Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Dimensione del testo
A A A
I
il mio dio è il sole
che mi risplende nella mente
ed illumina il buio
della mia mente deragliata
come un treno che è passato troppo veloce per la periferia di roma:
è stato tutto veloce
ma alla fine ho distrutto i binari
anche se sanguino
II
mi sto facendo del male da solo
ci stavamo tagliando i capelli con i blister degli psicofarmaci
rubati
e i genitori che ci guardano
e non vedono la santissima blasfemia
perché tutto ciò che importava della crocifissione
era il povero albero morto per costruire la croce
III
i muri sporchi di parole
le schiene ricurve e più tristi delle nostre bocche
pendenti verso il centro della terra
e poi via verso saturno
sedici atmosfere di solitudine
niente aria inquinata da respirare
IV
spero di finire su uno di quei libri di storia
quelli importanti
quelli del nuovo mondo
quello in cui i bambini non hanno paura dei (santi) fantasmi
e nemmeno di appassionarsi al male
(la vita)