Serie TV > Criminal Minds
Ricorda la storia  |      
Autore: lukespj    15/03/2014    2 recensioni
Alzo lo sguardo e il mio cuore perde un battito.
Quella donna la conosco fin troppo bene.
Tante volte ho immaginato come sarebbe stato rivederla.
Ho immaginato a come potesse essere cambiata.
A come avesse realizzato i suoi piani.
E ora me la ritrovo a pochi metri, mentre parla con un poliziotto che le indicherà di venire qui, e non è cambiata di una virgola.
I suoi lunghi capelli mori sono legati in una treccia, che tiene su una spalla.
Le sue labbra sono incurvate in quel sorriso meraviglioso.
Indossa una camicia a quadri, con le maniche tirate su fino ai gomiti e legata sopra l’ombelico e da sotto spunta una canottiera, dei jeans un po’ strappati e le sue immancabili e amate Vans.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Spencer Reid, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“Lizzy?”
“Sì?”, risponde lei, girandosi verso di me, con quel sorriso sulle labbra che raramente non le ho visto.
“Noi.. Non possiamo più stare insieme..”, dico quasi sussurrando.
 
Non è stata una decisione facile, ci ho pensato a lungo e ancora adesso non ne sono pienamente convinto, ma credo che sia meglio così.
 
“C-come?”, chiede.
 
Il suo sorriso è sparito, lasciando spazio ad un’espressione piena di confusione.
 
“Stai per andare al college.. Partirai tra meno di due settimane per Los Angeles, mentre io starò qui..”
“Spencer, la distanza non è un problema..”
“Lo so.. Non è quello..”
 
La confusione sul suo volto aumenta.
 
“E allora cos’è?”
 
Sospiro, prendendomi qualche secondo per formulare bene la cosa.
Non voglio ferirla, non me lo perdonerei mai.
 
“Vedi, Lizzy.. Il fatto è che stiamo per prendere delle strade diverse.. Quello che vogliamo per noi è completamente diverso.. Faremo parte di due differenti realtà incompatibili.. E..”
“E io non sono abbastanza, giusto?”, dice, interrompendomi.
 
Riesco a sentire il suo stomaco annodarsi, il suo respiro accelerare e il suo cuore affondare.
Riesco a sentirlo perché sta succedendo lo stesso a me.
Stringe i pungi, segno che sta trattenendo le lacrime.
 
“Ho afferrato il punto, non è così? Non sono alla tua altezza, ovviamente, dato che tu sei un genio e io no. Avrei dovuto capirlo prima, che cretina..”, dice, con la voce che  tradisce il suo cercare di non far vedere che l’ho distrutta. “Ti chiedo scusa se non ho un QI sopra la media come te.. Davvero, scusami se ti ho rubato del tempo prezioso con la mia banale quotidianità..’’
 
Non mi da il tempo di replicare.
Mi supera e se ne va, lasciandomi qui in mezzo alla strada, incapace di muovermi.
Dovrei correrle dietro, dirle che era tutto uno scherzo, ma non ci riesco.
Sto qui, fermo, mentre l’unica persona che mi abbia mai amato veramente se ne sta andando.
Ah, Lizzy.. Qui l’unico che deve essere considerato un cretino sono io.
 
***
 
Nuovo giorno, nuovo caso.
Siamo appena arrivati a Miami, il sole brilla in un bellissimo cielo azzurro e si respira aria di mare.
La polizia ci ha assegnato una stanza abbastanza grande dove stare.
JJ sta sistemando sulla lavagna le foto delle due donne uccise, mentre io continuo a sfogliare il fascicolo.
 
“Quindi, ricapitoliamo..  Lucy McGarrett e Kelly Smith sono state uccise  a coltellate dopo essere state violentate.. Lucy tre giorni fa e Kelly ieri..”, inizia Rossi.
“L’unica cosa che hanno in comune sono i capelli biondi e l’età”, continua Morgan.
 
Avevano entrambe ventotto anni.
La mia età.
Avevano ancora tutta la vita davanti.
Potevano fare un sacco di esperienze.
 
“Io direi che JJ e Emily possono parlare con i famigliari della prima vittima, che sono nell’altra stanza, mentre Reid e Morgan parleranno con la migliore amica della seconda vittima, che dovrebbe arrivare a momenti.. Io e Rossi invece andiamo sulle scene del crimine”, dice Hotch.
 
