Anime & Manga > Inazuma Eleven
Segui la storia  |       
Autore: Madelyne Scott    13/03/2014    5 recensioni
[ Giallo | AU!PandoraHeartsUniverse | Specie di Crossover con PH | OC –sarebbe mio ma è ispirato a Lacie- | I personaggi principali, a parte l’OC, saranno Afuro ‘Aphrodi’ Terumi, Kazemaru Ichirouta, Hakuryuu, Yuuto Kidou e Sorpresa! ]
«Tu sei speciale, e io voglio che resti con me.» si portò la mano destra al petto, abbassando le palpebre con grazia «Ti proteggerò da tutti coloro che sono invidiosi dei tuoi bellissimi occhi, resterai con me e io ti insegnerò tutto ciò che dovrai sapere.»
[ Ho modificato la trama, aggiungendo un personaggio Sorpresa; forse allungherò la storia di qualche capitolo ]
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Afuro Terumi/Byron Love, Jude/Yuuto, Nathan/Ichirouta, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
~♪~ Capitolo 1 ~♪~
 
L’esile figura ondeggiante della ragazzina viaggiò, come uno spirito in cerca di pace, davanti agli occhi sbarrati del piccolo, le cui palpebre chiare, sollevate in modo quasi innaturale, facevano lacrimare le orbite fisse sulla fanciulla, mentre il corpo tremava in preda al freddo. Ciocche di un velato color oro cadevano sparse attorno al viso e sulle ciglia folte, con lo scopo di celare il più possibile le iridi color sangue opaco, quelle stesse che gli avevano procurato il nome di ‘figlio del diavolo’. Con quegli occhi, poteva vedere le luci che danzavano nell’aria, presenza di un mondo diverso e parallelo.
Le gemme luminose che, come lucciole, riempivano il suo sguardo vacuo, sembravano scansarsi o essere assorbite, non sapeva ben dirlo, attorno alla siluette della giovane, che sorrideva in modo vago rivolgendo le gote bianche al plenilunio.  I lunghi capelli neri di lei avvolgevano il panneggio delicato della veste chiara che, nonostante i fiocchi opalescenti che toccavano il suolo, lasciavano scoperte braccia e gambe lisce.
Fra tutto, però, ciò che più attirava la vista del piccolo ‘figlio del diavolo’ erano i suoi occhi, di un magnetico viola scuro, orlati da folte ciglia nere. Nel buio delle iridi si scorgevano quelle stesse sfere dorate che le danzavano attorno, come se fossero gli specchi di quel mondo alternativo, della cui esistenza lui, creatura immonda, era l’esempio vivente.
Per un attimo, lo sguardo profondo della giovane incrociò quello spento dell’orfanello, tremante dal freddo. Le labbra sottili si piegarono in un enigmatico sorrisetto acuto, mentre la sua figura longilinea si avvicinava al corpicino avvolto nel telo lercio del bambino, che lentamente e con gesti meccanici del capo seguì il suo avanzare leggiadro.
«Ciao.» la voce della ragazzina si levò calda, dolce, unico suono nel mare di confusione che giunse distintamente al cervello in via di assideramento dell’orfano, al quale giungeva con calma. Gli si inginocchiò davanti, senza smettere di sorridere, il volto piegato leggermente verso destra, con due orecchini brillanti a forma di goccia che apparivano tra i capelli corvini; gli prese le mani nelle proprie, fissando il suo sguardo violaceo in quello sanguigno del bambino.
«Sei un orfano, vero? E un ‘figlio del diavolo’, non è così?» nel suo tono flebile non era presente alcuna accusa, piuttosto era udibile una punta di compassione per quella creatura, i cui occhi si riempivano lentamente di lacrime. Prima che potesse aggiungere altro, la giovane si ritrovò il bambino fra le braccia, con le sue piccole mani sulla nuca e il capo posato sul suo petto, l’intero corpo scosso da singulti.
«Adesso vieni con me.»
 
