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Autore: Lady_blody    14/03/2014    6 recensioni
Questa è la storia dell'ipotetico incontro tra Jack Frost ed Elsa. Uno strano fenomeno porterà elsa nel mondo di Jack,il cosidetto presente. La ragazza conoscerà tutti i guardiani e un nuovo sentimento.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jack Frost
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1:North pole.
 Era il 14 Dicembre. La stagione invernale faceva battere i denti a  coloro che uscivano dalle proprie case a svolgere un lavoro o andare a scuola. Nell’aria si avvertiva chiaramente lo spirito natalizio ,dalle pubblicità ai vistosi decori nei negozi. L’inverno e il natale si sposavano perfettamente. Il primo portava gelo e tempeste. Raffreddava i cuori. Il secondo faceva si che chi sentisse freddo fosse accolto da un caldo abbraccio. Era come se si completassero a vicenda. Questo evento dell’anno in particolar modo piaceva a Jack Frost, spirito e guardiano della neve che si dilettava a cospargere le strade di bianco e ghiacciare i laghi. La neve, che si portava molti disagi, portava allegria e risate tra bambini e adulti. Jack amava guardare un padre che faceva un pupazzo di neve coi figli. La sua creazione lo rendeva fiero di se, ma anche molto solo. Solo, nel vedere un adolescente coprire con la sua giacca le spalle della sua amata. Solo nell’osservare due coniugi accoccolati davanti al camino lontani dal freddo che lui portava. A jack mancava qualcosa. Il proteggere i bambini del mondo era la sua missione, ma desiderava qualcos’altro. Giocare,parlare con qualcuno come lui. Al polo Nord tutto era in subbuglio con il natale ormai alle porte. Gli yeti facevano avanti e indietro per la fabbrica sotterranea con tonnellate di sacchi pieni di giocattoli lavorati con fatica tutto l’anno. Babbo Natale che solitamente era impegnato a scolpire sul ghiaccio modellini di treni era ancora più impegnato dei suoi yeti. Aiutava a finire gli ultimi giocattoli rimasti. A caricare altri sacchi e assicurarsi tramite le lettere dei bambini che fosse tutto pronto e non mancasse nulla.                                                                                                                                      Nord: JACK!!!! – chiamò Furioso. “ DAMMI UNA MANO!!!”                                                                                                                               Jack era appollaiato sul davanzale di una finestra e divertito nell’assistere a quella scena, Nord sommerso dai sacchi pieni di razzi rossi.                                                                                                                                                                                                   Jack: Vorrei avere una macchina fotografica in questo momento.- Disse l’albino mordendosi un dito.                                                                    Superato l’attimo di baldanza corse ad aiutare il vecchio e a caricare tutto sul carro trainato dalla slitta sul retro. Nord stava diventando sempre più simile a un padre per lui, qualunque domanda si ponesse Jack sapeva a chi rivolgersi per una risposta. E jack aveva una ma non era ancora momento di chiedere con il trambusto del momento.                                                                                                                                                                                                                                                                       
Nord: Ah dimenticavo Jack. Sei invitato al galà dei guardiani. Se ne festeggia uno la sera del 24 dicembre ogni anno…è  giorno di festa per tutti i  guardiani che come sai..!                                                                                                                                                                                                                                                          
     Jack: Si, si…-Lo interrompe Jack ignorando le parole del vecchio.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                Ma il ragazzo era considerevolmente di malumore e Nord lo ha percepito. Perciò gli fece cenno con la testa di seguirlo fino alla sua camera. Attraversando la folla di Yeti indaffarati e preso l’ascensore che portava dal piano sotterraneo fino all’ultimo dove vi si trovava la stanza di Nord, non si proferi parola tra i due. Era un silenzio che il vecchio del suo “giovane” guardiano conosceva. Domanda in arrivo. Per Jack quel momento era un dejavù. Quell’attimo in cui Nord chiude la porta a chiave e si rivolge a lui, proprio come due anni fa, ponendogli una domanda “Chi sei tu Jack Frost?” ,lo porto indietro con la mente, ma la domanda non fu la stessa di due anni fa.                                                                                                                                                                                                                                                     
    Nord: Che cosa vuoi Jack Frost?                                                                                                                                                                                                                  
 Jack: Come facevi a..! – il ragazzo non fini la frase poiché interrotto dal vecchio amico.                                                                                                                               
   Nord: Dimentichi che io sento tutto…in mia pancia.                                                                                                                                                                                    
     Jack: Già...come dubitare.- Dice ironicamente.

   Un attimo di silenzio tra i due e riprende a parlare Jack.                                                                                        
    Jack: Io…ecco…so che può sembrarti strano, ma sento che mi manca qualcosa..   
    Nord: Di cosa parli?
    Jack: Proteggere i bambini..si è lo scopo della mia vita ma sento che vorrei…-jack esita e riprende il discorso. – Insomma.. Nord non esiste qualcuno come me? Ghiaccio..neve..tormente…o che non congeli se lo sfiorassi?
   Nord: Capisco che ti senta in colpa per la storia del folletto che mi hai congelato ma..- Jack, vedendo che il suo amico non riesce a vedere il punto del suo discorso tirando in ballo una storia come quella di lui che congela per sbaglio un folletto, lo mandò in bestia, ma a quel sentimento si sostitui la rassegnazione. 
   Jack: Non importa..
   Nord: Non ti capisco..
   Jack: è questo il problema…nessuno può farlo. Insomma tu hai qualcuno di simile a te..ad esempio la Befana!
    Nord : Io e befana ci conosciamo da molti anni ma ci teniamo in contatto solo per Epifania.
    Jack notando l’ottusa mente del vecchio decise di lasciare perdere e di aprire una delle finestre e di volare via da qualche parte a congelare qualcosa, il suo unico sfogo.


Nota dell'autrice: Mi scuso tantissimo per le righe e i dialoghi tutti sballati. Dal 4 capitolo in poi è tutto più in regola e in ordine. Ancora scusate
  
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