“Provi qualcosa?! Non dico per me. Provi qualcosa per qualcuno o qualcosa o la fama ti ha completamente risucchiato il cuore?” ed eccola, la bomba è stata sganciata. Forse quella frase, Zayn, non avrebbe dovuto dirla -o urlarla, che dir si voglia-, lo pensa mentre vede gli occhi di Liam iniettarsi di sangue, ma d'altro canto ormai è troppo tempo che si tiene dentro tutto, troppo tempo che si portano dietro questa relazione che ormai è solo sesso.

Zayn lo ama, lo ama tantissimo, forse troppo, lo ama da sempre, ma questo Liam non lo vede, o forse fa finta di non vederlo.

Poi succede tutto troppo in fretta, Liam gli da un pugno, Zayn cade a terra e non sa se è stato il cazzotto appena ricevuto a distruggerlo o il pensiero che è stato Liam a tirarlo, il suo Liam gli ha appena tirato il pugno più forte che abbia mai ricevuto.

“Vaffanculo!” grida Liam mentre gli da un calcio, ma il moro, ancora a terra con il viso rivolto verso l'alto cerando di non piangere, sente tutto ovattato. Non si accorge subito, nemmeno di Louis alle sue spalle che sgrida il ragazzo di fronte a lui.

Percepisce Liam allontanarsi e Louis si accuccia a soccorrerlo, ma no, non ha bisogno d'aiuto, dopotutto -nonostante Liam- è ancora un ragazzo orgoglioso, per cui lo spintona e si alza da solo sotto gli occhi azzurri apprensivi dell'altro.

“Vaffanculo!” è la volta di Zayn di urlare, e fa cadere con un pugno il tavolino di vetro di quell'hotel di lusso, da qualche parte nel mondo, che va in frantumi insieme al vaso di fiori che c'era sopra.

Ed è lì che Zayn non riesce più a trattenere le lacrime e scoppia in un pianto disperato.

Così Louis prende frettolosamente il portafoglio dalla tasca dei pantaloni e lascia cadere due banconote sui cocci di vetro a terra, mentre prende Zayn per le spalle e lo porta via.

E Zayn pensa che quella è la perfetta metafora della sua vita: lui è in cocci, a terra completamente distrutto e spera che tutti quei soldi che guadagno ogni giorno possano comprare le parti rotte e sostituirle.