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Autore: Emily_Ravenclaw00    11/03/2014    1 recensioni
DemyxxXion (Lo so, è insolito...) Stava cominciando uno di quei sogni bellissimi dove il tempo non esisteva, e le persone tornavano indietro come se non se ne fossero mai andate. Ma lui no, al suo risveglio non ne avrebbe sofferto, perché certi sogni semplicemente non sono fatti per essere ricordati al mattino, quando la sveglia suona e annuncia un nuovo giorno. Ma non è questo il bello dei sogni? Vite che a malapena ricordi, emozioni che non ti mancheranno, e qualche finto bacio che inconsapevolmente hai vissuto, del quale non rimpiangerai la dolcezza...
Genere: Avventura, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Crack Pairing | Personaggi: Demyx, Organizzazione XIII, Xion
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: KH 358/2 Days
Capitoli:
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Heylà, bellagente! *^* 
Innanzitutto vi saluto ringraziandovi di avere almeno cliccato sul titolo della mia fanfic, e proseguo con il dirvi che questa è la mia prima fanfiction, scritta per puro divertimento mio e della mia migliore amica-compagna di banco (che saluto, ovviamente u.u ). Non è nulla di particolare, non vi assicuro che vi piacerà, ma quanto meno provate a leggere un capitolo e... Magari... Recensite.  
A me fa piacere se recensite. Tanto.  
Mi farete uscire dall'angolino emo se recensite... 
Recensite. Punto u.u 
La coppia è mooooolto insolita, me ne rendo conto, però è la descrizione della vita di Demyx dopo la morte di Zexion. Che possa innamorarsi ancora il carotino? Che possa scoprire di non essere gay al 100%? Ah, e per i fan dell'AkuRoku... Io vi consiglierei di aspettare l'ultimo capitolo... :3  
Enjoy :3  

