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Autore: Ili91    18/03/2014    5 recensioni
[Crossover Teen Wolf/Supernatural, Sterek, POST 3x12]
Un vecchio amico di John Winchester fa sapere a Dean e Sam che a Beacon Hills ci sono problemi e richiede il loro intervento. Intanto, sei mesi dopo gli ultimi eventi successi a Beacon Hills, Lydia trova due cadaveri in pochi giorni e Stiles e il resto del branco sono certi si tratti dell’opera di un licantropo. Derek, intanto, si è trasferito, ma una telefonata lo spinge a tornare a casa.
Leggesi anche come: Beacon Hills ha un alto tasso di mortalità, Derek e Stiles hanno sentito la mancanza l’uno dell’altro, e Dean ha un serio terrore di un’anziana signora e del suo pappagallo.
Tratto dal primo capitolo:
Senza smettere di battere sulla tastiera del portatile o cliccare con il mouse, Sam disse: «Un vecchio amico di papà - Timothy, lo ricordi? - mi ha fatto sapere che a Beacon Hills succedono cose strane e richiede anche il nostro intervento.»
[…]
«Hai trovato riscontri o il vecchio Timothy esagera?»
Sam si voltò verso di lui, guardandolo ad occhi sbarrati. «Esagerare? Penso che Beacon Hills dovrebbe essere citata come una delle città con il più alto tasso di mortalità dell'ultimo secolo.»
Genere: Commedia, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Isaac Lahey, Peter Hale, Scott McCall, Stiles Stilinski
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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There is need about Winchester Titolo: There is need of the Winchesters
Beta: Luthien (si ringrazia anche Gellie per alcuni consigli, tra cui il titolo - grazie mille ad entrambe per il vostro lavoro)
Fandom: Teen Wolf/Supernatural
Personaggi: da Supernatural (Sam e Dean)
da Teen Wolf (Stiles, Derek e Scott principalmente, ma un po' tutti, insomma)
Pairing: Stiles/Derek
Rating: Giallo
Genere: Mistero, Sentimentale, Commedia
Note e avvertimenti:
- Crossover
- What if? (Ci sono delle discrepanze con la serie, alcune cose che ho preferito ignorare o su cui non concentrarmi: ho tralasciato l'oscurità di cui parlava Deaton, si sa che Lydia è una Banshee, ma non ho voluto approfondire. Comunque, in linea di massima, seguo il canon).
Note dell'autrice:
- Capitolo: 1/16 (2341 words)
- Ambientato a Beacon Hills, circa sei mesi dopo la fine della 3x12

- Per quanto mi riguarda, potete trovarmi qui:
https://www.facebook.com/pages/Ili91/322833071126812
 