Tutti annuiamo, poi tutti escono dalla stanza per compiere il loro compito, mentre io e Morgan aspettiamo qua.
 
“Poliziotto buono e poliziotto cattivo?”, chiede Morgan, indicando prima me e poi se stesso, trattenendo a stento una risata.
“Credo sia meglio comportarsi entrambi da poliziotti buoni”
“Che sia la prima e l’ultima volta, eh!”, dice, stavolta scoppiando a ridere e contagiandomi.
“Credo sia arrivata”, dice poco dopo, ricomponendosi.
 
Alzo lo sguardo e il mio cuore perde un battito.
Quella donna la conosco fin troppo bene.
Tante volte ho immaginato come sarebbe stato rivederla.
Ho immaginato a come potesse essere cambiata.
A come avesse realizzato i suoi piani.
E ora me la ritrovo a pochi metri, mentre parla con un poliziotto che le indicherà di venire qui, e non è cambiata di una virgola.
I suoi lunghi capelli mori sono legati in una treccia, che tiene su una spalla.
Le sue labbra sono incurvate in quel sorriso meraviglioso.
Indossa una camicia a quadri, con le maniche tirate su fino ai gomiti e legata sopra l’ombelico e da sotto spunta una canottiera, dei jeans un po’ strappati e le sue immancabili e amate Vans.
 
“Quel poliziotto ci sta provando spudoratamente con la migliore amica di una delle vittime”, commenta Morgan.
“Può mettersi l’anima in pace, tanto non ha nessuna possibilità con lei”, dico, ripensando al fatto che un sacco di ragazzi ci provavano con lei, ma lei li ha sempre snobbati, scegliendo poi me, dato che hai qualcosa che loro non hanno, Spencer.
“Massì, non ci sa fare! Ma ti pare che quello si il modo di filtrare con una donna?”, dice lui, non dando peso al mio commento.
 
Scuoto la testa, cercando di non pensare che stavo per parlare con lei dopo anni.
Finalmente, il poliziotto le indica di venire qui e lei si incammina.
Ma, quando è sulla porta, si blocca, incrociando il mio sguardo.
Una carrellata di emozioni che non pensavo di poter provare ancora, mi invadono.
Mi guarda con gli occhi sgranati e un’espressione indecifrabile.
Improvvisamente, tutti quei ricordi che avevo sigillato nel mio cuore, mi passano davanti uno dopo l’altro.
 
 
**Approfittando della bella giornata, ci siamo messi nel giardino di casa di Lizzy e stiamo studiando.
Beh, in realtà lei sta studiando, mentre io la osservo.
Infondo, posso permettermelo.
La leggera arietta le sposta i capelli, e io ne approfitto per giocarci.
 
“Spencer..”
“Lizzy”, rispondo, sorridendo.
 
Lei scoppia a ridere.
 
“Stai cercando di distrarmi?”, chiede, spostando lo sguardo dal libro a me.
“Chi? IO?”
“Sì, tu, Mr QI centottantasette”
 
Scuoto la testa, sorridendo, poi le lascio un bacio sulla guancia.
 
“Sì, stai decisamente cercando di distrarmi”
“Cosa te lo fa pensare?”, chiedo, facendo il finto tonto.
“La tua sola presenza è una distrazione”, dice, sorridendo.
“Ah, ma veramente?”
 
Annuisce.
 
“Ti ricordo che io..”
 
Mi tappa la bocca con la mano.
 
“Non c’è bisogno che me lo ripeti ogni volta, Mr QI centottantasette.. Lo so che sei un genio incompreso”
“Quando la smetterai di chiamarmi in quel modo?”, chiedo, appena sposta la mano.
 
Lei sorride, poi si alza e raccoglie il libro.
 
“Quando riuscirai a liberarti di me.. Ma fidati, non sarà una cosa facile” **
 
 
 
Scuoto la testa, riprendendomi da quello stato di trance in cui ero entrato.
Morgan mi sta fissando in modo strano e io alzo le spalle.
Finalmente, si decide ad entrare e viene verso di noi.
 
“Salve, io sono Elisabeth Smith, l’amica di Kelly”, dice.
“Io sono l’agente Derek Morgan e lui è il Dr Spencer Reid”, dice Morgan, porgendole la mano.
 
