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Autore: bicchan    11/03/2014    2 recensioni
{One-Shot GouFubu | con la gentile partecipazione di Hiroto}
Dal testo:
"-Eri svenuto nella neve, non mi pare una delle condizioni migliori per essere in buona salute!
Il ragazzo accanto a lui spalancò gli occhi, incredulo, e poi scoppiò a ridere.
-Che hai da ridere? Ti ho aiutato e tu adesso mi ridi in faccia?- esclamò irritato Gouenji."
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Axel/Shuuya, Shawn/Shirou
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Neve

 

 

C'è chi crede nel destino, e chi no.
Qualcuno pensa che le nostre azioni siano dettate da qualcosa di superiore alla nostra volontà, qualcun'altro invece pensa che dietro a quel grande meccanismo che è l'umanità non ci sia il fato.
Ma se ci facciamo caso, spesso la nostra vita ottiene svolte importanti proprio per caso. Puro, semplice e solo caso.
La maggior parte delle volte che andiamo a scontrare contro una persona al banco del supermercato, scambiamo il posto al cinema con qualcuno che non conosciamo e abbiamo in qualche modo l'occasione di conoscere una persona nuova, ci dimentichiamo subito dell'accaduto, ci comportiamo come se niente fosse successo.
Forse questo accade perché ognuno di noi, per quato curioso possa essere, sceglie le proprie amicizie dopo aver passato molto tempo con loro, per essere sicuri di potersi fidare. Non è sbagliato, certo, ma questo ci impedisce di conseguenza di provare curiosità verso le persone che sono fuori dalla bolla in cui viviamo, che non fanno parte del nostro mondo.
Qualche volta però, gli incontri che facciamo lasciano per forza una traccia nei nostri pensieri, nel nostro cuore. Quando si dice un fulmine a ciel sereno.

Gouenji Shuuya odiava la neve.
Così fredda, così bianca, così irreale.
Il biondo aprì la porta, ed una ventata gelida lo accolse, spruzzandogli sul viso goccioline ghiacciate. Il ragazzo storse il naso, calcandosi il cappello sugli occhi, e si decise a muovere un passo. Il suo piede affondò nel soffice bianco fino al polpaccio, producendo uno scricchiolio ovattato.
Tre giorni che nevicava, e tre giorni che restava in casa.
Gouenji mosse qualche altro passo, portandosi al di fuori del suo giardino, ed iniziò a percorrere la strada ghiacciata.
Le scarpe producevano un irritante crepitio sordo, e il suolo era così scivoloso che Gouenji doveva fermarsi ogni dieci passi per non perdere l'equilibrio.
Doveva solo arrivare all'alimentari più vicino, che distava cinque minuti a piedi da casa sua, ma camminando di quel passo il biondo sarebbe arrivato alla piccola bottega dopo quasi un quarto d'ora.