Chapter 1: Paura negata 

Dopo aver preso il loro gelato giornaliero, Roxas e Xion camminavano insieme per i corridoi del castello, senza preoccuparsi dei numerosi Simili accampati nelle zone più grigie di quella costruzione. 
Demyx non aveva idea di cosa stessero dicendo. Lui era troppo lontano per potere anche solo sperare di sentire una singola parola. Sapeva solo che stavano ridendo insieme, e questo lo divertiva a sua volta. 
<< Ma l'hai vista la faccia di Axel quando gliel'abbiamo raccontato!? Era senza prezzo! >> 
<< Sì! Chi l'avrebbe mai detto che un Heartless potesse sconfiggersi da solo battendo contro il muro! >> 
Adesso che si era avvicinato, le parole dei due risultavano più comprensibili. Allora decise di avvicinarsi ed intromettersi nel discorso, come ormai era abituato a fare nei giorni di noia. 
<< Mamma mia, dovrebbero trovarsi un cervello questi Heartless, eh!? >> 
Sia Roxas che Xion si voltarono in direzione di Demyx, il quale, aspettava risposta con un sorriso ebete sulla faccia. 
<< Già... >> 
Rispose Xion, leggermente sconvolta dall'interruzione del ragazzo. Roxas, invece, non disse nulla, semplicemente si limitò a guardare Demyx con un'espressione mista fra rabbia e rimprovero 
<< Xion... >> 
Aggiunse, voltandosi verso la ragazza 
<< Quella è la mia stanza. Grazie di avermi accompagnato >> 
Allora Roxas se ne andò via, entrando nella sua camera con fare nervoso. Demyx si sentì parecchio scoraggiato dal suo modo di fare. 
<< Allora... >> 
Tentò di dire ancora il biondino, rivolgendosi all'unica persona che sembrava avere voglia di parlare con lui 
<< Dov'era la vostra missione, oggi? >> 
<< Crespuscopoli. Siamo andati a caccia di cuori! >> 
Rispose Xion, con un mezzo sorriso 
<< Oh... Wow... Io non sono fatto per quel genere di cose... Ehehe >> 
Ammise Demyx, grattandosi la nuca
<< Allora di che ti occupi!? >>
Chiese Xion, dimostrando un leggero interesse. Demyx guardò la figura incappucciata di fronte a lui, cercando una risposta
<< Ah... Di niente >> 
<< Come, scusa!? >> 
Cheise Xion, completamente scioccata dalle parole di lui 
<< Di solito mi mandano a fare missioni di ricognizione. La metà non le faccio e l'altra non la porto mai a termine >> 
Ammise Demyx, non curandosi molto di ciò che aveva appena rivelato. Xion lo guardò perplessa, poi qualcosa le disse che era ora di abbandonare la conversazione 
<< Sì stà facendo tardi... Devo tornare in camera mia >> 
Sussurrò, preparandosi già ad andare, ma Demyx la fermò: 
<< Aspetta! >> 
Xion si fermò di colpo, rivolgendo di nuovo lo sguardo al ragazzo. Trovava maleducato liquidarlo così, ma...
<< Lascia che ti accompagni... >>
Chiese Demyx in tono stranamente malinconico. Le sue parole risuonarono più come una preghiera, che come una richiesta. Xion proprio non seppe resistere, ed accettò... 
<< D'accordo >> 
Rispose semplicemente, cominciando a fare strada per i corridoi 
<< Demyx... >> 
Sussurrò Xion, sentendo di dovergli fare una domanda 
<< Non hai paura che ti trasformino in un Simile? >> 
Chiese lei. Quella era stata la più grande della sue paure, quando aveva scoperto di non saper più usare il Keyblade. Ma lei aveva Roxas ed Axel ad aiutarla. Invece Demyx era sempre guardato male da praticamente tutti. Aveva anche lui degli amici? 
<< No. Non me ne frega >> 
Ammise Demyx, con uno sguardo traballante fra deciso e triste 
<< Come!? Non ti interessa? >>
Ripetè Xion, volendosi accertare delle parole del ragazzo
Demyx respirò a fondo, guardando il pavimento grigio cenere. Sentì un brivido freddo salirgli addosso e qualcosa bruciargli la gola. Di colpo serrò gli occhi e si fermò
<< Ti senti bene? >> 
Chiese Xion, preoccupata per il ragazzo 
<< Sì. Stò bene >> 
Rispose Demyx, recuperando il controllo. Xion lo guardò per un po', poi avanzò di qualche metro, fermandosi davanti una porta 
<< Demyx, questa è la mia stanza... >> 
Ammise lei, facendo suonare le parole come un saluto 
Demyx si asciugò qualcosa da sotto l'occhio, per poi calarsi leggermente verso Xion, per poterla guardare in volto anche da sotto il cappuccio. 
I loro sguardi si incontrarono, e Xion potè vedere che gli occhi di Demyx erano completamente lucidi, ma non riuscì a dire niente, prima di notare che il volto di Demyx si avvicinava al suo 
<< Allora buonanotte... >> 
Sussurrò lentamente Demyx, prima di posarle le mani sulle braccia, per la paura che lei gli desse un meritato ceffone, e le schioccò un innocentissimo bacio sulla fronte. 
Xion rimase completamente paralizzata. Non era abituata ad un contatto del genere, e sentire le labbra di Demyx toccarle la fronte era qualcosa di completamente nuovo. 
Aspettò che lui si voltasse e se ne andasse, prima di precipitarsi in stanza e serrare la porta alle sue spalle. 
Si toccò le guancie, sentendo che erano completamente calde, mentre una sensazione strana la pervadeva da cima a fondo. Solo che non era una sensazione... Era un'emozione... 
Xion si catapultò davanti allo specchio, solo per vedere la sua faccia completamente rossa. Si passò la spazzola fra i capelli e si catapultò sul letto, con le guancie spiaccicate contro il cuscino. Il solo ricordo del volto di Demyx la imbarazzava, rendendo le sue guancie ancora più rosse di quanto potesse tollerare. 
Dopo essersi un po' calmata, non potè fare altro che porsi una domanda: Le era piaciuto? 
Fu' difficile rispondere a quella domanda. Xion ripensò al leggero tocco delle labbra di Demyx, e dovette ammettere che non era stato per niente sgradevole.
Prese un pezzo di carta e lo usò come ventaglio, poi provò con tutta se stessa ad addormentarsi, riuscendoci con successo. 