~♫~

Quando il bambino si svegliò, la prima cosa che percepì fu il calore che, come nei sogni, lo avvolgeva completamente. Subito dopo, si rese conto di avere una gran fame e in terzo luogo si ricordò della ragazzina che lo aveva accolto tra le braccia quella sera d’inverno. Ritrovandosi sdraiato si tirò su, e immediatamente il suo sguardo opaco venne incatenato da quello magnetico della stessa giovane misteriosa e bellissima della notte precedente, che continuava a sorridergli.
«Ben svegliato.» esclamò in un sussurro, che venne seguito da un risolino cortese, per il quale il contatto fra i loro occhi si interruppe. «Avrai fame, ti ho fatto preparare la colazione, anche se in effetti è come se fosse la tua cena.» parlava con un tono gentile, come se quell’orfanello fosse stato importante, e non un immondo ‘figlio del diavolo’. Sembrava che lei lo avesse aspettato da molto tempo, e ora gli porgeva un vassoio pieno di dolci e leccornie continuando a sorridere. Il bambino, quando portò le mani sul cibo, si accorse che erano linde, come il resto del suo corpo, e automaticamente si domandò se non fosse stata lei a lavarlo. Arrossì inconsapevolmente al pensiero, dopotutto avrebbe potuto avere solo due anni più di lui, e non gli piaceva l’idea di essere accudito da una ragazza di dodici anni.
«Oh, giusto, mi sono presa la libertà di dare ordine alla badante di farti un bagno prima di metterti a letto.» il bambino si trattenne dal sospirare di sollievo all’implicita risposta conservata in quell’affermazione, poi risollevò gli occhi sul viso chiaro della fanciulla.
«Credo ti interesserà sapere che il mio nome è Maria.» aggiunse, addolcendo un poco il proprio sorriso. L’ospite deglutì, inghiottendo un pezzo di croissant, poi si schiarì debolmente la gola.
«I-io sono- ehm-ehm, io sono Afuro. Afuro Terumi.» rispose, con una punta d’imbarazzo, l’orfano.
«Terumi.» ripetè Maria, fissando gli occhi rossi del bambino. «E’ davvero un bel nome.»
L’ospite abbassò gli occhi, puntando il proprio sguardo sul piumino trapuntato color porpora che lo avvolgeva: appariva caldo e morbido, e le aspettative non erano per nulla tradite. Il naso del bambino fu colpito dal lieve profumo d’incenso che invadeva la stanza, misto alla fragranza della marmellata nel croissant e del cioccolato dissolto nel latte caldo che faceva bella mostra di sé sul vassoio. Si leccò le labbra con la lingua, e finì di divorare il cornetto per fiondarsi sul liquido caldo, che gli scivolò in gola e lo riscaldò in un attimo. Posando la tazza, il suo sguardo si incatenò nuovamente a quello di Maria che, come un’incantatrice di serpenti, senza spezzare il legame dei loro occhi avvicinò un fazzoletto in stoffa alla bocca socchiusa del biondo. Delicatamente gli sfregò sulle labbra, e le narici del piccolo si riempirono di aroma di fragola, poi le dita chiare della ragazzina si ritirarono.
«Allora, Terumi, tu vedi le luci, vero?» il tono della mora era caldo e gentile, ma si percepiva in esso una punta di curiosità mal celata. Per tutta risposta, come in trance, Afuro annuì.
«Sei un ‘figlio del diavolo’ a causa dei tuoi occhi, lo sai?»
«Lo so.» sibilò l’altro, le iridi dilatate. Il sorriso della giovane si ampliò.
«Ma tu lo sai che io ti trovo molto bello?» aggiunse, abbassando il tono di voce, poi continuò «A me non interessa il colore dei tuoi occhi: mi piacciono, sono diversi da tutti gli altri.» il bambino pendeva dalle labbra piccole e rosee della sua ospite, che gli si rivolgeva con dolcezza e riguardo.
«Tu sei speciale, e io voglio che resti con me.» si portò la mano destra al petto, abbassando le palpebre con grazia «Ti proteggerò da tutti coloro che sono invidiosi dei tuoi bellissimi occhi, resterai con me e io ti insegnerò tutto ciò che dovrai sapere.»
Il biondo rimase in silenzio, osservando quasi ammirato l’espressione benevola che appariva sul viso tranquillo di Maria.
«Perché dovresti volermi con te?»
La ragazza chiuse nuovamente gli occhi, piegando in modo impercettibile il capo a sinistra. Non smise di sorridere, e dopo un paio di secondi risollevò le ciglia nere, fissando le pupille affilate in quelle dell’orfano.
«Perché né io né tu abbiamo amici. E perché entrambi vediamo quelle luci.» come a suggellare un patto, la mora tese la mano destra verso Terumi, che osservò le sue piccole dita bianche per un po’. Poi, lentamente, mosse la mano a stringerle, e non si stupì a trovarle fredde: il colorito pallido della pelle di Maria aveva colpito immediatamente l’attenzione del bambino.
«Allora, d’ora in avanti saremo amici!» esclamò la dodicenne, schiudendo le labbra in un sorriso luminoso che scaldò il cuore dell’interlocutore. Rapidamente si alzò dalla poltroncina, avvicinandosi al biondo e afferrandogli l’altra mano «Sai, sei il mio primo amico. Adesso riposati, domani inizieremo a studiare.» confidò con sguardo furbetto, sorridendo nuovamente. Dopo un istante avvicinò le labbra alla fronte di Afuro, posandovi un delicato bacio a fior di pelle, poi si ritrasse e in meno di una decina di secondi aveva abbandonato la stanza.
 
*Angolo autrice*
Ciao belli~
Era da un po’ che non mi facevo sentire, sì, ma ultimamente sono stata incasinata e l’ultima settimana l’ho passata a letto, quindi non ho avuto tempo da dedicare al fandom e a EFP in generale.
Adesso, però, sono tornata, con una cosa nuova. Dico sin da ora che ho in mente una mini-long di non più di cinque/sei capitoli, niente di eccessivo, ma voglio vedere come va questo inizio. Avrete notato che è una cosa molto ristretta, in effetti, ma non volevo esagerare e rompervi le palle da subito.
Allora, vi spiego giusto due cosette: l’OC, Maria, è ispirato quasi interamente a un personaggio di Pandora Hearts, Lacie, ma non bisogna conoscere il manga per capire la storia, perché ora vi spiego le cose principali.
Dunque, i ‘figli del diavolo’: vengono emarginati essenzialmente perché hanno gli occhi rossi, ma in questa ff lo saranno anche perché vedono le ‘luci’, alias sono in grado di percepire il mondo parallelo che vi si nasconde dietro. E’ come se loro provenissero da questo mondo, e sono appunto in grado di “vederlo’’. Anche Maria vede le ‘luci’, ma lei non è considerata una ‘figlia del diavolo’ perché è una nobile e ha gli occhi viola. Per capire più o meno l’ambientazione, pensate all’Ottocento c:
Uhm, non so se c’è altro da dire, ma io non mi rendo bene conto delle cose che posso aver tralasciato, quindi ditemi se ho dimenticato qualche particolare. Vorrei avere un vostro parere anche perché devo decidere se continuare o no, più che altro ho iniziato per passatempo –e perché ero tipo fusa-
Ok, me ne vado e vi lascio in pace, ma voi fatevi sentire!
Un abbraccio~
La pesca
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inazuma Eleven / Vai alla pagina dell'autore: Madelyne Scott