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Autore: bethrandall    18/03/2014    5 recensioni
Neor è in difficoltà con Amina e Kalth , e pur di tenere a bada i suoi amati gemelli rumorosi , improvvisa una storia tanto stramba quanto più simile alla realtà.
questo racconto parla di una Dubhe-principessa che a causa di un sortilegio diventa un orrida bestia incapace di amare, e di un contadino , innamorato di storie e leggende, che anela a trovare la donna che possa fargli scattare il cuore che sgorga di amore. Quando Neor(zio), padre di learco , e inventore strambo, decide di partire , si perde in un orribile foresta dove va a finire direttamente nel castello della Bestia. Learco, pur di salvare la persona più cara che li rimane al mondo , decide di fare un duro scambio sostituendo come prigioniero il padre con se stesso. Learco è terrorizzato dall’idea di vivere per sempre con la Bestia, ma scoprirà in realtà quanto ella sia fragile , e quanto sia disposta a ricevere amore. La storia è contornata da strambi personaggi , che altro non sono che i nostri amatissimi servi del castello che con il loro magico aiuto , lo renderanno un luogo di gioia , cosa che non era più da tempo. Riusciranno a far innamorare la Bestia del giovane?
Genere: Comico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dubhe, Learco
Note: Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta
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Learco si era svegliato di buon umore, come al  solito. Si stiracchiò allungando le braccia verso l’alto e sbadigliando silenziosamente, socchiudendo gli occhi alla fievole luce del giorno appena nato. Stette altri minuti poggiato nel suo letto, ad assorbire il calore delle coperte. Era un comune contadino , lui. Non era un principe, si ripeteva. Beh, nemmeno voleva esserlo, anche se la forza e il coraggio di un condottiero nei libri, lo esaltava. Anche lui un giorno sarebbe diventato re, e non perché si credeva all’altezza o addirittura superiore ad ogni popolano. Semplicemente lui si sentiva coraggioso e forte come i principi nei racconti.
Si decise di alzarsi dal letto, prese i suoi classici vestiti dal comodino , quelli che più erano comodi. Con pochi gesti si sciacquò la faccia con il panno zuppo vicino al  comodino , si attaccò i morbidi ricci biondi –bianchi in una coda e con altrettanta fretta si sistemò i vestiti , allacciandosi il corpetto azzurro sul davanti e sistemando i calzoni. Mise i piedi dentro gli stivali , prese la sua bisaccia e uscì fuori.
 Il sole splendeva ancora mezzo sopito, ma l’odore di pane impregnava l’aria e lui aspirò a fondo quel dolcissimo profumo che li urlava un calorosissimo Buongiorno.
iniziò a camminare per le strade del paese. Il viso affondato in un libro che si e no aveva riletto quattro o cinque volte. Era molto affezionato alle storie e per quanto fosse grande e il paese lo catalogava come ‘’ragazzino’’ , lui li ignorava , continuando a leggere e fantasticando di essere lui il grande eroe protagonista della storia.
 Le ultime tre pagine.
 Le migliori.
Anche se non era proprio ‘’virile’’ ,come dicevano i soldati in paese, pensare all’amore piuttosto che alla guerra, lui non li ascoltava. E preferiva di gran lunga le parti in cui finalmente la protagonista bacia il suo eroe, cosa c’è di più romantico e forte del coraggio e delle prese di iniziativa che solo le donne hanno?
 Lui adorava quelle donne che anche se sono state parecchio coraggiose ad affrontare come ostaggi tutti i terribili momenti nel racconto , alla fine avevano ancora la forza per tirare avanti e sorridere alla vita. Cosa che nella realtà succedeva  raramente. E poi , caspita! Non c’è cosa più eccitante per un uomo che vedere una donna che li tiene testa.  Finì le ultime due righe , assorbendole con molta cura dentro la testa.
 Sentì le prime serrature aprirsi , le finestre spalancarsi e le fontane gorgogliare, pian piano il vocio dei paesani riempì il paese. Fu lieto di aver finito il libro poco prima. Lo tenne stretto , adattando  la mano alla rilegatura. 
‘’ buongiorno Leò’’
‘’buondì’’
‘’Leò?’’
‘’ciao Leò’’
‘’Salve signorino’’
‘’salve, Leò’’
un coro di saluti , bastava incontrare lo sguardo di tutti per ricevere un buongiorno , ma sapeva quanto finti potevano  essere quei saluti, sapeva che in paese nessuno aveva  dei complimenti verso di lui , perlomeno del suo carattere, poi il suo aspetto era più che discusso. Le ragazze che già col mattino si piantavano vicino le fontane a parlare di lui e in genere di tutti i soldati. Learco non voleva fare il guerriero, preferiva stare piegato anni sulle sue storie piuttosto che vedere il filo della sua spada sanguinare, il ché era incoerente con i suoi sogni di eroe.
Sbuffò sistemandosi un ciuffo di capelli che cadeva costantemente sopra i suoi occhi. L’odore di pane si addensava tutta vicino a una casetta  fatta in legno. Il fornaio stava preparando lo stesso pane di ogni giorno, e le ragazze non sposate , trafficavano con i meccanismi del pozzetto. Jenna invece era stato messo in punizione per aver rubato cinque pani interi al fornaio. La sua testa piegata tutta a sinistra , dormiva , attaccato alla gogna. Una notte al freddo per punizione , si e no , fra qualche minuto sarebbero venute le due guardie a liberarlo.

