aprirsi completamente con lei parlandole di Kristen.
Attenzione: io AMO i Robsten. Non ho nulla contro Kris e credo che nella vita tutti possano commettere degli errori. 
Detto ciò spero che il capitolo vi sia piaciuto, e spero mi facciate sapere cosa ne pensate.
Grazie a tutti voi che seguite/ricordate/preferite questa ff e a voi che lasciate recensioni.
Al prossimo capitolo,
xoxo

p.s. Non centra niente con Robert, ma volevo segnalarvi una one shot che ho scritto su Taylor Swift: All too well.
Mi farebbe piacere se passasse e lasciaste una recensione, ovviamente se vi piace la swift :D


 
   
 
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