There is need of the Winchesters

1

Dean era coricato sul letto della malandata stanza d'albergo che divideva con suo fratello Sam. Sorseggiava piano una birra e si riprendeva dalle fatiche dell'ultima caccia.
Il fantasma che si divertiva a scacciare i nuovi proprietari di una vecchia e grande casa non era stato un difficile avversario per loro; anche se Dean doveva ammettere di aver rischiato di precipitare giù dalle scale principali della casa, ad un certo punto, e di rompersi qualche osso, magari proprio quello del collo.
Quello era uno dei tipici incidenti del loro mestiere e i cacciatori non avevano nemmeno un'assicurazione!
«Che fai, Sammy?» chiese Dean, vedendo Sam trafficare con il proprio computer. Sperava non si trattasse di un'altra caccia, un paio di giorni di riposo non gli sarebbero dispiaciuti. 
Senza smettere di battere sulla tastiera del portatile o cliccare con il mouse, Sam disse: «Un vecchio amico di papà - Timothy, lo ricordi? - mi ha fatto sapere che a Beacon Hills succedono cose strane e richiede il nostro aiuto per risolvere il caso.»
Dean si mise a sedere, con poco interesse. Immaginava sarebbe stata una caccia banale, nulla d'interessante. Poi non aveva mai sentito nominare Beacon Hills, doveva essere una cittadina noiosa e insignificante. «Hai trovato riscontri o il vecchio Timothy esagera?»
Sam si voltò verso di lui, guardandolo ad occhi sbarrati. «Esagerare? Penso che Beacon Hills dovrebbe essere citata come una delle città con il più alto tasso di mortalità dell'ultimo secolo.»
Oh. Forse la faccenda sarebbe stata meno noiosa di quanto avesse immaginato. «E presumo non ci troviamo di fronte a persone morte per cause naturali, vero?» chiese con tono un po' scherzoso.
Sam si alzò dalla scrivania e gli sventolò sotto il naso un fascio di fogli, tra cui alcuni giornali vecchi.
«Che cosa sono?» chiese Dean, prendendo i fogli.
Sam gli fece il suo sorriso beffardo. «Articoli di giornale, Dean. Non lo vedi?»
Ma che spiritoso il suo fratellino. «Stronzo» borbottò.
Sam tornò serio, mentre Dean scorreva i vari fogli.
«Attacchi di animali» fece Sam, mimando due virgolette con le dita. «Cadaveri che sembrano opere di serial killer, aggressioni. Davvero, qualsiasi cosa ci sia a Beacon Hills, dev'essere qualcosa di grosso.»
«Attacchi di animali» ripeté Dean. «Sembrerebbe solo opera del solito branco di lupi mannari.»
Sam annuì, ma sembrava ancora combattuto. «È la prima cosa a cui ho pensato anch'io, ma la situazione a Beacon Hills sembra ancora più complicata di così. Forse c'è dell'altro, non so.»
Dean si alzò dal letto, raccolse la giacca e le chiavi della sua Impala dal comodino. «Beacon Hills sia, allora. Ne scopriremo di più quando saremo arrivati.»
Non aveva idea che razza di mostri si nascondessero a Beacon Hills, ma era proprio curioso di scoprirlo.