Lei gliela stringe, poi posa il suo sguardo su di me.
 
“Ciao, Lizzy”
Se avesse potuto incenerirmi, probabilmente non avrebbe avuto nessun problema a farlo.
E non la biasimo per questo.
 
“Vi conoscete?”, chiede Morgan, divertito.
“Non ha importanza”, diciamo, insieme.
Morgan guarda prima me e poi lei, poi le fa segno di sedersi.
“So che è difficile, ma dobbiamo farle alcune domande”, dice.
“Sì, capisco..”, dice lei, abbassando lo sguardo per nascondere delle lacrime che stavano iniziando a correrle sulle guance.
“Ci parli di Kelly.. Eravate molto amiche?”
“Sì, beh.. Direi che eravamo più come sorelle.. Ci siamo conosciute al college, alla Hollywood School Of Arts.. Insieme facevamo solo la lezione di teatro, dato che quella serviva ad entrambe, ma da quando ci siamo incontrate alla prima lezione, siamo diventate praticamente inseparabili..”
 
Si ferma per una pausa.
Poi sorride e alza lo sguardo.
 
“Lei si divertiva a cercare di farmi capire come funzionano le scenografie, mentre io cercavo di farle imparare a ballare decentemente”
“E che lavoro faceva?”, chiedo.
“La scenografa.. Lavoravamo per la stessa catena di teatri..”
“E’ scenografa anche lei?”, chiede Morgan.
“No, ha studiato per diventare coreografa”, dico io, sopra pensiero.
 
Lizzy mi guarda di sbieco, mentre Morgan è abbastanza confuso.
 
“E cosa ci facevate a Miami?”, chiede lui, facendo finta di niente.
“Eravamo qui per una vacanza.. Sapete, dopo il matrimonio, io e Kelly riuscivamo a vederci solo al lavoro.. Così abbiamo deciso di prenderci una vacanza solo noi due..”
“Matrimonio?”, chiedo, alzando lo sguardo dal foglio su cui stavo scrivendo.
“Sì.. Lei e James si sono sposati un paio d’anni fa..”
“E ora dov’è questo James?”, chiede Morgan, mentre io faccio un respiro di sollievo.
“Era in Canada per lavoro, ma dovrebbe arrivare a momenti..”
 
Mentre parla, si sentono delle urla provenienti da fuori dalla stanza.
 
“Ok, è arrivato..”, dice Lizzy, girandosi e indicando l’uomo attraverso il vetro.
“Vado a parlarci”, dice Morgan, alzandosi e uscendo dalla stanza.
 
Lei fa per seguirlo, ma la afferro per un braccio e la fermo.
 
“Lizzy”
 
Sento che sospira.
Si gira lentamente e mi guarda con gli occhi pieni di lacrime che minacciano di piangere da un momento all’altro.
 
“Che vuoi?”, chiede.
 
Senza dire niente, la abbraccio.
Scoppia a piangere nella mia stretta.
 
“Va tutto bene..”, dico, cercando di consolarla.
“E’ appena morta la mia migliore amica e ho appena rivisto l’unico uomo che abbia mai amato dopo dieci anni.. E tu mi dici che va tutto bene?”
“Possiamo fare in modo che vada bene”
 
Lei sorride, scuotendo la testa.
Si asciuga le lacrime con un palmo della mano.
 
“Non sempre le cose vanno bene.. E noi ne siamo un esempio..”
“Lo so.. E so anche che ho sbagliato.. Mi sono reso conto che avremmo potuto continuare la nostra relazione nonostante tutto nell’esatto momento in cui te ne sei andata”
“Potevi rincorrermi..”
“Lo so..”
 
Sospira ancora, poi recupera la sua borsa ed esce dalla stanza.
Oh no.
Non di nuovo.
Le corro dietro e le afferro la mano.
 
“Che cosa..”
 
Non le do il tempo di parlare.
Appoggio le mie labbra sulle sue e la bacio.
 
“Ma che..?”
“Ti ho lasciata andare una volta, non lo farò di nuovo”
 
Lei mi guarda senza dire niente.
Poi, proprio mentre il panico si sta impossessando di me, sorride.
 
“E allora non farlo, Mr QI centottantasette”
 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Criminal Minds / Vai alla pagina dell'autore: lukespj