VIVI

Sasuke non sentiva più nulla da diversi minuti, era come caduto in un sonno doloroso. Ora però stava bene, non sentiva nessun dolore. Era... morto? Non poteva morire ora, voleva vivere!

Adesso lui voleva cambiare il sistema. Non poteva morire.

Decise di aprire gli occhi, non l'avrebbe data vinta alla morte.

Fu accecato da una luce bianca e dal candore presente tutt'intorno. Quella purezza era troppo irreale, finta. Ci vollero diversi secondi prima che riuscisse a focalizzare bene l'ambiente e la persona che lo stava guardando.

Sasuke sgranò gli occhi, sorpreso. Si alzò da terra e l'altro gli sorrise.

"Ciao, otouto."

Itachi continuava a guardarlo con un mezzo sorriso che sembrava tanto strano sul suo viso, aveva un non so che di sereno.

Non aveva più nessuna cappa, né quella dell'Akatsuki, né quella rossa da Edo Tensei, era vestito come quando era piccolo, come quando era a Konoha.

Sasuke guardò il fratello senza dire niente di tutto quello che aveva da dirgli. Non riusciva nemmeno a capire che cosa provava in quel momento. Rabbia? Sorpresa? Felicità?

"No, non sei ancora morto." disse Itachi prevedendo la sua domanda. Non era morto. Perchè questa notizia non lo rendeva felice? In realtà Sasuke sapeva la risposta.

La speranza di stare con Itachi gli era stata strappata brutalmente via una altra volta.

Sasuke guardò Itachi. Che cosa avrebbe dovuto dirgli?

"Nii-san..." iniziò.

Il viso di Itachi sembrò come riprendere colore, era pervaso da una pace quasi fanciullesca. Era sereno. Da quella luna piena non aveva più sperato di sentirsi chiamare così.

Sasuke guardò il fratello non riuscendo a capirlo. Come poteva non provare rancore? Come poteva essere sereno nonostante tutto? Dove prendeva tutta quella forza?

"Io..." continuó, bloccandosi. Io cosa? Che cosa doveva dirgli? Che gli dispiaceva? Che voleva cambiare il mondo ninja?

"Lo so." rispose il fratello con un accenno di sorriso. Itachi lo sapeva e l'aveva sempre saputo, non aveva mai smesso di credere in Sasuke.

L'altro rimase spiazzato, sentì un calore invaderlo da dentro.

S'avvicinò al fratello e lo guardò con occhi incerti. Ma la sua insicurezza svanì quando incontrò lo sguardo caldo e rassicurante di suo fratello, lo sguardo del suo nii-san. L'abbracciò e pochi secondi dopo si sentì stringere in quel calore familiare che gli mancava da così tanto tempo. L'affetto che gli era stato strappato via tanti anni prima. Per un attimo gli sembro di esser tornato bambino. Un bambino come tanti altri.

"Ti voglio bene, nii-san." disse mentre le lacrime iniziavano a sgorgargli dagl'occhi.

Itachi chiuse gli occhi in un attimo di conforto e liberazione. Sospirò sentendosi assolto.

"Grazie." una lacrima scese giù anche dai suoi occhi, strinse ancora il fratello. "Vivi."

Sasuke lo strinse di nuovo a sua volta.

"Non lasciarmi di nuovo, nii-san!" disse tra i singhiozzi, tutto stava divenendo più evanescente, Itachi stava andando via. Ma la sua voce gli giunse lo stesso alle orecchie.

"Non l'ho mai fatto."

Sasuke riaprì gli occhi ed davanti a sé vide Kabuto e frantumi di rocce.

Vivi.

Parole 500

Angolo autrice

Probabilmente vi starete chiedendo perché ho scritto questa cosa, non preoccupatevi, me lo sto chiedendo anche io.

In realtà credo perchè volevo vedere qualcosa del genere, quindi la mia mente ha ideato(?).

Ad ogni modo, che cosa ne pensate? Commentate?

thera