***

«Lydia, è proprio necessario che sia tu a trovare un cadavere, ogni volta?» chiese Stiles, fintamente esasperato.
Era preoccupato. Erano trascorsi alcuni mesi da quando il team Alpha non era più una minaccia - visto che una metà si era unita al loro branco, l'altra metà era morta e Deucalion se n'era andato - e che Jennifer, il Darach era morta - dopo qualche giorno dalla sua scomparsa era stato ritrovato il corpo e ancora non era chiaro da chi fosse stata uccisa -, eppure il soprannaturale presente a Beacon Hills non era ancora stanco di tornare prepotente ad uccidere, di tanto in tanto.
Come in quel momento, tanto per fare un esempio. «È già il secondo.»
Lydia era una Banshee e questo significava che, se qualcuno moriva brutalmente, lei finiva per ritrovare il cadavere.
Che fortuna, eh?
Lydia gli rivolse un'occhiataccia. «Non è divertente, Stiles.»
Lo vedeva da solo che non era divertente! Un altro serial killer, cosa aveva di sbagliato la loro città?
«Chiama tuo padre, Stiles» suggerì Scott.
«Sì, sì, certo» fece, agguantando il telefono dalla tasca. Compose il numero e sentì suonare dall'altra parte. «Davvero, sono contento che mio padre sappia tutto, è molto più com...»
Si interruppe sentendo suo padre rispondere alla telefonata. «Papà? Ne abbiamo trovato un altro» disse.
La conversazione telefonata fu breve e concisa. Come diceva prima, era più semplice ora che suo padre conosceva l'esistenza dei lupi mannari e di tutte le altre creature, ma questo non significava che fosse contento di vedere il figlio, per l'ennesima volta in verità, in mezzo al suo lavoro. «Arriva subito» spiegò Stiles agli altri, quando la telefonata si concluse.
Lydia, dopo il ritrovamento del corpo, aveva pensato bene di telefonare a lui, ad Allison e al suo ragazzo, Aiden. Di conseguenza a loro si erano uniti anche il fratello gemello di Aiden, Ethan, più altri membri del branco, Scott e Isaac.
Il ragazzo di Lydia le si era avvicinato e le aveva preso la mano, tenendola stretta alla sua e massaggiandola per darle conforto, mentre gli altri osservavano il corpo tentando di capirci qualcosa.
Ad essere sinceri, Stiles non aveva la certezza matematica che si trattasse di un killer soprannaturale, non c'erano prove a carico di questo, ma, davvero, cos'altro avrebbe potuto essere? Da quando Scott era stato trasformato in un lupo mannaro dallo zio fuori di testa di Derek, Peter Hale, queste cose erano all'ordine del giorno.
Insieme alla maledizione della luna, doveva aver dato loro anche quella della sfiga.
Stiles si avvicinò al corpo, tentando di non farsi impressionare troppo dal modo in cui era stato ridotto l'uomo.
Era stato ritrovato in un vicolo buio e umido, vicino ai cassonetti dell'immondizia di un ristorante messicano. Lydia si era trovava nei paraggi a causa di alcune commissioni da svolgere - Stiles non aveva voluto indagare - e aveva finito per risvegliarsi di fronte al corpo.
Il quale, davvero, non aveva un bell'aspetto.
L'uomo aveva superato i cinquant'anni, aveva i capelli bianchi e un grosso naso storto, come se fosse stato rotto più volte. Era sdraiato e, pertanto, non era possibile ritenerlo con esattezza, ma non era molto alto ed era robusto. La gola era squarciata, tanto che la testa era ancora collegata al resto del corpo solo da uno strato di pelle. C'erano graffi che avevano stracciato i vestiti e tranciato il petto e lo stomaco; era possibile vedere gli organi interni fuoriuscire e davvero, davvero, Stiles dovette trattenersi dal vomitare.
Non era possibile che fosse opera di un umano, non questa volta.
Come aveva detto, quello era il secondo corpo che veniva ritrovato. Il primo era stato rinvenuto nel bosco, nelle vicinanze della vecchia casa degli Hale, ora disabitata, e presentava ferite su varie parti del corpo, simile a morsi, ma molto meno evidenti rispetto al nuovo ritrovamento.
«È opera di un lupo mannaro» fece Scott.
Stiles era decisamente d'accordo. «Sì, decisamente. E non mi ritengo un esperto.»
«Ma chi? Gli unici qui in città siamo noi.» Isaac era confuso.
«Non pensate che Deucalion possa essere tornato per vendicarsi, vero?» chiese Allison.
Quella poteva essere una possibilità che anche Stiles aveva preso in considerazione, anche se tendeva ad escluderla.
«Non penso sia lui» disse Ethan. «Non è il suo stile.» Ethan aveva fatto parte del suo branco per lungo tempo, insieme a suo fratello. Se qualcuno poteva dire di conoscerlo, erano proprio loro.
«Ma allora... chi?» disse di nuovo Allison.
«Sto pensando di telefonare a Derek, per sentire cosa ne pensa.» Tutti si trovarono favorevoli con l'idea di Scott.
Anche se Derek aveva fatto armi e bagagli e se n'era andato, portandosi dietro la sorella minore Cora, comunque era un licantropo nato e cresciuto a Beacon Hills e forse poteva sapere qualcosa che loro ignoravano.
Derek se ne era andato da mesi, ormai, e Stiles aveva capito la sua decisione e l'approvava, anche se sentiva un po' la sua mancanza.
Derek aveva avuto solo dolore e morte a Beacon Hills, non lo sorprendeva che si fosse voluto allontanare. Non sapeva se e quanto si sarebbero rivisti.
Le sirene della polizia cominciarono a risuonare in lontananza.
Avrebbero dovuto dare nuove spiegazioni agli agenti polizia sul fatto che il loro gruppo si trovava di nuovo invischiato in qualcosa di pericoloso.
Davvero, era un miracolo che non sospettassero di loro.
Stiles sospirò. Beacon Hills aveva un nuovo problema.