Shuuya si ritrovò a osservare annoiato il paesaggio intorno a lui. Era nella parte verde della città, in cui c'erano i parchi e i prati, ma tutto quello che riusciva a vedere erano distese di bianche figure deformi, che scoperte da tutta quella neve dovevano essere alberi e altalene. L'erba ghiacciata sembrava quasi appositamente acconciata in punte e ghirigori, e formava un intricato intreccio che decorava il suolo come un elegante tappeto. Le nuvole grigie lasciavano passare solo una parte dei raggi solari, e così la luce soffusa non creava ombre nette. Tutto questo, sommato al silenzio che regnava in quel momento, contribuiva a dare un inquietante effetto di sovrannaturalità.
Ad un certo punto la sua attenzione venne però attirata da una figura sdraiata per terra, nel prato niveo, ed il ragazzo si avvicinò, incuriosito. Chi mai poteva essere? Chi si sarebbe mai straiato nella neve, con tutto quel freddo?
Quello che vide era un ragazzo bellissimo. I capelli azzurrini incorniciavano un viso dolce, quasi da bambino. Teneva le braccia e le gambe leggermente divaricate, e aveva gli occhi chiusi.
Il cuore del biondo perse un battito. Era morto? Shuuya fu preso dall'agitazione, e si mise le mani nei capelli, imponendosi di mantenere la calma.
"Magari ha solo avuto un mancamento mentre camminava, ed è caduto" si disse, cercando di convincersi che andava tutto bene.
Si inginocchiò nella neve, e portò la guancia vicino alle labbra dello svenuto. Respirava.
"Se resta ancora un po' lì rischia di congelarsi completamente" borbottò tra se e se il biondino, e dopo averlo preso per le spalle iniziò a scuoterlo.
Il bell'addormentato nella neve spalancò gli occhi, che Shuuya scoprì essere di una bellissima tonalità di grigio, e boccheggiò, in preda ad un attacco di tosse.
-Forse dovevo essere più delicato?- domandò preoccupato il porcospino.
-Sto bene, sto bene- scosse la testa l'altro, mettendosi a sedere, e scuotendo la testa per spazzare via la neve rimasta attaccata ai capelli -Ho detto che sto bene, perché continui a fissarmi così?- continuò poi, vedendo che il biondo lo osservava preoccupato.
Gouenji corrugò le sopracciglia, e spianò la neve con la mano per mettersi a sedere accanto all'azzurrino.
-Eri svenuto nella neve, non mi pare una delle condizioni migliori per essere in buona salute!
Il ragazzo accanto a lui spalancò gli occhi, incredulo, e poi scoppiò a ridere.
-Che hai da ridere? Ti ho aiutato e tu adesso mi ridi in faccia?- esclamò irritato Gouenji.
L'altro sorrise teneramente, socchiudendo appena gli occhi, con un'espressione che al biondo pareva tanto quella di un neonato che si compiace di essere coccolato. Ma forse nemmeno un neonato aveva un sorriso così dolce.
-Ma no, io ridevo perché ero intenzionalmente sdraiato nella neve!- esclamò -Non trovi anche tu che la neve sia meravigliosa? E' come se fosse una coperta che copre tutto, e non ti da la possibilità di distinguere le diversità! Il mondo non sarebbe migliore se fosse perennemente coperto di neve? Non credi che la gente smetterebbe di avere pregiudizi? Non sarebbero tutti più calmi, più rilassati, se vivessimo immersi in un'atmosfera come quella di adesso?
Adesso Shuuya ascoltava rapito le parole del ragazzo seduto accanto a lui. Non aveva mai pensato in quel modo alla neve, e in realtà non pensava che qualcuno potesse mai amarla a tal punto da farla piacere anche a lui. Adesso si guardava intorno con rinnovata curiosità, scoprendo che quella distesa irregolare che lo circondava non gli dispiaceva poi così tanto.
-Ogni volta mi incanto a guardarla! Poco fa mi sono steso un po', e per sbaglio mi sono addormentato!- concluse il giovane, voltandosi verso Gouenji, che gli sorrise.
-Penso proprio che tu abbia ragione- asserì il biondo tendendogli una mano -Comunque, io sono Shuuya Gouenji, molto piacere!
-Shirou Fubuki- rispose l'altro stringendola.
E fu così che la vita di un porcospino cambiò quando incontrò un lupetto.

-Avanti Shirou!- esclamò Shuuya, congiungendo le mani all'altezza del naso -Si tratta di una sola settimana dopotutto!
Fubuki si coprì la testa con un cuscino, continuando a lamentarsi -La mia pelle non è abituata al sole, diventerò tutto rosso, e non voglio stare tutta la vacanza a spalmarmi crema solare!

Hiroto sospirò, osservando i due.
-Quando vi sarete decisi fatemelo sapere- borbottò rivolto alla coppia.
Ma i fidanzati nemmeno lo sentirono, impegnati com'erano a descrivere i pro e i contro di beccarsi un colpo di calore.



 


Angolo della neve:
Ed eccomi tornata con una nuova One-Shot, che questa volta vede come protagonisti i nostri beniamini Shirou e Gouenji *^* ma quanto li amooo!

Non ho niente in particolare da dire, spero solo che vi sia piaciuta e che reensirete per farmelo sapere! :D
A presto ^^
Titu

 

  
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