Demyx stava facendo il suo solito ''su-e-giù di mezzanotte'', nel tentativo di essere colto dal sonno, ma niente. Erano passate ore da quando aveva cominciato a passeggiare per il castello e ancora nulla. Nemmeno il più piccolo brivido di stanchezza!
Di colpo, sentì che qualcosa lo stava seguendo. Questo aveva un certo, fastidiosissimo passo felpato ed un'inconfidibile benda sull'occhio
<< Perché mi stai seguendo, Xigbar? >> 
Chiese Demyx, voltandosi lentamente in direzione dello pseudo-pirata. Questo raffiorò dall'ombra, facendosi vedere 
<< Oh, nulla di particolare. E' solo che Saix ti stava cercando >> 
Lo avvertì Xigbar, prima di aggiungere: 
<< Vedi di muovert i>> 
Demyx esitò un attimo, prima di seguire Xigbar e andare così da Saix. 

<< Siamo veramente delusi dalla tua condotta >>
Dichiarò Saix, cercando di scandire bene le parole e di non dimostrare che stava morendo di sonno. Accanto a lui c'era Xemnas, entrambi seduti sullo stesso divano, in contrapposizione a quello di Demyx e Xigbar 
<< Un bimbo in fasce si renderebbe di certo più utile! >> 
Continuò a rimpoverarlo ''Faccia ad X''. 
<< Oh, suvvia.... >> 
Aggiunse piano Xigbar, passando segretamente una mano sulla spalla di Demyx, per rassicurarlo
<< Abbiamo perso quasi la metà di tutti noi, abbiamo bisogno di questo idiota! >> 
Esclamò ancora Xigbar, mollando un colpo così forte alla nuca di Demyx, che per tre secondi la vista di questo si appannò 
<< Ma se non si rende affatto utile, come pensi che potrebbe diventarlo? >>
Chiese piano Saix, tentando di mostrare rispetto per un membro di grado superiore 
<< Andiamo Saix, ammettilo: Sei solo arrabbiato perché ti frega le patatine! >> 
Lo rimproverò Xigbar, prima di scoppiare in una fragrante risata. Xemnas, che non aveva detto una parola, si intromise di botto: 
<< C'è un Heartless gigante a Crepuscopoli >> 
Ammise. Gli occhi di Demyx si fecero vuoti: Non cel'avrebbe mai fatta da solo! 
<< Se non riuscirai a sconfiggerlo... Probabilmente fra qualche giorno potresti trovarti a girare per il castello sotto forma di Simile >> 
Lo sguardo di Demyx si perse nel vuoto. Poco prima, Xion gli aveva chiesto se lui avesse paura di diventare un Simile, e lui aveva risposto di no. Solo adesso, però, si rendeva conto di aver mentito... Aveva paura, e questo Xigbar lo aveva notato 
<< E' una missione troppo difficile per lui >> 
Disse con sguardo serio, rivolgendosi a Xemnas 
<< Mettilo a lavorare per una settimana con i due novellini! >> 
Propose appena due secondi dopo. Xemnas lo fermò: 
<< Sai già che mollerebbe il lavoro per scaricarlo agli altri >> 
Xigbar rivolse un debole sguardo a Demyx, il quale tremava come una foglia ed era impallidito 
<< Bhè, allora ammanettali! >>
Propose Xigbar, con aria completamente innocente. Demyx non solo riprese colore, ma addirittura arrossì, mentre Saix, sempre così freddo, dovette respirare a fondo per non ridere. Xemnas fece una faccia stravolta, prima di dire: 
<< Xigbar, siamo seri! >> 
Quello rispose tranquillamente: 
<< Ed io più di voi! >> 
Xemnas e Saix si guardarono negli occhi per un momento, prima di affermare: 
<< Dobbiamo rifletterci su... >> 
Xigbar si alzò, seguito da un incappucciato ed imbarazzatissimo Demyx 
<< Lasciamoli soli. Tanto lo sappiamo che fanno là dentro! >> 
Incitò Xigbar, posando di nuovo una mano sulla spalla di Demyx, il quale, era rimasto senza parole. 
Lo accompagnò sino alla sua stanza, poi, quando venne il momento di salutarsi, Xigbar lo guardò con serietà: 
<< Senti... Non preoccuparti. Andrà tutto bene! >> 
Demyx non disse nulla, semplicemente richiuse la porta alle sue spalle. 
Si tolse i vestiti e si buttò sul letto, ripensando quasi automaticamente a Xion. Erano mesi che non salutava qualcuno in quel modo ... 
Buttò la testa sul cuscino, sentendo di nuovo quell'orribile sensazione risalirgli sino in gola. Allora la buttò fuori, e pianse. 
Era strano per un Nessuno, eppure quella notte, come quella precedente e come quella prima ancora, Demyx pianse. 
   
 
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