Anime & Manga > Puella Magi Madoka Magica
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Autore: Gwen Chan    19/03/2014    3 recensioni
Noi siamo le streghe. Siamo quelle che portano la disperazione. Siamo quelle da uccidere.
Noi eravamo ragazze piene di speranza. Eravamo fiori appena sbocciati.
Noi eravamo contadine e principesse. Avevamo sogni che sono stati spazzati via.
Siamo state generose ed egoiste.
Noi eravamo come voi.
Noi siamo le senza nome.
Noi siamo quelle che sono state ingannate.
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Chi muore senza perdono

I miei vestiti sono bagnati. Le mie scarpe sono umide. Persino i miei pensieri sono annacquati. Incrocio le braccia sul petto e alito sulle mani, nel vano tentativo di riscaldarle. Non serve a nulla contro un freddo che é già penetrato nelle ossa. Pioviggina da giorni e la trincea è un impasto di fango.
Un sacco di sabbia pieno di bitorzoli diventa un cuscino di fortuna. Tutto qua è di fortuna, tutto è tenuto insieme con lo sputo, pronto a crollare a un soffio. Sopra la mia testa incombe il filo spinato.
Il tempo scorre lento su questa grigia piana che è in Francia, ma potrebbe essere in qualsiasi altro posto; le raffiche di mitra e i cadaveri sono gli unici al ricordare la differenza tra ieri e domani.
Ho quindici anni da poco, un'ottima mira e sono un soldato. Sono una ragazza. Aspetto di vedere una luce e sparo. È stato mio padre a insegnarmi. 
Secondo me gli altri sono troppo intontiti per accorgersi che sono una femmina. 
Le granate esplodono nella notte, ogni colpo ancora mi fa sobbalzare e stringere con forza al nulla. 
Papà è stato avvelenato dal fumo, lo hanno buttato su un carro sotto i miei occhi. 
Ero una ragazza un poco magra, ma sana e felice. Cavalcavo per i campi della Camargue. Amavo il mio Paese. Lo amo ancora alla follia. Per questo mi sono tagliata i capelli, mi sono fasciata il seno e ho supplicato che alla leva mi prendessero. Sono talmente disperati che prendono chiunque. Li ho pagati perché mi accettassero.
Sto male, ho la febbre, voglio vomitare. Quando mi sono arruolata ancora non avevo incontrato l'Incubator. Ancora non avevo desiderato di avere un fucile tanto avanzato e preciso da non lasciare scampo. Viene da un'altra epoca. Quando dormo devo tenerlo sotto la pancia, altrimenti lo ruberebbero. Sfioro il calcio con una mano e con l'altra stringo la pietra simbolo del mio patto. L'arma puzza d'olio. All'inizio riuscivo ad uscire dalla trincea nel buio, prendevo coraggio e andavo a combattere una strega. Sono l'unica che le vede. Morivano molti meno soldati quando tornavo vittoriosa. Mi sentivo come il loro angelo custode.
Ora mi fa male la pancia, le braccia, la testa, tutto.  Le streghe sono troppe ed io sono così stanca. Ogni volta che uccido o vedo uccidere la mia pietra si fa un poco più nera e pesante. Non riesco a dormire, tutto attorno c'è troppa confusione e io sto impazzendo. Qualcuno mi aiuti! 
Ero piena di speranze, mi sentivo un'eroina, credevo di essere invincibile. Lo credevo.

Un'epidemia si è diffusa nella trincea. I topi si aggirano veloci e cattivi.

Note: e rieccomi qui. Non ho scusanti per il ritardo se non uno: pigrizia. O forse inconsciamente non voglio che questa serie finisca. Mi sono divertita molto con voi e vi ringrazio per tutte le recensioni. 
Questa sarà l’ultima flash con protagonista una ragazza. La prossima – e ultima in assoluto – sarà dedicata a tutte le Puella Magi, del passato e del futur
o. 
   
 
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