Reign, 'Masquerade ' di Emily Kingston su EFP Fanfiction

Masquerade

“So they dug your grave
And the masquerade
Will come calling out
At the mess you made

Don’t wanna let you down
But I’m hell bound
Though this is all for you
Don’t wanna hide the truth
No matter what we breed
We still are made of greed
This is my kingdom come
This is my kingdom come”

Il mattino punge gelido sulla pelle e un sole freddo s’intravede appena all’orizzonte.
Cinque giorni, sei ore, pochi minuti, altrettanti secondi.
È il tempo in cui Francis è stato via.
Ed è ancora via, ti dici.
Cerchi di non pensarci. Sposti lo sguardo sul castello e ti chiedi se Bash si sia già alzato, accorgendosi della tua assenza, e se Greer, che hai incontrato mentre uscivi passando per le cucine, manterrà il tuo segreto. Non sopporteresti di avere Bash intorno in questo momento.
Quel Bash così amorevole da metterti davanti a tutto il resto.
Quel Bash dagli occhi sinceri e gentili che ti ama nonostante tutto.
Quel Bash così coraggioso da andare contro a una Nazione, a tutta l’Europa, pur di stare al tuo fianco.
Cinque giorni.
Sei ore.
Pochi minuti.
Altrettanti secondi.
Non riesci a smettere di pensarci.
Nonostante la tua vita a corte sia perfetta adesso, non riesci a smettere di pensare a lui.
E non ti mancano i complotti di Catherine, le profezie di Nostradamus, gli attentati alla tua vita. Non ti mancano i sotterfugi e le continue lotte per essere felice.
Ora hai Bash. Bash ti ama, tu lo ami, Catherine è rinchiusa in una torre ed Henry non potrebbe essere più felice di fronte alla prospettiva di ottenere l’Inghilterra e mettere sul trono il suo figlio prediletto.
Potresti essere felice, se solo riuscissi a crederci davvero.
Se solo riuscissi davvero a credere di poter condurre una vita al fianco di un uomo che non sia Francis, sapendo che lui è chissà dove, tra le braccia di chissà quale altra donna. Quel ragazzo principe di niente finalmente libero, senza di te.
Sospiri, stringendoti leggermente nella pelliccia bianca. Le rocce sotto di te sono gelide contro gli strati dell’abito che indossi e trasmettono quel gelo fin sotto la tua pelle.
Chiudi gli occhi lentamente e aspetti.
Il ricordo non si fa attendere molto, veloce e vivido si presenta davanti ai tuoi occhi, come se lo stessi vivendo adesso e non fosse solo un’ombra.
Un prato. Una coperta. Due giovani e felici amanti. Gli occhi luminosi, le labbra rosse di baci.
Senti la maschera delle tue finte sicurezze incrinarsi e qualche lacrima pungerti gli occhi.
“Vuoi essere la regina del mio niente, Mary?”
“Sì,” sussurri, dischiudendo quasi impercettibilmente le labbra.
“Mary!”
La voce di Bash che ti sorprende alle spalle ti fa sobbalzare e riapri gli occhi.
Ti volti e lo vedi venirti incontro. Probabilmente Greer si è lasciata corrompere dalla sua preoccupazione, oppure qualcun altro nelle cucine ti ha vista passare.
“Ti ho cercata ovunque, cosa ci fai qua fuori? È freddo.”
Nel momento in cui i vostri sguardi s’incontrano ti rendi conto che ti viene da piangere: perché Bash non è Francis e non lo sarà mai, e tu hai rovinato tutto.
Ma ti ricomponi. Fingi di stropicciarti gli occhi e metti su un sorriso, sperando di stare osservando Bash come guarderesti Francis.
“Avevo voglia di stare un po’ da sola,” ti giustifichi quando lui ti raggiunge. “Ultimamente è stato tutto così… frenetico.”
Bash sorride, sedendosi accanto a te.
“Già,” concorda e allunga la mano verso la tua, stringendola. Le sue mani sono grandi, ma non sono calde come quelle di Francis.
Rimanete in silenzio per un po’ e tu cerchi di ricomporre perfettamente quel personaggio che insceni ogni giorno: quella Mary felice e combattiva, che farebbe di tutto per far legittimare Bash e poi sposarlo.
“Hai fatto caso,” esordisce il ragazzo dopo un po’, “che siamo nell’esatto punto in cui ci siamo dati il nostro primo bacio?”
Tu lo guardi e, dopo averci pensato su per un momento, annuisci.
Tu e Francis vi siete baciati sul prato del castello, la prima volta, e lui voleva che tu non te ne andassi. Tu e Francis vi siete baciati ed era reale, era vero, ti batteva forte il cuore.
“Hai ragione,” rispondi, leggermente sovrapensiero.
Bash si avvicina e tu capisci che sta per baciarti.
“Il mio cuore è aperto,” gli hai detto.
Ma come può il tuo cuore essere aperto, se ogni volta che lo baci, si chiude sempre di più attorno al ricordo di Francis?

“Quindi scavano la tua tomba
E la tua messinscena
Arriva a lamentarsi
Del casino che hai fatto

Non voglio deluderti
Ma sono bloccata all’inferno
Anche se tutto questo è per te
Non voglio nascondere la verità
Non importa a che classe apparteniamo
Siamo tutti fatti d’avidità
Questo è il mio regno che arriva
Questo è il mio regno che arriva”

Emi's corner.
L'ultima volta che sono andata a controllare se fosse stata creata una sezione per Reign ancora non c'era, ma adesso che esiste non vi darò pace!
Minacce a parte, parliamo di questa più-flash-che-shot.
Una cosa che mi ha fatto decisamente alterare mentre guardavo le 1x10, 1x11 e 1x12 è stata che Mary andava blaterando che stava facendo tutto quello per salvare Francis, che aveva deciso di lasciarlo per il suo bene e bla, bla, bla, però si comportava come se di Francis, in sostanza, non gliene frecasse un fico secco, siccome non ha mai dimostrato di stare male per lui, anzi, andava in giro a dire a Bash 'Il mio cuore è aperto' e cazzate varie.
Questa cosa non mi è piaciuta per niente, perché capisco che lei stesse cercando di abituarsi a quella che credeva sarebbe stata la sua vita, ma siccome lo stava facendo perché ama Francis così tanto sarebbe stato gradito vedere qualche scena in cui si percepiva il suo dolore per la scelta fatta: magari lei che si confidava con Lola, Kenna e Greer o, più semplicemente, anche una scena di lei da sola che ripensava a Francis. Un qualcosa, insomma, che dimostrasse che per lei non era stata una passeggiata fare la scelta che aveva fatto!
Per questa ragione ho scritto questo Missing Moment, descivendo proprio quello che mi sarebbe piaciuto vedere, ma che non ho visto.
Grazie a tutti quelli che hanno letto e sono arrivati fin qui =3
Emi.