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Autore: RossoCannella    17/03/2014    1 recensioni
“Santana, io e tuo padre abbiamo parlato da lunedì comincerai a prendere ripetizioni.”
Lo sguardo di Santana era un misto di rabbia e stupore.
“Neanche per sogno! Non sono una cretina, non prenderò ripetizioni da nessuno!”
Ma la signora Lopez, in concordanza con suo marito, aveva già preso una decisione e non c’era nulla che la loro figlia potesse fare per cambiare le cose.
“Mi dispiace Santana, il caso è chiuso. Lunedì conoscerai Quinn, è il nome della ragazza che ti aiuterà. I suoi genitori sono dei miei carissimi amici di infanzia”
La signora Lopez chiuse la porta del suo studio, lasciando sua figlia imprecare all’esterno.
Genere: Commedia, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Mercedes Jones, Quinn Fabray, Rachel Berry, Santana Lopez | Coppie: Quinn/Santana, Rachel/Santana
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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“Santana voglio uscire con te”
“E Brittany?”
“È solo un’uscita tra amiche, accetti?”
“Si”
“Posso abbracciarti?” 
“Si”
“Mi ami?”


Capitolo 13

Quinn guardava Santana dritta negli occhi. Le sue mani avevano preso quelle della mora. Era ansiosa, nervosa, lo si poteva capire dal modo frenetico con cui i suoi pollici si sfregavano contro il dorso della mano dell’altra. 
Perché le aveva fatto quella domanda? Perché proprio in quel momento? La Lopez non riusciva a capire, ma soprattutto non sapeva che risposta darle. Non poteva dirle che l’amava, non ne era sicura, non voleva sbagliare. Non poteva dirle di non amarla e rischiare di mandare tutto all’aria un’altra volta. 
Finalmente avevano un appuntamento, si è vero, si era detto che era solo una ‘uscita tra amiche’, ma entrambe sapevano che non era di quello che si parlava. Il loro era un vero appuntamento.
La latina sospirò e connesse gli occhi con quelli della bionda. Dopodiché aprì la bocca per dire qualcosa, ma subito la richiuse, per poi finalmente trovare coraggio e parlare. 
“Quinn non posso rispondere a questa domanda” 
La bionda annuì e sottrasse le mani. 
“Non preoccuparti, ti ho messo in imbarazzo, non dovevo chiederti nulla. Mi dispiace” affermò andando via. 
“Quinn! – urlò la mora seguendola – Quinn fermati un attimo”
La bionda si girò, ma tenne lo sguardo basso, tanto basso da poter evitare qualunque contatto con il volto dell’altra. 
La mora d’altro canto, le prese la mano cominciando ad accarezzargliela. Le alzò il mento con dolcezza, cercando di incontrare i suoi occhi. 
“Che ne dici di stasera? Uscirai con me stasera? – l’altra ebbe un secondo di esitazione – Risponderò alla tua domanda, te lo prometto”
“Non devi Santana, sai che non devi. Ho sbagliato a chiedertelo, è solo che mi piacerebbe sapere cosa provi per me prima di parlare con Brittany”
“Parlare con Brittany di cosa?” domandò la mora che ovviamente aveva capito, ma che fingeva di essere confusa, per sentire quelle parole dalla bionda e soprattutto per avere la conferma di non essersi immaginata tutto. 
“Santana, ne parliamo stasera a cena. Vengo a prenderti alle 20.00 sii pronta”
Detto questo la bionda entrò in macchina e andò via, lasciando Santana sul vialetto di casa sola e pensierosa. Non riusciva a smettere di immaginare il loro appuntamento, non riusciva a smettere di farsi film mentali. 
Tutta felice tornò in casa da Puck che la incitò a raccontargli tutto. 
Mentre erano impegnati a scegliere quale vestito sarebbe stato meglio addosso alla bella latina, Puck menzionò Mercedes. Era tempo di chiamarla. Nonostante fosse passato meno di un giorno, Santana aveva parlato con Quinn, certo non di sua iniziativa, ma lo aveva fatto. In più ormai sentiva di aver sempre meno paura ed era sempre più disposta a cominciare la relazione con la bella tutor. Non voleva pensare al futuro e a ciò che sarebbe potuto succedere, voleva godersi il presente e viverlo accanto alla ragazza per cui provava dei sentimenti, Quinn. 
“Dovrei chiamarla?” domandò la mora guardando il suo amico. 
“Dovresti” rispose lui. 
“Aveva ragione, non è così?” 
“Si JLo, aveva ragione”
“Perché non hai detto niente? Perché non ti sei schierato con lei?”
“Perché tu avevi bisogno di un amico, di qualcuno con cui sfogarti quando lei sarebbe andata via, qualcuno da abbracciare durante la notte” 
“Ti voglio bene” affermò la ragazza abbracciandolo. 
“Si, lo so, ti voglio bene anche io” 
Prese il telefono e compose il numero della sua amica. Dovette attendere un po’ prima che rispondesse. 
“Credo che tu abbia sbagliato numero”
“Io credo di no”
“Dimmi allora”
“Mi dispiace, avevi ragione”
“Avevo ragione?”
“Si, avevo paura. Non avrei dovuto reagire in quel modo ieri sera, tu volevi solo aiutarmi, adesso l’ho capito. Possiamo tornare ad essere migliori amiche?” 
“Certo che possiamo. – ci fu un secondo di pausa – che fai stasera?”
“Esco con una persona”
“Non ci posso credere! – esclamò felice Mercedes – Esci con Quinn!”
“Esatto, ti va di venire da me e aiutarmi a scegliere il vestito?”
“Vorrei tanto, ma non posso. I miei non mi lasciano uscire, ieri ero nervosa per la lite con te e gli ho risposto male, così si sono un po’ incazzati”
“Va bene, non preoccuparti. Ti chiamo più tardi per aggiornarti”