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‘’Jenna?’’ Amina guardava Neor incuriosito , onestamente , Jenna era un vecchio amico di sua madre Dubhe , li sembrava doveroso metterlo nella storia, anche se povero … stava dormendo appeso alla gogna. Comunque era un ladro , un minimo di educazione doveva importare ai suoi figli, anche se Amina aveva un qualche talento per il furto. Comunque …

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Learco passò vicino ai carri dei fruttivendoli, degli allevatori, vicino alla carovana dei soldati che già col mattino presto , puzzava di alcolici e vino mischiato con fango.
Ed eccola , la sua bottega preferita. Aprì  la porta e il tintinnio del campanello lo riempì di gioia. Quella era più familiare della sua stessa casa. Respirò a pieni polmoni l’odore di carta e inchiostro, entrò chiudendo la porta piano. Volco alzò lo sguardo dal suo enorme tomo , e sorrise non appena vide Learco. ‘’buongiorno ragazzo mio! Posso aiutarti? ’’

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‘’Volco?’’ Kalth guardava Neor  stupefatto. Di conseguenza , da bravo papà , accarezzò la testa di suo figlio. ‘’ si era come un padre per tuo nonno’’ Klath si mise due dita in bocca e piegò la testa di lato. ‘’ nonno aveva Papà?’’ Neor sorrise e annuì …
‘’ tutti abbiamo un papà, anche se siamo adulti , abbiamo un papà, e questa  persona era importante per tuo nonno. Molto’’
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 Learco sorrise per risposta.
‘’ vorrei prendere un altro libro , se non le dispiace.’’ Volco indicò la parete che grondava di libri. Era straordinario quanto i colori vivaci delle rilegature dei libri e il giallo antico delle pergamene potesse abbinarsi alla perfezione  con il legno lucido degli scaffali, che tra pagine strappate e fogli bianchi ,spuntava di rado .  ‘’ accomodati pure ragazzo’’
Learco si diresse verso lo scaffale e a colpo sicuro scelse un libro con una rilegatura rossa. ‘’prendo questo’’ Volco si sistemò gli occhiali , stupito. ‘’ l’avrai riletto qualche dieci volte’’ Il ragazzo  abbassò lo sguardo guardandosi la punta degli stivali. ‘’ è il mio preferito ‘’
Volco si avvicinò verso di lui e lo abbracciò. ‘’ prendilo , allora. È tuo’’ Learco quasi si commosse e lo strinse più forte a sé. ‘’ io … non ho parole per ringraziarlo, sul serio.’’ Volco si risistemò gli occhiali. ‘’ tranquillo non ce n’è bisogno ‘’ li diede un affettuosa pacca sulle spalle e il ragazzo si strinse il libro a sé. ‘’ la ringrazio , veramente’’
Non vide le due giovani  castane fiondarsi dentro il negozio  e quasi sbatte sulla ragazza che portava uno chignon fatto male con ciuffi ovunque. ‘’salve’’
 Le due ragazze videro i libri poggiati sul tavolo, soprattutto quello che aveva posato lui  e , senza nemmeno squadrarlo si precipitarono verso il libraio.
‘’ di questo libro , vi sono copie?’’ disse la ragazza dai capelli lisci un po’ spettinati.
‘’ e di questo libro su Nammen?’’  chiese la ragazza dal buffo chignon.
Learco sorrise , e uscì silenzioso dalla libreria.



(spazio dedicato all’autrice della fan fiction: Salve gente!^^ spero che questo primo capitolo fatto su due piedi vi colpisca , penso di essere stata veramente stretta e avara con le descrizioni. Volevo solo rivelare che la comparsa delle due ragazze altro non è che un cammeo della sottoscritta e della mia cara Sandbutter. Spero ti piaccia la sorpresa , mia cara. Buona lettura a tutti comunque!) 
  
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