***

Derek rimase davvero sorpreso di ricevere una telefonata da Scott. Non sentiva la sua voce da mesi, cominciava a credere che non l'avrebbe mai più sentita.
In quel momento si trovava in biblioteca, dove aiutava la direttrice alcune ore al giorno. Non era proprio un lavoro, ma gli piaceva.
Era iniziato tutto per caso.
Risolti i problemi con il branco di Alpha, Derek aveva pensato fosse meglio lasciare Beacon Hills, allontanarsi da quel posto, dove aveva commesso solo errori e provare a ricostruirsi una vita. Era saltato su una macchina insieme a Cora e si erano trasferiti a Los Angeles. Lei aveva ricominciato ad andare a scuola - su suggerimento di Derek - e stava portando a termine l'ultimo anno del liceo. Inizialmente, Cora era stata piuttosto restia sul dover frequentare di nuovo una scuola - e doversi munire di un tutor per recuperare -, ma Derek era riuscito a convincerla.
Ora che aveva scoperto che era viva e si erano lasciati alle spalle i problemi, voleva che avesse una vita normale, che fosse felice.
Avevano deciso di cominciare una nuova vita, dovevano farlo fino in fondo e questo significava anche riprendere le interazioni sociali con qualcuno che non facesse parte della loro famiglia.
Dopo alcuni mesi di quella routine, gli sembrava che fosse stata una buona idea insistere tanto, visto che Cora sembrava davvero felice della nuova situazione. Aveva anche stretto delle amicizie a scuola e poté vederla di nuovo sorridere, come quando era ancora una bambina.
Derek, invece, aveva tentato di trovarsi qualcosa da fare. Non aveva effettivamente bisogno di lavorare, non gli occorreva denaro, ma voleva tenersi occupato e dare il buon esempio a Cora. Non poteva stare a casa tutto il giorno, crogiolandosi nella solitudine e nel silenzio.
Non era stato facile, si era chiuso molto in se stesso negli ultimi anni e poteva dire di non essere più capace di stringere amicizia con chicchessia.
Dopo aver cambiato un paio di lavori, aveva finito per trovare posto in un impresa edilizia. La forza non gli mancava per fare un lavoro del genere ed era anche utile per scaricare le energie.
Terminato il turno, ogni tardo pomeriggio Derek tornava a casa all'appartamento che divideva con Cora, a piedi, visto che non era molto distante.
Ogni giorno, passava davanti ad una modesta libreria, gestita da una signora sui sessant'anni, piccola e gentile, che accoglieva sempre i clienti con un sorriso. Dopo esserci passato davanti decine di volte, si era deciso ad entrare.
Il campanello sulla porta aveva tintinnato, al suo ingresso, e la donna era subito andata ad accoglierlo, chiedendogli se avesse bisogno di aiuto.
Derek aveva rifiutato, perché voleva solo dare un'occhiata, ma aveva finito per rimanere affascinato dal posto. Il locale non era particolarmente grande, ma conteneva libri di ogni genere, di cui alcuni molto antichi, tenuti alla perfezione. Prima di andarsene, aveva preso un paio di libri per sé e uno per Cora, perché gli era sembrato avesse accennato che stessero facendo le poesie di Emily Dickinson a scuola.
In seguito, era tornato molte altre volte in quel luogo, calmo e silenzioso, finendo per scambiare qualche parola con la proprietaria, la signora Abigail Wood.
Alcune settimane dopo essere entrato dentro la libreria della signora Wood, l'aveva vista faticare per riuscire a mettere in ordine una scatola pesante ed era accorso ad aiutarla.
Era cominciata così. Dopo quel piccolo aiuto iniziale, l'aveva aiutata sempre più spesso, finendo addirittura per lavorare con i clienti della libreria, come un vero aiutante.
Qualche volta, quando ormai era diventato evidente che Derek lavorava in libreria stabilmente – aveva anche lasciato il lavoro di manovale -, la signora Wood insisteva che dovesse passargli uno stipendio, per quanto le fosse possibile, ma lui continuava a rifiutare. Gli piaceva quel posto: era solitario, come lui.  
«È la prima volta che ti sento ricevere una telefonata» disse la signora Wood, spuntando da dietro uno scaffale. Derek rimise il telefono nella tasca dei pantaloni e riprese a sistemare i libri al posto giusto.
«Era una persona che conoscevo nel posto dove abitavo prima, aveva bisogno di un... consiglio. Non credo di essergli stato molto utile, però.»
A quanto sembrava, a Beacon Hills c'era un nuovo serial killer in circolazione. Secondo Scott, sembrava opera di un lupo mannaro, ma Derek non aveva proprio idea di chi potesse trattarsi. Aveva lasciato Beacon Hills da circa sei mesi, ormai, e non conosceva nessun branco in circolazione, a parte Deucalion, che non aveva idea di dove fosse.
Aveva detto a Scott di chiamarlo, se avesse avuto bisogno d'altro, ma, per quella questione non sapeva cosa fare, sperava solo che lui e quello che era diventato il suo branco, non si mettessero in pericolo, come al solito, del resto.
Non pensava sarebbe successo, ma gli mancavano le persone che aveva lasciato a Beacon Hills, si era creato un legame, tra di loro. E lasciarsi tutto alle spalle non era bastato per dimenticato ogni cosa.
«Riguardava il tuo essere un licantropo?»
Derek non aveva idea di come la signora Wood l'avesse compreso – forse se ne era accorta quando lui aveva fiutato la malattie di lei e ne aveva lenito i dolori -, ma un giorno ne avevano parlato tranquillamente, come se stessero conversando sul tempo.
Dopo un iniziale momento di timore, Derek si era tranquillizzato e si era sentito ancora più unito alla signora Wood, che era diventata come una nonna, per lui.
«Sì. Ci sono stati dei problemi, a Beacon Hills. Delle... morti.»
«Credi che i tuoi amici abbiano bisogno di te?»
Derek scosse il capo. Il branco che si era formato, composto sia da umani, sia da licantropi, ora aveva Scott come Alpha e Derek era certo che avrebbe svolto il compito molto meglio di quanto avesse fatto lui. Ora Derek era un Beta e andava bene così, non gli importava più del potere, stava meglio senza. «No, se la caveranno anche da soli.»
La signora Wood sorrise. «Però sei preoccupato. E ti mancano.»
Derek finì di riporre i libri e si diresse alla cassa, mentre, alle spalle, la signora Wood lo seguì lentamente. Non sapeva cosa rispondere, perciò il discorso cadde.
Quando la libreria stava per chiudere e Derek si diresse all'uscita, la signora Wood gli sussurrò. «Sai, forse dovresti... tornare.»
Derek si bloccò sul posto e si voltò a guardare la donna, che sembrava sempre più vecchia e stanca, eppure aveva costantemente sul viso un'espressione comprensiva.
«Non posso.» Si chiuse la porta alle spalle.