Il tempo sembrava non passare mai, Santana era troppo entusiasta ed infervorata all’idea di uscire con la ragazza dei suoi sogni. Continuava a guardare l’orologio. Aspettò ansiosa le 20.00 seduta sul divano, attendendo il momento in cui la bionda avrebbe suonato il campanello. 
“È in ritardo” continuava a pensare, “Non arriverà, mi ha dato buca”, non rendendosi conto che fossero solo le 20.10. 
Il rumore del campanello finalmente la distolse dai suoi pensieri, un sorriso gigantesco comparve sul suo volto e in fretta si alzò dal divano camminando impaziente verso la porta. 
Quinn Fabray era davanti a lei, con un sorriso radioso stampato sul volto. Era bellissima, indossava un semplice vestito blu che le lasciava scoperta una sola spalla. Una treccia ben fatta le ricadeva sulla spalla scoperta. Uno strato di lucidalabbra, aumentava l’intensità del colore di quelle belle labbra. E quei bellissimi occhi verdi non smettevano di ipnotizzare la mora. 
“Ciao” disse la tutor
“Ciao” rispose l’altra
“Sei bellissima stasera – disse ingenuamente e dolcemente Quinn – non che tu di solito non lo sia, anzi sei sempre bellissima” continuò credendo di aver fatto una gaffe e di dover rimediare. 
Santana Lopez indossava un abito corto che le arrivava un po’ sopra il ginocchio. La mora era davvero meravigliosa con quel colore addosso. 
“Grazie Q, anche io credo che tu sia bellissima”
Le due uscirono di casa. Una volta arrivate al ristorante, scesero dall’auto della bionda. Santana cominciò a guardarsi intorno, era un posticino tranquillo ed elegante. Non era mai stata lì. 
“Vogliamo entrare?” domandò Quinn sorridendole e lei annuì. 
La serata trascorse tranquillamente, parlarono molto e risero di più. Ma Santana si stava trattenendo dall’inizio della serata, dal fare all’altra una domanda. La serata era quasi conclusa, non poteva più aspettare. 
“Quinn, devo chiederti una cosa” cominciò
“So cosa vuoi chiedermi”
“Vorrei la risposta, oggi non me l’hai data e hai detto che l’avresti fatto stasera” 
“Si, beh io mantengo sempre la parola data – sospirò – ti ho chiesto se mi amassi per essere sicura dei tuoi sentimenti quando avrei parlato con Brittany – prese un ennesimo respiro – per lasciarla”
Santana non sapeva che dire. Voleva sentire quelle parole da tanto tempo, ma allo stesso tempo si sentiva in colpa. 
“Lasciarla? Per me?”
“No, per un’altra. È rossa, occhi azzurri, altissima, fisico da modella” affermò sarcastica. 
“E chi sarebbe questa, viene a medicina con te?” domandò confusa la latina. 
Quinn scosse la testa. 
“Ero sarcastica, non c’è nessun’altra, stupida! È te che voglio”
Il cuore della mora cominciò a battere all’impazzata. Era davvero tesa, aveva aspettato tanto questo momento ed era finalmente arrivato. Quinn era lì e le aveva detto esattamente ciò che voleva sentire. 
“Non ti ho dato la mia risposta, adesso credo di dovertela”
“Non mi interessa la tua risposta. Anche se non mi ami, io lascerò comunque Brittany, il mio cuore non le appartiene più. C’è un’altra persona ormai e non mi importa di nessun’altro”

RossoCannella's Space
Ok sono una brutta persona, sono davvero una brutta persona. Scusate il ritardo, sono stata davvero molto, ma molto impegnata. Perdonatemi. 
Spero che il capitolo vi piaccia.
Alla prossima (che speriamo sia al più presto possibile)

RossoCannella
   
 
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