[to be continued...]


Spazio Autrice: Benvenuti! Questa non sarà la mia prima long, ma è sicuramente il mio primo crossover, quindi spero di riuscire a far "sposare" bene i due fandom.
La storia è già scritta e quasi completamente betata, quindi verrà postata una volta ogni settimana. Dato che ho iniziato a scrivere moooolto prima di vedere la seconda parte della terza stagione, non sono presenti spoiler a riguardo.

Varie ed eventuali del capitolo:  
- Non ho voluto inserire Castiel - che io adoro <3 - nella storia per una serie di motivi, però, anche se solo blandalmente accennato, ci sarà un po' di Destiel, che potete leggere come volete, a seconda dei gusti.
- Beacon Hills attira i guai, quindi ecco una nuova serie di cadaveri. Stiles, Scott e Derek saranno quelli più in prima linea, però compariranno anche gli altri, visto che lo scopo di questo crossover è proprio far incrociare i due fandom e vedere il loro modo di rapportarsi quando s'incontrano.
- Ho riflettuto molto su come caratterizzare Derek e questo è quello che è uscito. Mi sono basata tanto sulla terza stagione, ovviamente, visto che è post 3x12; spero di averci azzeccato e che sia IC. Come al solito, non si fida molto delle persone, non è granché nel rapportarsi con gli altri, però qualcuno la sua corazza riesce a scalfirla, come la signora Wood. Non vi preoccupate, perché non rimarrà a lungo lontano, tra qualche capitolo sarà di nuovo in prima linea con Stiles, Scott, Sam e Dean.
Parere impopolare: sono contenta che Derek sia tornato Beta, pertanto rimarrà tale. Lo adoro, ma era un Alpha pessimo, non aveva il carattere per farlo, e lo preferisco di gran lunga come Beta (al fianco di Stiles).
Nel prossimo capitolo: A Dean non piace la proprietaria del motel in cui abita, i due fratelli fanno la conoscenza di Stiles e altro.

Detto questo, spero che il primo capitolo vi sia piaciuto.
Alla prossima settimana!
Ilaria
   
 
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